Raramente le transizioni di epoca avvengono in una notte. Sovente, maturano progressivamente, per poi prendere un'escalation che culmina in un evento paradigmatico. A posteriori, quell'evento puntiforme finale è trasfigurato - spesso in modo grottesco - fino a divenire esso l'unico episodio al quale ricondurre ciò che, ad un attento esame, era invece una lunga fase di trasformazione diluita in più luoghi e momenti.
Era un venerdì, l'11 Giugno 1993. Nei cinema degli USA, usciva Jurassic Park, il più famoso film con dinosauri (mesozoici). Nella trasfigurazione semplicistica costruita a posteriori, quel film aprì una fase nuova nella storia delle relazioni tra paleontologia dei dinosauri e cultura popolare. In realtà, Jurassic Park era l'evento parossistico, la culminazione concentrata, di una serie di eventi innescati venti anni prima da alcune pubblicazioni scientifiche. Senza la rivoluzione paleontologica degli anni '70, senza la rivoluzione iconografica degli anni '80, senza la rivoluzione informatica degli anni '90, non sarebbe esistito Jurassic Park. Dispiace quindi constatare quanti commettano l'errore di vedere in Jurassic Park la causa di qualcosa che invece fu esso stesso la causa fondante quel film.
Ho speso molti post a parlare della "dinomania", che, nella sua forma più grottesca e divertente, è la dissociazione delle emanazioni pop dei dinosauri dai dinosauri reali, cioè dai prodotti scientifici per interpretare i fossili. A differenza di quei fattori che hanno portato al fenomeno Jurassic Park, la dinomania (sensu Cau) è fondamentalmente una emanazione di Jurassic Park. La dinomania figlia di Jurassic Park è inevitabilmente destinata a confliggere con la paleontologia. La spiegazione è una conseguenza logica di come definisco la dinomania: se essa è la dissociazione tra il concetto di "dinosauro" tratto da Jurassic Pak rispetto al concetto originario di dinosauro (come prodotto dalla paleontologia, quindi vincolato al variare della conoscenza scientifica), è ovvio che col procedre del tempo (e delle scoperte scientifiche), il "dinosauro" emenazione di Jurassic Park, cristallizzato sul canone del film di 22 anni fa, divergerà sempre più dal dinosauro "puro", paleontologicamente definito. Non si può sfuggire da questa che è una mera conseguenza logica di come, nel 1993, al cosmo culturale dei non-paleontologi è stato imposto (al pari di un'inflazione cosmica) un unico canone su scala (quasi) globale. Quel venerdì del Giugno 1993, come in un Big Bang Pop, l'enorme potenza del film hollywoodiano livellò sotto il suo successo mondiale ogni increspatura iconografica e visuale dei dinosauri pre-esistente. Per 22 anni, pur smorzando progressivamente la propria potenza, Jurassic Park ha imposto una Pax Paleoartistica più o meno generale, che solo nell'ultimo lustro pare essere entrata in crisi anche fuori dalla cerchia paleontologica.
Oggi, a 22 anni esatti dalla Grande Esplosione Dinomaniacale, parrebbe che si chiuda il ciclo. Forse, l'Era Iconografica di Jurassic Park volge al termine. Lo dimostra un film che, aldilà del suo valore cinematografico (che non interessa alle logiche di questo blog), ponendosi nel solco di Jurassic Park sancisce la vittoria della Dinomania sul piano della cultura pop rispetto a qualsiasi illusione di veicolare la paleontologia tramite un mezzo quale il cinema.
Indipendentemente da come si interpreti la finalità (e la realizzazione di tale intento) "paleontologica" di Jurassic Park (a mio avviso, più un mito per la diffusione del film che un processo realmente strutturato come invece vorrebbero vari agiografi ingenui del franchise), essa è annullata con Jurassic World.
Jurassic Park si proponeva (anche solo come pretesa) di "mostrare" i dinosauri, quelli "reali" (che non sono quelli vissuti nel Mesozoico, che nessuno di noi vedrà mai, bensì quelli paleontologici, quelli fondati sulla ricerca scientifica). Nel fare ciò, inevitabilmente, Jurassic Park dovette creare un suo canone iconografico, plasmandolo arbitrariamente su una serie di concezioni paleoartistiche all'avanguardia a fine anni '80. Ed impose - più o meno volontariamente - tale canone al mondo, livellandone la sensibilità paleoartistica, almeno per un ventennio.
Ventidue anni dopo, Jurassic World non si propone di "mostrare" i dinosauri (come voleva, anche solo pretestuosamente, Jurassic Park), bensì si propone espliciatamente di "mostrare" il canone di Jurassic Park. E dato che tale canone è andato progressivamente divergendo dal dinosauro paleontologico, per motivi puramente logici (la scienza procede, il canone è invece cristallizzato al 1993), Jurassic World chiude l'Era del Parco Giurassico. Qualunque fosse la pretesa "paleontologica" di Jurassic Park, da oggi essa smette di avere alcuna consistenza.
