Disegno del cranio dalla descrizione originale del "100/42", da Barsbold (1981). Fonte: The Bite Stuff. |
La risposta alla Domanda Fondamentale per uno studioso di Oviraptoridi è "42", anzi... "100/42"!
Esiste un taxon di theropode noto da 30 anni, che ha ricevuto vari nomi, spesso contrastanti, ambigui o provvisori. Attualmente, esso non ha un nome scientifico ufficiale, nonostante che sia basato sull'esemplare meglio conservato del suo clade (almeno tra quelli che sono stati mostrati in letteratura). Attribuito per un quindicennio ad Oviraptor philoceratops, al punto da avere scalzato il legittimo olotipo di questo taxon (Osborn 1924) come "esempio" della specie (e, di fatto diventare il "modello" per l'intero clade Oviraptoridae prima che ci si rendesse conto dell'elevata disparità presente in questo gruppo; ad esempio, Barsbold et al. 1990), è stato poi traslato in Citipati (come "Citipati sp.", si veda Clark et al. 2001), oppure ha ricevuto l'impronunciabile soprannome di "oviraptoride di Zamyn Khond". Per gli appassionati di oviraptorosauri più appassionati, come M. Auditore e J. Headden, tuttavia, l'esemplare è chiamato direttamente con il suo nome di catalogo: MPC-D 100/42 (Marco lo chiama direttamente "il 100-42", anche perché negli anni la sigla museale è variata essa stessa, contribuendo ulteriormente alla confusione sul nome dell'esemplare, che è stato, in vari momenti, GIN 100/42, GI 100/42, IGM 100/42 e altri ancora che adesso mi sfuggono...). In breve, lo chiameremo per semplicità "il 100/42".
Esiste un taxon di theropode noto da 30 anni, che ha ricevuto vari nomi, spesso contrastanti, ambigui o provvisori. Attualmente, esso non ha un nome scientifico ufficiale, nonostante che sia basato sull'esemplare meglio conservato del suo clade (almeno tra quelli che sono stati mostrati in letteratura). Attribuito per un quindicennio ad Oviraptor philoceratops, al punto da avere scalzato il legittimo olotipo di questo taxon (Osborn 1924) come "esempio" della specie (e, di fatto diventare il "modello" per l'intero clade Oviraptoridae prima che ci si rendesse conto dell'elevata disparità presente in questo gruppo; ad esempio, Barsbold et al. 1990), è stato poi traslato in Citipati (come "Citipati sp.", si veda Clark et al. 2001), oppure ha ricevuto l'impronunciabile soprannome di "oviraptoride di Zamyn Khond". Per gli appassionati di oviraptorosauri più appassionati, come M. Auditore e J. Headden, tuttavia, l'esemplare è chiamato direttamente con il suo nome di catalogo: MPC-D 100/42 (Marco lo chiama direttamente "il 100-42", anche perché negli anni la sigla museale è variata essa stessa, contribuendo ulteriormente alla confusione sul nome dell'esemplare, che è stato, in vari momenti, GIN 100/42, GI 100/42, IGM 100/42 e altri ancora che adesso mi sfuggono...). In breve, lo chiameremo per semplicità "il 100/42".
Questo esemplare, che sicuramente avrete visto almeno una volta illustrato in qualche volume, è "l'oviraptor" canonico dal 1981. Eppure, nonostante ciò, non esiste ancora una descrizione dettagliata e completa dell'esemplare.
Io ho accumulato le informazioni disponibili sull'esemplare dalla letteratura disponibile, e sono anche riuscito ad avere fotografie dell'esemplare (cosa alquanto difficile da avere, dato che non è di facile accesso), ma che non posso mostrare. Finalmente, dopo tanto tempo che speravo di farlo, sono riuscito a codificare il 100/42 in Megamatrice (è codificabile per oltre 500 caratteri, ovvero 1/3 della lista dei caratteri, quindi è tra i taxa inclusi con un grado buono di completezza). Il risultato della sua inclusione nell'analisi conferma che le incertezze tassonomiche sono più nominali che reali, nel senso che il 100/42 risulta sister taxon del nodo comprendente Oviraptor e Citipati. Dato che il sister taxon di tale gruppo è Rinchenia mongoliensis (ex "Oviraptor mongoliensis"), l'analisi mostra che una eventuale contro-riforma terminologica, di stampo reazionario e "lumper", che stabilisse la ricollocazione di Rinchenia mongoliensis e Citipati osmolskae come specie di Oviraptor non sarebbe poi in contrasto con la topologia risultata (che è ciò che conta, aldilà delle mere disquisizioni sul nome da dare ai fossili).
In ogni caso, fino a quando una revisione dettagliata degli oviraptorosauri mongolici non sarà disponibile, il 100/42 resta l'Innominabile sogno di ogni filogenetista dei theropodi.
Bibliografia:
Osborn, H.F. (1924). Three new Theropoda, Protoceratops zone, central Mongolia. American Museum Novitates, 144: 1-12.
Clark,
J.M., Norell, M.A., & Barsbold, R. (2001). Two new oviraptorids
(Theropoda:Oviraptorosauria), upper Cretaceous Djadokhta Formation,
Ukhaa Tolgod, Mongolia. Journal of Vertebrate Paleontology 21(2): 209-213.
Barsbold, R. (1981). Toothless dinosaurs of Mongolia. Joint Soviet-Mongolian Paleontological Expedition Transactions, 15: 28-39.
Barsbold,
R., Maryanska, T., and Osmolska, H. (1990). Oviraptorosauria, in
Weishampel, D.B., Dodson, P., and Osmolska, H. (eds.). The Dinosauria. Berkeley: University of California Press, pp. 249-258.
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