Sono passati undici giorni dalla
pubblicazione dello studio di Ibrahim et al. (2014) relativo a nuovi
resti di Spinosaurus ed alle implicazioni di tale scoperta.
In questi undici giorni ho mantenuto un
atteggiamento neutrale nei confronti della scoperta, evitando di
“schierarmi” con le varie opinioni espresse online. Quando ho
dissentito da alcune interpretazioni presenti nello studio, ho
reagito con spirito costruttivo: proponendo un'interpretazione
alternativa, la quale, comunque, restasse nell'alveo dei dati
raccolti e studiati dagli autori, il cui lavoro è da ammirare e
rispettare. La validità di questo atteggiamento è stata
ulteriormente rafforzata e confermata quando, lo scorso giovedì, ho
potuto parlare direttamente con Cristiano Dal Sasso e Simone
Maganuco, tra gli autori dello studio, per esporre i miei dubbi e le
mie incertezze su alcuni aspetti del loro studio. Simone e Cristiano
hanno lavorato su questo nuovo fossile per cinque anni, ed assieme a
Nizar Ibrahim sono le persone che, al mondo, conoscono meglio e nel
maggiore dettaglio questo esemplare fossile. Chi meglio di loro
poteva risolvere i miei dubbi ed incertezze? Le loro testimonianze
dirette e le prove precise e dettagliate che mi hanno portato
(sull'anatomia del fossile, sulla sua scoperta, sul suo grado di
preservazione, sulla preparazione operata, sulle modalità di
ricostruzione) mi hanno convinto (semmai ne avessi dubitato) che
l'esemplare sia genuino, non sia una chimera tafonomica, e che le
proporzioni bizzarre dell'animale, presenti anche in “Spinosaurus
B” descritto da Stromer nel 1934, siano una proprietà biologica
reale di Spinosaurus, e non un artefatto metodologico o –
peggio ancora – un assemblaggio costruito ad arte.
La paleo-comunità online ha invece
mostrato un atteggiamento in maggioranza critico – a tratti ostile
– verso questa pubblicazione, in particolare su quello che,
onestamente, ritengo la parte più secondaria e meno interessante
dello studio: la ricostruzione scheletrica in postura quadrupede
natante. Con tutte le informazioni eccitanti portate da Ibrahim et
al. (2014), perché accanirsi su quello che, di fatto, è l'aspetto
meno importante (ovvero, una ipotesi idiosincratica, ma pur sempre
un'ipotesi)? Nei post precedenti, ho parlato delle implicazioni
derivanti dai fatti portati da questo nuovo studio, ho discusso i
contenuti scientifici e solo in seconda battuta ho analizzato alcune
delle possibili interpretazioni dei risultati, cercando di non
entrare nel pantano delle polemiche presenti online. E voglio
continuare su quella strada.
Tuttavia, alla luce di alcuni episodi,
sento qui il dovere di esprimere un commento articolato sugli aspetti
“problematici” delle vicenda che più sono stati discussi in
rete. Due episodi, collegati a questa nuova pubblicazione, mi hanno
colpito per la loro inusuale virulenza, e per la curiosa somiglianza
strutturale.
Ho letto dichiarazioni molto forti,
quasi al limite dell'accusa di plagio, nei confronti delle opere di
paleoarte realizzate da Davide Bonadonna nell'ambito della
presentazione del nuovo studio su Spinosaurus. Davide, che è
un professionista della illustrazione scientifica noto a livello
mondiale, vincitore di numerosi riconoscimenti, inclusi 3 Premi
Lanzendorf – ed un amico stimato che conosco di persona da cinque
anni – ha dimostrato con chiarezza, con i fatti documentati prima
ancora che con le parole, l'infondatezza di quelle “accuse”.
Nondimeno, ho potuto constatare come
fosse stato facile, online, montare delle accuse e intentare dei
processi contro le persone. Dopo tutto, è molto più facile e comodo
digitare qualche accusa dietro una tastiera di computer piuttosto che
documentarsi, informarsi, e contattare i protagonisti degli eventi
per chiedere informazioni. Spero che questo episodio abbia insegnato
a molti ad evitare di fomentare facili accuse, ed a cercare prima di
tutto di controllare le proprie argomentazioni prima di attaccare il
lavoro altrui.