Ciò non significa che la dinomania si annulli assieme al mito paleontologico di Jurassic Park. Anzi, purtroppo, proprio perché incapace di fare le distinzioni che ho abozzato qui, la dinomania persisterà nella sua ottusa idolatria di un canone creato prima dei due decenni più intensi e significativi nella storia della scienza paleontologica.
E come l'evento Jurassic Park fu solo il parossismo di una tendenza ben più antica, anche i nuovi mezzi per diffondere la Paleontologia non nascono oggi, in una notte, ma sono il prodotto di una nuova tendenza che ormai cova da anni. Una tendenza che è figlia della inevitabile divergenza dal "Jurassicparkismo". Una tendenza che è figlia dei nuovi mezzi di comunicazione. La stessa tendenza che ha prodotto una nuova generazione di paleoartisti consapevoli ed impegnati, ma anche una nuova generazione di divulgatori paleontologici.
Tendenza della quale, nel piccolo di questo blog, mi dichiaro essere parte.
Non ci è voluto JW, si era chiusa ben prima e molti "dinomaniaci" in primis l'avevano capito...ecco perchè molti di loro si chiedevano che senso avesse criticare un film su canoni che erano ormai divisi, la differenza stava semmai in quelli che capivano il senso dei tuoi post (mostrare fatti e fenomeni e ragionarci sopra per in modo interessante e divertente e si mettevano nell'ottica) e quelli che la prendevano come una critica aperta e feroce senza capire che i tuoi discorsi si ponevano decisamente al di la di mere critiche cinematografiche.
RispondiEliminaComunque l'ho visto oggi...(come fan mi è piaciuto e ho pure pianto dall'emozione) però più di una volta mi sei venuto in mente e ti consiglio di guardarlo...tanta...TROPPA carne da mettere al fuoco per questo blog, non puoi lasciarci a bocca asciutta! XD
Il momento che più mi ha fatto pensare a theropoda è stato nei itoli di coda:
Dinosaur Consultant: PHIL TIPPET
...dice tutto ;)
Davide
Pianto dall'emozione? Io ho pianto per l'imbarazzo, invece (anche se mi sono fatto una sonora risata quando il ti, trattino, rex ha fatto la sua entrata in scena). Film scontatissimo, sciocco e veramente privo di senso, contando anche le varie situazioni narrate, che raggiungono l'apice nel finale (prevedibilissimo, e che avevo descritto nei minimi particolari in un commento ora cancellato). In poche parole: pena assoluta.
RispondiEliminaCristian.
Eheh...il punto in cui ti sei fatto una sonora risata è PROPRIO quello in cui ho "pianto"...virgolette perchè più che un semplice pianto era un vero attacco incontrollabile di singhiozzi spasmodici.
EliminaNella sua interezza questo film è pura ambrosia per qualsiasi VERO fan della serie...e se consideri che erano proprio il target principale, si può dire che sia stato un successo.
Esclusi dal discorso sopra sono ovviamente quella stretta cerchia di illusi che credevano che jp fosse ripetibile/superabile.
Davide
GET A LIFE, Christian :)
EliminaQuesto Xi deve avere non più di 7 anni, ci scommetterei la testa. Ad ogni modo, Davide, la mia risata non era come quella di quando si vede un vecchio e caro amico dopo anni, ma una risata compresa tra l'incredulità e l'imbarazzo, che tradotto come si è solito fare oggi, corrisponderebbe ad un gigantesco WTF?!
EliminaVoglio dire (e NON E' UNO SPOILER, si sapeva da tempo che sarebbe stato così), ok mettere degli easter eggs sparsi di qua e di là per deliziare i nostalgici, ma questa è un'operazione nostalgia per ritardati. Io ci sono cresciuto con JP, che ad oggi, ringrazio solo per avermi messo la passione per i dinosauri e la paleontologia e per avermi deliziato (così come lo fa ancora oggi) con gli FX davvero straordinari. Col senno di poi, a 28 anni, ritengo JP e i suoi sequel dei film banali (ad oggi, son quasi 15 anni che la penso così). Certo, ci sono scene che tutt'ora mi fanno venire i brividi quando le vedo, come il rex che insegue Malcolm, la scena della roulotte nel sequel e (lo so, odiatemi) la scena in cui il gruppo di turisti fugge tra gli ornithischi in cui poi il povero Michael Jeter (attore di una bravura superiore) finisce ucciso dai raptor (con gli occhi da uccello, fighissimi) e la scena della voliera nel terzo capitolo, che, parlo tecnicamente, sono tutte molto ben realizzate . Poi, vabbé, JPIII resta JPIII, anche se a paragone con gli altri due (e questo quarto) potrebbe essere ritenuto il migliore della saga, e sapete perché? Perché non aveva pretese di nessun genere, doveva essere un altro blockbuster macina soldi (ed infatti è andato molto bene al botteghino, anche se non come gli altri) e che alla fine, sta sulle balle alla gente solo perché lo Spinozilla ha fatto fuori il rex che aveva seminato il panico a San Diego (e anche se nessuno lo ha mai detto, E' OVVIO che fosse quello). Se invece il rex fosse sbucato solo alla fine facendo la cloaca dello Spinozilla a strisce, tutti lo avrebbero amato alla follia, per quanto lo script fosse deboluccio (ma come ho già detto, senza pretese, e non è un mistero).
