Le impronte fossili
attribuibili a tyrannosauridi sono rare, e finora non era stata
rinvenuta una pista di più impronte associate riferibile a questo
clade.
McCrea et al. (2014)
descrivono una associazione di 7 impronte di grandi theropodi,
riconducibili a 3 serie parallele di orme, dal Cretacico Superiore
del Canada, all'interno di un'area ampia circa 8 metri, e le
riferiscono a Tyrannosauridae. Sebbene attualmente non esistano
caratteri diagnostici per le impronte dei tyrannosauridi, i piedi di
questi ultimi sono i migliori candidati – tra i theropodi noti nel
Cretacico finale nordamericano – per forma generale, proporzioni e
dimensioni a cui attribuire quelle orme.
Le orme mostrano dita
relativamente robuste alla base e che rastremano alla punta,
contrapposte con la maggioranza delle imprinte di theropodi che
mostrano dita più gracili e con una minore disparità negli spessori
basale ed apicale delle dita. Una delle sequenze di impronte mostra
che l'animale in questione aveva il secondo dito del piede sinistro
mozzato (non è possibile sapere se a causa di una patologia
pregressa, come si osserva nei nostri piccioni cittadini affetti da
infezioni, oppure come risultato di una lesione o aggressione).
Dalle carattetistiche
morfometriche delle orme e della pista, gli autori interpretano gli
autori come animali comparabili ad adulti di Gorgosaurus o
Albertosaurus, con età tra i 20 ed i 29 anni. La velocità
dell'andatura è stimata su 6-8 km/h, che indica un passo sostenuto.
L'aspetto più
interessante delle impronte è dato dalla dinamica del passo,
deducibile dal pattern di striature lasciate dal piede nell'immergere
ed uscire dal substrato. Sebbene la maggioranza dei passi nelle orme
fossili indichi un'immersione in direzione anteroplantare (rispetto
al corpo) seguita dal sollevamento del piede in direzione
anterodorsale, queste orme suggeriscono una modalità più complessa,
con il piede che, dopo essere immerso in direzione anteroplantare, è
stato estratto in direzione posterodorsale, prima di essere
proiettato nuovamente in direzione anteroplantare per il passo
successivo.
La parte dell'articolo
che ho apprezzato meno è relativa alle speculazioni comportamentali
dedotte da questa serie di orme. Gli autori affermano che una serie
di dati concorra nell'interpretare questa pista come evidenza di un
comportamento gregario nei tyrannosauridi. Tuttavia, il ragionamento
che gli autori ci propongono è a mio avviso troppo forzato, e poco
robusto, dato che non tiene in considerazione altre spiegazioni
alternative ugualmente plausibili. Queste “argomentazioni”
sarebbero (qui sotto, in corsivo, con di seguito il mio commento):
La relativa rarità
dei tyrannosauridi nel record fossile. Siccome i tyrannosauridi erano
rari, la compresenza di tre piste associate non può essere dovuta al
caso.
Tuttavia, la natura
non-casuale dell'associazione delle orme non implica necessariamente
che la causa di tale associazione sia un comportamento sociale. Altri
fattori biologici o ambientali possono portare alla formazione di
piste associate. Ad esempio, la presenza di una carcassa può fungere
da attrattore per molti animali solitari, che tenderanno ad aggregare
tutti nel medesimo punto. Qualora la traiettoria per tale
aggregazione sia vincolata fisicamente (ad esempio, imponga di
passare per le sponde di un fiume), si possono formare piste
associate anche senza un legame sociale tra gli animali.
Il grado di
preservazione delle orme indica che esse furono formate
approssimativamente nel medesimo tempo.
Cosa significa “nel
medesimo tempo”? L'affermazione è ambigua e tendenziosa. Difatti,
“nel medesimo tempo” ha un significato ben diverso a seconda del
contesto in cui viene inserita. Alla scala geologica “nel medesimo
tempo” può indicare anche qualche giorno o settimana di distanza
temporale. Alla scala biologica “nel medesimo tempo” può
implicare sia contemporaneità (dell'ordine dei secondi) ma anche una
distanza di qualche ora. Dato che una pista fangosa può persistere
anche per una intera giornata se le condizioni ambientali lo
consentono (basti pensare ad una pista formata da una pioggia nel
tardo pomeriggio e che persista umida fino al pomeriggio successivo),
due animali solitari possono transitare nel medesimo punto a distanza
di molte ore uno dall'altro e lasciare impronte ravvicinate senza che
i due abbiano interagito direttamente tra loro.