Voglio rimarcare il contrasto tra la
facilità (anzi, faciloneria) con cui sono state sollevate le accuse
rivolte verso Davide e l'enorme mole di lavoro che Davide ha portato
come prova dell'infondatezza di tali accuse. La sproporzione che
emerge è – almeno per me – molto preoccupante. Non sempre,
online, si sottolinea abbastanza questa differenza tra chiacchiere
virtuali e fatti reali, e tutto viene appiattito e livellato come se
avesse pari merito e valore.
Ho letto una serie di post in vari
blog, aventi come oggetto una presunta incongruenza tra le misure
delle ossa del nuovo Spinosaurus, riportate da Ibrahim et al.
(2014), e la ricostruzione scheletrica digitale illustrata dagli
stessi autori. In molti hanno preso questa presunta discrepanza come
pretesto per articolare una più o meno coerente retorica contro lo
studio di Ibrahim et al. (2014). Eppure, ad essere chiari, tale
“argomentazione” si basava esclusivamente su un paio di
misurazioni prese con Photoshop (o programmi analoghi) sulle immagini
a bassa risoluzione dello scheletro ricostruito e pubblicato da
Ibrahim et al. (2014). Anche in questo caso, è notevole la
sproporzione tra i due fronti della “controversia”: da un lato
abbiamo cinque anni di lavoro paleontologico operato da paleontologi
e illustratori scientifici sugli esemplari reali (preparazione delle
ossa, analisi, misurazione, scansione digitale ed assemblaggio
tridimensionale), lavoro sottomesso e revisionato su una delle più
importanti riviste scientifiche mondiali; dall'altro lato abbiamo un
paio di misure virtuali prese con Photoshop su un'immagine
bidimensionale.
Simone Maganuco, che è un paleontologo
molto rigoroso, quasi maniacale sul piano metodologico delle sue
ricerche, nonché supervisore scientifico per tutte le ricostruzioni
a grandezza naturali realizzate da Geomodel – oltre che un caro
amico che conosco da 17 anni – ha risposto a queste accuse
mostrando nei fatti, senza troppi giri di parole, come quelle
“incongruenze” siano solamente l'effetto di una banale
deformazione prospettica che affligge il femore nell'immagine
bidimensionale. [Avevo il sospetto che buona parte della “polemica”
avesse quella causa, dato che in varie occasioni ho riflettuto (e
scritto post) sul rischio derivante dal “prendere alla lettera”
le ricostruzioni scheletriche come se fossero “dati scientifici”
invece che rappresentazioni iconografiche di ipotesi scientifiche
espresse innanzitutto con parole e numeri].
Siccome la ricostruzione illustrata di
Spinosaurus deriva da un oggetto virtuale tridimensionale, è
inevitabile che una volta proiettata in un piano bidimensionale
produca delle distorsioni, per mera parallasse: anche uno scheletro
ha pur sempre un volume, e qualunque volume proiettato su un piano
genera delle deformazioni. E dato che il femore di un tetanuro basale in
protrazione (come mostrato nella ricostruzione) è un oggetto
complesso con vari gradi di torsione, inclinato su tutti e tre gli
assi dello spazio rispetto all'asse parasagittale del corpo (quello
posto perpendicolarmente al punto di osservazione dell'immagine),
appare evidente che sia impossibile che la sua misura lineare presa
sull'immagine pubblicata rispetti fedelmente i rapporti lineari
misurati sulle ossa reali! Se chi solleva certe critiche staccasse
gli occhi da Photoshop e dalle ricostruzioni bidimensionali disegnate
su un piano virtuale, e tornasse a pensare agli scheletri di
dinosauro come ad oggetti tridimensionali reali, forse tutta questa
inutile polemica non sarebbe mai nata.
Anche in questo caso, voglio rimarcare
il contrasto tra la facilità delle accuse rivolte verso Simone e i
suoi coautori e l'enorme mole di lavoro che Simone ha portato come
prova dell'infondatezza di tali accuse.
Ognuno rifletta su questi episodi e ne
tragga la morale che preferisce.
