Ricostruzione di un ambiente colombiano di 58 milioni di anni fa (fonte: Jason Bourque / University Of Florida) |
I primi fossili di Titanoboa scoperti comprendevano numerosi resti da una stessa località colombiana, riferibili ad almeno 28 individui, di differenti età e dimensioni (Head et al. 2009).
Dato che provengono dalla stesso sito, è probabile che fossero i resti di un branco. Quindi, possiamo concludere che Titanoboa fosse un animale sociale, e che oltre ad allevare la prole praticasse la caccia in gruppo.
Non siete daccordo? Dopo tutto, se questo "ragionamento" viene fatto per i theropodi mesozoici, perché non farlo per Titanoboa? Oppure un "serpente" è un essere troppo "negativo" perché si possa attribuirgli comportamenti così "superiori"?
Ovviamente, la mia è una provocazione. La prima frase del post è un fatto, mentre le frasi successive sono delle pure illazioni prive di fondamento scientifico. Infatti, non ci sono motivi validi per ritenere che un'associazione di 28 esemplari di Titanoboa da uno stesso sito costituisca la prova di "un gruppo sociale". Molti fattori portano all'accumulo di carcasse dello stesso taxon in uno stesso luogo, fattori di natura geologica che non implicano una motivazione "etologica" per gli animali in vita. Scartare le consolidate argomentazioni tafonomiche e geologiche (le cause fisiche) per limitarsi esclusivamente ad argomentazioni "biologiche" prive di fondamento evidente, è un errore molto grossolano ed ingenuo, che un paleontologo dovrebbe esempre evitare: un fossile è prima di tutto un oggetto geologico, prima che "ex-biologico", e come tale va sempre considerato: come qualsiasi altro pezzo di roccia, per capire il perché sia lì occorre prendere in considerazione i fattori fisici che portano le rocce a formarsi. E ciò vale anche per rocce che derivano formalmente da ossa.
Eppure, questo buonsenso paleontologico svanisce quando si parla di dinosauri (specialmente se theropodi, ed ancora più specialmente se theropodi "popolari"), e pare che questi fossili siano "speciali", che le normali considerazioni tafonomiche vengano meno quando abbiamo resti di dinosauri, e la volontà (emotiva, viscerale) di "vederli vivere" prevalga sulla lucida indagine delle condizioni tafonomiche che producono un'associazione di fossili.
Ne ho parlato spesso, ed in dettaglio, ma è sempre bene rimarcare questo concetto, sebbene molti poi fingano di non leggere (o forse, semplicemente, sono incapaci di comprendere il significato delle parole), e preferiscano credere alle favole emozionanti piuttosto che comprendere il rigore dell'indagine paleontologica.
Bibliografia:
J. J. Head; J. I. Bloch, A. K. Hastings, J. R. Bourque, E. A. Cadena, F. A. Herrera, P. D. Polly and C. A. Jaramillo (2009). Giant boid snake from the Paleocene neotropics reveals hotter past equatorial temperatures. Nature 457: 715-717.
Da amante sia dei teropodi che dei serpenti, non posso che apprezzare questo tuo post, ed essere ovviamente d'accordo.
RispondiEliminaSimone
Post doveroso, per carità, però titoli del genere sono crudeli, io mi ero emozionato...
RispondiEliminaRoberto
Mi permetti di fare una domanda... o forse sarebbe più corretto dire osservazione? Ora come ora, hai (scusa se ti do del tu, eventuaalmente correggimi) affermato, almeno una volta, che non abbiamo prove fossili della caccia in branco praticata da animali come i lupi (che è risaputo caccino in branco almeno in alcune parti del loro areale). Per i Teropodi, c'è una similare assenza di prove: ma in questo caso, come per i lupi, il fatto che non ci siano prove fossili non è una prova negativa... mi spiego meglio: potrei ipotizzare dai fossili che i lupi hanno evoluto la caccia in branco solo recentemente, dato che non ho la prova materiale che lo facessero nel passato (questo ovviamente non tiene conto del fatto che ci sono altri canidi che cacciano in branco, come i licaoni). Quindi il fatto di non possedere le prove che i Teropodi cacciassero in branco non significa automaticamente che non lo facessero. Inoltre, volevo osservare come ci siano vari "gradi" di caccia in branco: c'è quella dei lupi, che sono organizzati secondo una stretta gerarchia, ma ci sono anche uccelli come i corvi, che più spesso seguono semplicemente l'esemplare più forte, e poi ci sono animali come i coccodrilli. Questi non cacciano in branco in senso stretto, l'unica regola presso di loro è che l'esemplare più grosso e forte si prende la parte migliore, per così dire, però per lo gnu, accerchiato da diversi coccodrilli, l'attacco degli animali, che agiscono senza coordinazione ed egoisticamente, "fa l'effetto" di una caccia in branco, dato che uno gnu può forse cavarsela contro un coccodrillo, usando gli zoccoli e cercando di allontanarlo quel che basta da raggiungere la salvezza, ma contro cinque o sei, mettiamo, le sue possibilità calano notevolmente. Ora, i Teropodi non potrebbero semplicemente riunirsi in occasione delle migrazioni ed attaccare le loro prede "in massa", se non vogliamo usare il termine "branco": diversi animali che agiscono più o meno egoisticamente, ma quando il primo punta una preda gli altri lo seguono - dato che un animale ferito è più semplice da abbattere. Non si tratta di un comportamento che "mima i mammiferi", come hai scritto da qualche parte tu, perchè anche i coccodrilli e certi uccelli, come i corvi (entrambi arcosauri) lo fanno. Ricordo inoltre di aver letto - non so in che ricerca - che il cervello di Teropodi come gli Allosauroidea apparirebbe simile per forma a quello di un loricato, e mi chiedevo se questo non potesse indicare "istinti" simili.