La distribuzione
casuale delle orme di altri animali nel medesimo sito suggerische che
il sito non costituiva un corridoio obbligato, quindi la disposizione
parallela delle orme di tyrannosauridi non era dovuta a vincoli
fisici.
Tutte le altre orme sono
di dinosauri ben più piccoli dei tyrannosauridi: animali di piccole
dimensioni sono più liberi di muoversi e quindi non sono vincolati
fisicamente come invece sono animali di grandi dimensioni. Ad
esempio, se la pista corrisponde ad un alveo fangoso di un fiume
costeggiato da vegetazione intricata, è plausibile che gli animali
piccoli fossero in grado di entrare ed uscire agevolmente dalla
vegetazione, mentre i grandi tyrannosauridi preferissero spostarsi
dove lo spazio era più ampio, quindi lungo lo stretto corridoio a
ridosso del fiume. Tale vincolo fisico si manifesterebbe quindi solo
nelle orme dei tyrannosauridi e non in quelle di altri animali,
proprio come lo osserviamo nel sito.
Pertanto, non vedo motivi
così “robusti” per considerare questo interessante sito di
impronte come un sostegno a ipotesi di comportamento sociale nei
tyrannosauridi.
Inoltre, è interessante
come altre spiegazioni per l'associazione delle orme, spiegazioni con
una robuste serie di dati a loro favore, non siano minimamente
considerate. Una di queste è la predazione tra i tyrannosauridi,
ovvero il cannibalismo. Sappiamo che i theropodi, inclusi i
tyrannosauridi, erano cannibali. Se davvero le orme furono lasciate
da animali interagenti tra loro, perché non ipotizzare che tale
interazione fosse la (tanto diffusa quanto bistrattata) predazione
intraspecifica, ovvero il cannibalismo? Dopo tutto, uno dei
tyrannosauridi aveva persino un piede con un dito amputato, segno
che, forse, l'animale era ferito o malato, quindi una potenziale
preda relativamente facile.
Con questi argomenti non
voglio necessariamente escludere una forma di comportamento gregario
(comportamento che, badate bene, non implica necessariamente una
qualche forma di relazione sociale più complessa del mero essere
associati per qualche momento della vita), ma, insisto, spesso si ha
la tendenza tra vari studiosi a voler estrarre dai dati fossili una
sola spiegazione (quella sicuramente più accattivante, come la
socialità) senza prendere in cosiderazione anche altre strade
perfettamente plausibili biologicamente (come quella, sicuramente
meno accattivante, della asocialità sommata a vincoli ambientali, o
quella ancor meno simpatica del cannibalismo).
Bibliografia:
McCrea RT, Buckley LG,
Farlow JO, Lockley MG, Currie PJ, et al. (2014) A ‘Terror of
Tyrannosaurs’: The First Trackways of Tyrannosaurids and Evidence
of Gregariousness and Pathology in Tyrannosauridae. PLoS ONE 9(7):
e103613. doi:10.1371/journal.pone.0103613
Sono un po' confuso: la presunta sinonimia tra Gorgosaurus e albertosaurus non esiste più? i due generi sono ufficialmente separati?
RispondiEliminaps: saró macabro, ma a me non é mai dispiaciuta l"ipotesi del cannibalismo. Onnanzitutto é plausibile, e comunque é un modo per riportare i dinonaniaci alla realtà. Troppe volte ai dinosauri vengono attribuiti comportamenti razionali (come in quella schifexza di the lost dinosaurs)
La sinonimia tra i due taxa è soggettiva, quindi ricade nell'ambito del genericometro personale: http://theropoda.blogspot.it/2009/04/saurophaganax-il-genericometro-di-holtz.html
EliminaInteressante davvero, grazie per il post.