Lo scetticismo e la critica costruttiva
sono la linfa vitale della ricerca scientifica. Ben venga una sana
dose di scetticismo, e la richiesta di informazioni e chiarimenti. Io
l'ho fatto, ma nel modo più corretto: ho contattato gli autori. Mi
direte che ho avuto il vantaggio di conoscerli di persona, ma questa
obiezione sarebbe pretestuosa, perché se gli autori non
rispondessero, allora sarebbe davvero lecito sollevare la polemica
online! Anche scetticismo e critica devono rispettare le regole della
Scienza: metodo rigoroso, utilizzo dei fatti, robustezza delle
argomentazioni, confronto onesto tra pari.
Purtroppo, fa più rumore una polemica
che cade piuttosto che una ricerca scientifica che cresce.
Per questo, io chiudo la polemica qui.
E spero che molti seguano questo suggerimento e tornino a sviluppare
una sana dialettica scientifica fondata sui fatti reali e non sulle
chiacchiere virtuali.
Ed ora, torno alla paleobiologia di
Spinosaurus, che è ben più complessa e laboriosa,
affascinante ed interessante del fotoritocco di una ricostruzione
scheletrica.
Favorite line: "Each one reflects on these episodes and derives morality he prefers."
RispondiEliminaBTW I am a nobody and Ibrahim replied to my email in one day.
Duane Nash antediluvian salad
Non assiduamente, ma pratico modellismo, disegno, pittura e fotografia da una vita. Sono un dilettante per cui agli antipodi rispetto a un Davide Bonadonna o agli altri paleoartisti professionisti che hanno lavorato in maniera, a mio modesto avviso, eccellente in questo studio, così come Simone Maganuco e Cristiano Dal Sasso come paleontologi. Anni fa iniziai a modellare un tirannosaurus ma mi dovetti fermare perchè, oltre ad avere poca documentazione, quella che avevo non era sufficientemente chiara proprio a causa delle deformazioni prospettiche delle illustrazioni o delle fotografie bidimensionali degli scheletri. Se l'ho constatato io che sono un dilettante, sinceramente non so proprio come dei paleontologi (immagino che siano tali) abbiano sollevato polemiche, a dir poco, basandosi solo su elaborazioni di photoshop da immagini bidimensionali. E' semplicemente assurdo!! Chiunque, ripeto, chiunque con una minima capacità di osservazione capisce benissimo che non ci si può affidare esclusivamente ad immagini bidimensionali. Chi lo fa o si crede di essere spiderman e poter quindi riuscire ad arrampicarsi sugli specchi oppure... è profondamente invidioso e si aggrappa a tutto ciò che capita per sfogarsi. Brutta cosa l'invidia che spesso sfocia in atteggiamenti eccessivamente polemici o accusatori. Che tristezza.
RispondiEliminaAlessandro (Bologna)
Non conosco questa polemica, non ho letto il post e non so ne chi ne dove l ha pubblicata, quindi non so se in questo caso sia un paleontologo o no, ma uno dei difetti di internet è che qualsiasi pecoraro (con tutto il rispetto per i pecorari) può spacciarsi per il presidente della nasa e spesso coloro che parlano di dinosauri sono convinti che il dilofosauro sia un piccolo rettile sputa veleno... bisogmerebbe sempre vedere chi pubblica cosa prima di dare un peso a ciò che si legge, cosa che spesso molti non fanno e accettano qualsiasi informazione per vera.... poi ripeto che non so se questo è il caso
EliminaRiccardo
I always thought there was "something fishy about the photoshop correction".
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo con te.
RispondiEliminaCome ho già scritto, a me sembra che sul web tutta la discussione riguardante Spinosaurus sia più incentrata su come bisogna disegnarlo piuttosto che sulla sua particolare anatomia.
Giuseppe Mennella
Io non capisco la gente che si lamenta perchè non è risultato il temibile super-mega-iper-spinozzilla mangia T.rex (o Charcarodontosaurus nel caso in cui erano piu informati) che si aspettavano... a me piace molto più la nuova ricostruzione perchè, non so se è solo una mia impressione, ma questo Spinosaurus nuotatore, con queste "zampette piccole" si allontana di molto dalla visione mitologica di mostro terrificante, del più-forte-di-tutti e mi da una visione di un normale animale, che sguazzava tra i fiumi africani, per quanto incredibile, per quanto anomalo nel suo genere, mi sembra più naturale.... poi ovviamente è solo una sensazione e le scienze non si basano sulle sensazioni
RispondiEliminaRiccardo
Well, this study desecrated the almighty Spinozilla, supreme overlord of Dinosaurs, what did you expect except of demagoguery by these Idolatrists?
