In questo blog ho parlato spesso di paleoarte. Ho citato e mostrato le opere di grandi artisti, sopratutto italiani. Ho anche criticato la diffusione di molta "pseudo-paleoarte" di seconda categoria, molto spesso basata su scarsa conoscenza scientifica e su una grossolana ricopiatura di opere pre-esistenti. Sia chiaro, tutti hanno il diritto di creare opere ispirate ai dinosauri, ma non tutti possono essere messi sullo stesso piano qualitativo. Inoltre, le mie critiche devono essere viste come uno sprone verso una sempre più ampia diffusione di paleoarte accurata e valida scientificamente: buona paleoarte è in simbiosi con buona paleontologia, sopratutto a livello divulgativo. Ovviamente, i bersagli delle mie critiche non sono i giovanissimi o i bambini, nei quali il dinosauro è prima di tutto un'espressione della loro fantasia e creatività, emotività e passione. Oggi, tuttavia, farò un'eccezione e parlerò proprio dell'opera di un bambino.
Per deformazione professionale, essendo specializzato in anatomia e morfologia animale, sono attento ai dettagli, alle forme ed
al modo con cui queste sono disposte nello spazio. Oltre che ricercatore in paleontologia, ho anche una discreta qualità
artistica, che di solito esprimo nelle ricostruzioni anatomiche, ma che
in passato manifestavo anche come vignettista, caricaturista e fumettista. Quindi, penso di
avere un discreto occhio artistico, e di saper riconoscere una mano
geniale, capace di creare forme belle e accattivanti.
In quanto socio dell'APPI, ricevo regolarmente il giornale dell'Associazione. Una delle rubriche del giornale, intitolata "L'angolo dei piccoli" riguarda le opere a tema paleontologico realizzate da bambini. Trovo che sia un'idea molto simpatica, in linea con la filosofia dell'APPI, un'associazione capace di riunire sia ricercatori noiosi e pedanti come me, sia i paleoartisti, sia il pubblico degli appassionati "non addetti ai lavori", sia i giovanissimi, i quali sono probabilmente la speranza futura per una maggiore consapevolezza scientifica in Italia, consapevolezza che, citando Gould e Horner, può fondarsi anche e sopratutto sul grande potere immaginifico della paleontologia per divulgare la mentalità scientifica a livello popolare.
Nell'ultimo numero del giornale dell'APPI, che mi è giunto oggi, è presente, nella rubrica "L'angolo dei piccoli", l'opera di un bambino di soli 7 anni, che mi ha colpito per la sua bellezza sintetica, simmetrica e stilistica. Tramite l'APPI ho avuto l'autorizzazione a mostrare questa piccola perla
di genialità artistica, ed a citare il nome del suo autore, Lorenzo
Boggiani, al quale va tutta la mia affettuosa stima, per l'evidente
qualità grafica della sua simpatica rappresentazione di due theropodi
che si fronteggiano, un carnotauro e uno spinosauro.
L'opera è veramente geniale, per la simmetria delle due figure, la stilizzazione delle forme, il contrasto cromatico tra il rosso appuntito del carnotauro ed il verde arrotondato dello spinosauro. Il modo con cui ha reso le due teste ed i piedi è sublime.
C'è molta più paleoARTE in questo piccolo disegno fatto col cuore che in centinaia di fredde tavole copiate senza ritegno e ritoccate con il computer, purtroppo così abbondanti in questi anni.
Ringrazio Alessandro Carpana dell'APPI, oltre che il piccolo Lorenzo.
PS per i soliti vampiri copia-incolla della rete: se scoprirò che qualcuno avrà plagiato questo disegno si prenderà una denuncia per appropriazione indebita di proprietà intellettuale.
Simpatico! Sembra un tribale!
RispondiEliminaConcordo con quello che hai scritto , dopo quello che ho imparato al liceo artistico in questo primo anno , posso affermare anche io che questo disegno è decisamente migliore rispetto a certe tavole (vero che non è del tutto esatto , ma....ehi è un bambino di 7 anni !!!) e UNA in particolare che mi ha lasciato :-o che rappresenta 2 qual certi spinosauri (o meglio allospinosauri).
RispondiEliminaCristian
Bellissimo disegno! Mi dispiace di non aver conservato i miei. Dalla fine degli anni 70, dall'età di 7-8 anni disegnavo sauropodi e t. rex a tutto spiano.
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