RispondiEliminaCerto, mi sarebbe piaciuto che ti fossi soffermato maggiormente sulle caratteristiche del passo e forma delle dita anzicchè sull'attribuzione di presunta gregalità (o forse non era possibile dire altro?), ma sei sempre così preso a fare debunking... :)
P.S.: scusa se lo chiedo, ma una volta, probabilmente scherzando, avevi accenato alla possibilità che i tirannosauridi possedessero in vita guance cascanti tipo certi cani... era solo uno scherzo o in effetti ci sono voci riguardo a ritrovamenti fossili (tipo impronte come per l'Edmontosaurus)?
Non c'è molto altro da dire, se non ripetere quello che ho scritto in modo ancora più tecnico.
EliminaCercare di aprire la mente, sempre dentro l'alveo della scientificità, (il "debunking") è a mio avviso più importante dei singoli casi particolari.
C'è anche un'altra condizione nella quale animali non gregari devono interagire con esemplari della propria specie: l'accoppiamento. O sbaglio?
RispondiEliminaPotrei aver frainteso, ci sono prove fossili di cannibalismo fra tyrannosauridi?
RispondiEliminaNe ho parlato in un vecchio post. Cerca con la barra in alto a sinistra.
EliminaTutti condivisibili i commenti.
RispondiEliminaPerò, a mio avviso, è lecito da parte degli studiosi, senza che per questo le deduzioni perdano di scientificità, ragionare sugli indizi a disposizioni anche se essi magari non sono tanto precisi e concordanti da assurgere a vere prove.
Non sono un esperto, ma credo che i ritrovamenti che fanno pensare quantomeno alla condivisione di uno stesso spazio da parte dei dinosauri siano più di uno; dunque, considerando che tutte le specie animali, insetti compresi, hanno sperimentato forme aggregative anche se magari organizzate dal solo istinto, è lecito supporre che anche i dinosauri le utilizzassero; o quantomeno rende più pluasibile questa ipotesi, rispetto ad altrei, forse più rare in natura, tipo forme di cannibalismo.
Ovviamente più difficile dedurre il grado di complessità di queste presunte aggregazioni, anche se in effetti considerando la scarsità del volume cranico dei nostri, dovranno essere davvero robusti gli argomenti di chi sostiene la loro capacità di coordinare un attacco, per essere credibili.
F.T.
Il cannibalismo è tra i principali fattori che regolano le dimensioni di una popolazione di rettili carnivori: è un fenomeno tutto fuorché "raro in natura". Molto più diffuso (e quindi, meritevole di essere considerato) della interazione sociale. Qui mi pare che si pecchi di antropomorfismo, traslando un nostro guidizio morale come unità di misura dell'abbondanza di un fenomeno in natura.
Eliminagiuste osservazioni .. del resto fino all'affermarsi delle religioni monoteiste anche alcune popolazioni umane praticavano il cannibalismo, seppur in forma rituale.
EliminaMa non è questo che intendevo dire e forse mi sono espresso male e dunque preciso.
Se, come ho letto in altri post, gli uccelli terricoli, i coccodrilli ed i varani, possono essere punto di riferimento, per quanto vago, per risalire al comportamento dei dinosauri, visto che tutti questi animali odierni passano buona parte del loro tempo insieme (o quantomeno passano quantitativamente più tempo uno accanto agli altri piuttosto che a sbranarsi tra loro), non è statisticamente (e sottolineo statisticamente) più probabile che almeno parte dei ritrovamenti che testimoniano condivisione di spazi tra i dinosauri, siano attribuibili al fatto che i nostri cari estinti passassero parte della vita insieme, piuttosto che ad episodi di cannibalismo?
FT
"quantomeno passano quantitativamente più tempo uno accanto agli altri piuttosto che a sbranarsi tra loro"
RispondiEliminaNon tutti gli animali che citi sono gregari. Molti sono solitari ma con areali che si sovrappongolo. Inoltre, il passare "tempo assieme" può solo significare "tollerare la presenza dei conspecifici" che nel caso di animali carnivori spesso implica che gli esemplari più piccoli sono sempre potenziali prede dei più grandi. Il cannibalismo non implica "sbranarsi tra loro" ma significa che esemplari della stessa specie sono parte delle prede di quell'animale... ciò è confermato in coccodrilli, varanidi e molti uccelli carnivori, che abitualmente consumano i giovani o gli esemplari di rango inferiore qualora esista una forma di gerarchia, spesso determinata dalle dimensioni corporee.
PS: ed uscire ogni tanto dalla logica di Jurassic Fight Club?