RispondiEliminaIt is a form of modern parareligious worship, logic and reason do not help there.
Ottimo post, civile e totalmente condivisibile.
RispondiEliminaEmiliano
I disagree with the point that the internet/scientific/artistic community is in the wrong with the open criticism and questioning of the paper. All people have to work with is some brief text in the paper and 1 main figure. It is not possible to reproduce the results of the study with the data given in the paper. But people have done their best scrutinizing it with the limited data available. What more can people do?
RispondiEliminaThe authors have been asked, twice over the past ~8 days, to provide access to their 3D digital reconstruction for the sole purpose of providing external scrutiny. They have not responded. Hopefully they will provide it so the study's data and conclusions can be checked. Otherwise science is left in the uncomfortable situation of either just not trusting the study or waiting (years?) for the monograph and other papers to be published by the authors.
John, I did not write that there is something wrong in criticism. On the contrary, I've written (my translation, not the Google one): "The skepticism and constructive criticism are the lifeblood of scientific research. A healthy dose of skepticism is welcome, as is the demand for information and clarification. I did, but in the most correct way: I contacted the authors. I could be replied that I have had the advantage of knowing personally the authors, but this objection would be specious, because if the authors do not respond, then it would indeed raise legitimate controversy online!".
EliminaFurthermore, I think your sentence above on what to trust of the study is in part misleading: I may agree that the complete skeletal and quadrupedal reconstructions are not trustable, but the rest of the study is trustable (association of reperts, hystology and aquatic interpretation), regardless of the (idiosincratic) quadrupedal posture that - I have discussed in other posts - is not the only way to interprete that bizarre proportions of the new specimen.
I asked the authors if it's possible to replicate the results of the 3D model, and also mentioned them that there are people interested in doing a test. I suggest you to contact Simone and/or Cristiano.
Thanks for the clarification, Andrea. The tone of the post and some subsequent comments seemed to be scolding people for doing the best they could with post-publication peer review. The disparity you note between the authors' 5 years of work and the internet community's brief efforts to date could not be any other way, as the paper did not provide enough information to replicate it, and the community has not been able to have 5 years of access to the same data. Whether one doesn't trust the study or key parts of it (quadrupedalism being the main novel conclusion, IMO) is largely semantics. Thanks for the recommendation to contact the other authors, which we'll try.
EliminaOn the contrary, I encourage everyone in being critical and skeptical, and in asking a clarification.
EliminaI'm very skeptical on the quadrupedal hypothesis, as the actual data does not support any quadrupedal posture in Spinosaurus. Hope all sides of this controversy will join together toward a clarification.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLa verità è che rispetto allo spinosauro di jurassick park 3 questo agli occhi di chi lo voleva,credeva,stimava un godizilla...è un dinosauretto. Tutto qua. E' un discorso, quello delle critiche, che ha solo connotazioni emotive, non scientifiche.
RispondiEliminaGreat series of posts !
RispondiEliminaPeople tend to think that the skeletons are "2.5 dimensional things." I remember in college the first time I got to study bones of aetosaur, I immediately thought, "wow there are so 3D".
I think that the whole series of Spinosaurus Revolution I can comment in two sentences.
God, I would like to find a complete skeleton of Spinosaurus to finish the debate.
The lower the number of bones the more work for imagination.
All the best,
Szymon Górnicki
Is Hartman aware of the response on Witton's blog? I tried to ask him about it and he didn't reply.
RispondiEliminaWhy asking a blogger about the awareness of another blogger relative to a third blogger's post?
EliminaI've recently been told that Hartman is collaborating on a response paper to Ibrahim et al. Apparently the paper will state that Spinosaurus was bipedal on land. Hartman also met Ibrahim in person and got to examine the bones of the neotype. Guess we'll have to wait and see what the paper comes up with.
RispondiEliminaI was also contacted to join the same team to collaborate to a response, but have preferred to not join that project for a series of reasons.
EliminaThere is also the monograph in preparation by the Ibrahim et al. team.
I'll return to Spinosaurus once something is published.