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25 marzo 2008

Il VERO paradosso del Limite K-T: Perché sopravvissero i Neornithes?

L’estinzione dei dinosauri al limite K-T è il più famoso e dibattuto degli enigmi paleontologici. Da quando l’ipotesi di Huxley-Ostrom sull’origine dinosauriana degli uccelli si è affermata come l’unica spiegazione plausibile dell’origine di Aves, l’estinzione del limite K-T non è più vista come la fine dei dinosauri in toto, bensì dei dinosauri non-aviali. In realtà, sarebbe più corretto dire “l’estinzione dei dinosauri non-neorniti”, dato che, ad oggi, tutti i dinosauri cenozoici noti appartengono al clade degli uccelli attualmente viventi, Neornithes, appunto. Numerose altre linee di dinosauri aviali mesozoici non raggiungono né superano il limite K-T, e quindi, per non essere imprecisi, è corretto dire che solo i Neornithes sopravvissero all’estinzione di fine Maastrichtiano.
Pochi tendono a vedere il limite K-T sotto questa luce. A mio avviso, la sopravvivenza dei neorniti è più enigmatica dell’estinzione di tutti gli altri. Prima di partire in speculazioni sulle cause di questa apparente anomalia, cerchiamo di stimare quale fu il tasso di estinzione dei dinosauri, clade per clade.
Per far ciò, sarà bene usare la filogenesi nota dei dinosauri, perché da essa, calibrandola con la stratigrafia, si può risalire ad un dato più affidabile del semplice conteggio delle specie sopravvissute, in quanto ci dà modo di stimare anche l’entità per difetto delle linee presenti ma non ancora scoperte.
Sappiamo già che il tasso di estinzione di Ornithischia e Sauropodomorpha fu del 100%: per quanto alla fine del Maastrichitiano fossero diversificati con ankylosauridi, ceratopsidi, pachycephalosauridi, ornithopodi e titanosauriformi, questi due cladi non hanno fornito ad oggi alcun resto cenozoico.
Analogamente, il tasso di estinzione dei cladi monofiletici di teropodi non-neorniti presenti nel Maastrichtiano fu del 100%: nessun abelisauroide, tyrannosauroide, ornithomimosauro, therizinosauride, alvarezsauro, oviraptorosauro, deinonychosauro ed enantiornite è noto nel cenozoico.
Quale fu il tasso di estinzione dei neorniti? Per farlo è necessario stimare la diversità del clade alla fine del Cretacico.
Vegavis iaai Clarke et al., 2005, del Maastricthiano medio-superiore dell’Antartide, è l’unico neornite cretacico del quale sia possibile determinare con sicurezza la posizione filogenetica all’interno di Neornithes (sono noti altri resti frammentari di neorniti cretacici, ma la loro posizione dentro o immediatamente all’esterno di Neornithes è dibattuta; Hope, 2002): esso è un anseriforme anatoideo (clade attualmente rappresentato, tra gli altri, dagli anatidi). Ciò significa che nel Maastrichtiano doveva esistere almeno una linea evolutiva per ciascuno dei successivi sister-groups di Anatoidea viventi oggi: quindi, a quel tempo dovevano esistere almeno altre 5 linee di Neornithes (due di anseriformi più basali di Anatoidea: ovvero quella che porta a Chauna ed Anhima e quella che porta ad Anseranas, più tre di non-anseriformi: quella di Galliformes, quella di Neoaves, e quella di Palaeognathae). Non sappiamo quanti altri neorniti esistevano al tempo del limite K-T, né se e quanti superarono il limite K-T: purtroppo, il metodo di inferenza delle ghost lines non può dire altro con l’attuale record fossile.

Ad oggi, possiamo solo dire che almeno sei specie di dinosauri sopravvissero all’estinzione del tardo Cretacico: l’anseriforme antenato di Chauna ed Anhima, l’anseriforme antenato di Anseranas, un anseriforme anatoideo basale, un galliforme basale, un neoaviano basale ed un paleognato basale.
Quindi, in conclusione, il vero dilemma (per i dinosauri) del limite K-T è: perché un clade di Dinosauria (gli ornithuromorfi derivati) sopravvisse con almeno 6 specie, mentre i restanti 13 cladi noti presenti nel Maastrichtiano superiore non raggiunsero il cenozoico con alcuna specie?
Io avrei un’ipotesi per spiegare questo paradosso, ma ne parlerò in un altro post.

Bibliografia:
Clarke J.A., Tambussi C.P., Noriega J.I., Ericson G.M., & Ketcham R.A. 2005. Definitive fossil evidence for the extant avian radiation in the Cretaceous. Nature 433: 305–308.
Hope, S. 2002. The Mesozoic radiation of Neornithes. In: Chiappe L.M. & Witmer L. (eds.), Mesozoic birds, above the heads of dinosaurs, 339-388.

5 commenti:

  1. cerco infotmazioni circa le incongruenze,tra le proporzioni dei dinosauri e la loro massa,non riesco a trovare spiegazioni plausibili circa la capacita dello scheletro di sostenere e deambulare masse simili,teorie tante,variazioni del campo magnetico per esempio, ma spiegazioni poche,sai qualcosa in merito?

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    1. Sacchi aeriferi, come quelli degli uccelli. (https://it.wikipedia.org/wiki/Sacco_aerifero)
      Pare che anche i dinosauri possedessero queste espansioni dei polmoni, che contribuivano a renderli semi-vuoti.

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  2. Non c'è nessuna inconguenza tra lo scheletro dei dinosauri e le loro masse: tutti gli studi biomeccanici indicano che lo scheletro dei dinosauri era perfettamente idoneo per sostenere e muovere masse come quelle dei dinosauri più grandi. Tieni presente che spesso si sentono stime esagerate sulle masse dei dinosauri più grandi (valori eccessivi come 100-150 tonnellate). Ritengo che i dinosauri più grandi pesassero circa 50 tonnelate, un peso che i loro scheeltri sostenevano senza problemi. Il campo magnetico terrestre non influisce sulla massa di un animale, e comunque non è necessario cercare bizzarre ipotesi per spiegare quello che sappiamo.

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  3. Ciao Andrea, dove trovo il post di cui parli quando scrivi: "Io avrei un’ipotesi per spiegare questo paradosso, ma ne parlerò in un altro post."

    Grazie e ciao

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  4. http://theropoda.blogspot.com/2009/02/gli-uccelli-ed-il-limite-k-t.html

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