Cristian.
*AHEM* ci tengo molto a precisare che la reazione che ho descritto l'ho avuta alla prima APPARIZIONE di "Rexy" a figura intera e NON al suo tanto anticipato...ehm...atto di vandalismo...che non ho molto degnato dato che oramai era praticamente già stato confermato da un sacco.
EliminaE' stato il personaggio in se a darmi quell'emozione, non certo il "dito medio" tirato pochi secondi dopo.
Ci tenevo a precisarlo ;)
Davide
Riguardo al rex del 3: ni
EliminaStesso animatronic ma esemplare diverso (3 piedi più corto, misure ufficiali)
E SI! JP3 faceva cagare solo per il risultato di quello scontro, per il resto era un film molto carino e godibile.
E non parlo di scienza ma di PURA cinematografia: non fai fuori così l'icona del franchise solo per far vedere che il "tuo" lo ha "più duro", è scorretto e controproducente.
Bastava lasciare la scena con loro che si picchiavano ancora e poi mettere il t.rex al posto del ceratosauro giusto per rassicurare i fan.
Il resto? tutto ok, Spinozilla compreso.
E adesso è meglio che la smetto se no Andrea spezza il collo A ME! XD
Davide
Nì che? Vuoi dire che oltre a due rex adulti, un cucciolo che per i canoni JPiani ad ora è un adulto completamente maturo, uno Spinozilla, Raptor a go go, un Ceratosauro, dinosauri erbivori a manetta e poi chissà quanti altri, quel rex faceva parte di un'altra famigliuola? Merda, sei proprio un nerd, io 'ste cosa manco le sapevo =) Ora mi tocca rivedere al ribasso la poca stima che avevo dell'intera saga. Gesù...
EliminaP.S.: che poi, stesso animatronic o no, non era quello che intendevo. Io intendevo se fosse lo stesso personaggio o no, anche se chissà, magari un giorno ci dicono che il rex morto nel terzo era il cucciolo del secondo capitolo e che tra il 2001 e la data in cui la cosa verrà ipoteticamente fuori, i genitori hanno fatto comunella e hanno ucciso lo Spinozilla. Cazzata detta e buttata là così, ma è pienamente nello stile JP, che, concludendo, sempre riguardo al terzo capitolo, facendo uno sforzo, grande, e lasciando passare il (banalissimo) motivo per il quale i turisti vanno sull'isola, tutto quel che succede è perfettamente in linea con lo stile della saga. Quindi, chissà perché la gente lo odia così tanto - Cristian.
Capisco cosa intendevi, il "ni" era per fare ironia sul fatto che la tua affermazione, pur essendo errata a livello di canon era anche effettivamente corretta da un certo punto di vista ;)
EliminaLa fan theory che il rex del 3 sia il cucciolo del 2 è vecchia quanto jp3 stesso XD
naah 2 contro 1 non vale ;) e poi sarebbe come dire che ce ne vogliono due per farcela )8D...ma dopo tutto ORA come ORA personalmente ritengo la faccenda finalmente chiusa...dopo 14 maledetti anni...ma chiusa...finalmente...
Davide
AVVERTENZA: Chiedo a tutti quelli che menzioneranno il film Jurassic World di omettere qualunque spoiler. Molti lettori del blog sono sicuramente interessati a vedere il film, ed aldilà dei propri gusti personali è segno di rispetto e amore per il cinema evitare di rovinare la visione a chi non l'ha ancora visto.
RispondiEliminaI miei commenti sul film arriveranno al momento opportuno...
Vabbè. che il rex sarebbe entrato in scena non penso possa essere considerato spoiler, era ovvio che andasse così. Che poi il film sia penoso. beh, quello è un dato di... ehm, è una mia opinione personale.
RispondiEliminaDimenticato la firma: Cristian.
EliminaBuongiorno Andrea, trovo il punto di vista sul "canone" davvero molto interessante, e lo condivido. Da semplice appassionato di dinosauri penso che una revisione delle caratteristiche fisiche dei dinosauri sarebbe stata interessante.
RispondiEliminaPersonalmente è anche un po' grazie a JP se ho approfondito il mio interesse nei confronti di questo mondo, attraverso la lettura di siti (come il tuo blog), la visita di musei e mostre. Conosco persone che da grandi hanno frequentato studi universitari specifici, mossi da una passione esplosa in seguito alla visione di JP.
Il nuovo film invece lo trovo avvilente, punta sulla nostalgia, argomento con cui ci bersagliano massicciamente per farci credere che il meglio sia alle nostre spalle, che le vecchie credenze siano per forza tutte giuste. Trovo positivi film commercialoni e d'intrattenimento tipo il vecchio JP, con assurde (e pure ingenue) pretese di essere veritieri ma che spingono almeno alcune persone (rimaste a bocca aperta per lo stupore) a incuriosirsi, informarsi presso fonti attendibili, piuttosto che pellicole realizzate per far sgorgare lacrimucce e niente di più.
Mi scuso per essermi dilungato (ed essere andato un po' fuori tema),
Ivan