RispondiEliminaPietro
"Quindi il fatto di non possedere le prove che i Teropodi cacciassero in branco non significa automaticamente che non lo facessero."
RispondiEliminaHo mai scritto che l'assenza di prove è una prova di assenza? No, ho sempre scritto che l'assenza di prove non è un motivo per giustificare la libera speculazione. Per come sono abituato a ragionare io, se di un'ipotesi X non esiste nessuna prova diretta né indiretta, è saggio evitare di discuterla. Punto. Perché un'ipotesi priva di qualsiasi fondamento è pura fantasia, non scienza.
L'esempio che citi dei lupi è istruttivo: anche se non abbiamo prove dirette di caccia sociale nei fossili di lupo, nondimeno abbiamo prove indirette (le osservazioni dei lupi viventi e di altri canidi, quindi l'inferenza filogenetica). Pertanto, il comportamento dei lupi fossili è ad un grado di plausibilità più robusto dei theropodi mesozoici, per i quali mancano equivalenti viventi per i quali fare inferenza filogenetica.
Ormai, quello che mi incuriosisce non è se i theropodi cacciassero o meno in branco, ma il perché così tante persone perdano tanto tempo a speculare sull'eventualità che un tale fenomeno privo di evidenza sia avvenuto o meno, quando ci sono altri ambiti, con fossili che li sostengono, che meritano molta più attenzione.
"Ora, i Teropodi non potrebbero semplicemente riunirsi in occasione delle migrazioni ed attaccare le loro prede "in massa", se non vogliamo usare il termine "branco": diversi animali che agiscono più o meno egoisticamente, ma quando il primo punta una preda gli altri lo seguono - dato che un animale ferito è più semplice da abbattere. "
Ne ho parlato già su Theropoda in vari post, alcuni dei quali mi pare tu conosca, almeno in base a quello che hai scritto. Un simile comportamento, che equivale all'aggregazione agonistica che osserviamo in moltissimi vertebrati (sia pesci che tetrapodi) è molto più plausibile della "caccia sociale". Ma, e qui mi stupisco io, non c'è nulla di straordinario né di peculiare a citarla: anche qui, mi stupisce che molti la tirino in ballo solo dopo che viene smentita la "caccia sociale", quando invece dovrebbe avvenire il contrario, ovvero, si dovrebbe assumere un comportamento di aggregazione agonistica (tipico di moltissimi vertebrati) come prima ipotesi di partenza, e solo dopo, in presenza di prove solide (che per ora mancano), ipotizzare altri comportamenti "sociali". L'aggregazione agonistica non è altro che il comportamento degli squali: nessuno si azzarda a chiamarlo "caccia sociale". Gli animali si aggregano verso una fonte di cibo (che può anche essere viva) e competono tra loro per averne il più possibile, ma col risultato che tale competizione tra loro aumenta la probabilità di abbattere la preda e quindi di ottenere cibo.
"il cervello di Teropodi come gli Allosauroidea apparirebbe simile per forma a quello di un loricato, e mi chiedevo se questo non potesse indicare "istinti" simili."
L'istinto è una bella parola ma dal punto di vista scientifico è poco utile. Le somiglianze nella morfologia della cavità che contiene il cervello non implica automaticamente somiglianze di comportamento: il comportamento è una sommatoria di tanti fattori biologici, non solo la forma della cavità endocranica. Fisiologia, postura, modello di riproduzione ed ecologia incidono, in modo non prevedibile a priori, sul comportamento. In assenza di animali vivi, tuttavia, tale comportamento è quasi del tutto impossibile da determinare.
In generale, mi pare che molti confondano erroneamente la condizione necessaria di cui abbiamo prove (l'aggregazione, la forma del cervello) come se fosse la condizione sufficiente per dedurre il comportamento.
C'è stato un periodo in cui non sono riuscito - per motivi a me ignoti - a visualizzare il blog, quindi può darsi che alcuni articoli sull'aggregazione agonistica mi siano sfuggiti. Non stavo affermando che i teropodi cacciano in branco, volevo vedere se avevo compreso correttamente le affermazioni che avevi fatto su questo argomento (circa il fatto che non ne esista prova contraria, etc). Quanto alla strutura del cervello, dato che i coccodrilli "praticano" l'aggregazione agonistica mi chiedevo se potesse essere un indizio a riguardo, ma hai già detto che questo è un comportamento che ha già un maggior grado di probabilità.
RispondiEliminaPS: grazie di aver ripostato l'illustrazione di Auditore dello scheletro di Carcharodontosaurus, è quella che cercavo tempo fa.
Pietro