Dentale olotipico di Labrosaurus ferox (Marsh 1884) |
La perdita parziale o totale della dentatura è un fenomeno evolutosi numerose volte in Theropoda, in particolare in Maniraptoriformes. Tuttavia, non sempre l'assenza di denti implica fenomeni tanto ampi. Il primo caso documentato di tale fenomeno nei theropodi risale al 1884, ed è poco noto, data la sua bizzarria. Infatti, si tratta di un grande theropode predatore, Labrosaurus ferox (Marsh 1884), una nuova specie di un genere istituito da Marsh cinque anni prima su resti postcraniali. L'olotipo di Labrosaurus ferox, un dentale sinistro, risultava unico tra i dinosauri noti allora per presentare la parte anteriore priva di denti, una bizzarra curvatura anteriore con una profonda concavità dorsale, ed una ampia curvatura del margine posteroventrale.
Il resto della mandibila presneta alveoli poco conservati ma senza più i denti in situ, segno che in vita solamente la parte più anteriore della mandibola era senza denti. Effettivamente una tale combinazione di caratteri pareva unica e inusuale per un grande theropode, apparentemente predatore.
Hay (1908) ristudiò il dentale di Labrosaurus ferox, e mise in discussione l'attribuzione a Labrosaurus (taxon istituito sui resti privi di cranio e quindi impossibili da comparare direttamente con il dentale per stabilire l'appartenenza allo stesso genere). Una preparazione del reperto permise di identificare un dente in fase di eruzione nella zona posteriore del dentale. Hay (1908) concluse che le differenze con i grandi theropodi dal Giurassico Superiore nordamericano noti (Allosaurus e Ceratosaurus) erano tali da giustificare una famiglia distinta di theropode.
Gilmore (19290) rivalutò l'esemplare e giunse ad una conclusione radicale rispetto agli studi precedenti. Egli notò che le peculiarità del dentale di Labrosaurus ferox erano così marcate da apparire anormali. Egli suggerì pertanto che l'esemplare fosse patologico, un individuo deforme, e cha tale patologia fosse il risultato della rimarginazione di una profonda ferita alla mandibola, che provocò la perdita dei denti più anteriori.
Nota tassonomica, da allora, Labrosaurus è considerato un sinonimo di Allosaurus.
Cosa possa aver provocato la malformazione del dentale dell'individuo di "Labrosaurus ferox" è incerto. Considerando la generale bellicosità dei theropodi, è plausibile che essa sia il risultato di uno scontro violento con un altro grande animale, forse un altro theropode. La deformità dell'osso suggerisce che esso sia ricresciuto nonostante la ferita, e che quindi l'evento che provocò la malformazione deve essere avvenuto in un'età in cui l'animale era ancora in crescita, probabilmente durante la fase di crescita molto rapida ("adolescenza") durante la quale i theropodi aumentavano rapidamente di dimensione e spesso cambiavano di forma e proporzioni nel cranio.
Può sembrare incredibile che un animale soggetto ad una tale mutilazione in ambiente naturale possa sopravvivere senza cure mediche o assistenza. Ciò ha a volte indotto alcuni a interpretare questi fatti come prova di una qualche socialità tra questi animali che avrebbe aumentato le probabilità di sopravvivenza. Tuttavia, tale interpretazione pecca di antropocentrismo: Homo sapiens è un animale fortemente dipendente dal suo gruppo e dalla sua tecnologia. Ciò non è le norma tra gli altri animali, in particolare tra i rettili. I coccodrilli dimostrano una grande capacità di resistenza alle ferite e alle mutilazioni, e spesso riescono a sopravvivere a menomazioni, ferite e mutilazioni che porterebbero rapidamente un uomo alla morte per setticemia (Webb e Messel 1977). Pertanto, è plausibile che una analoga capacità di resistenza fosse presente nei dinosauri. Per quanto menomano nella parte anteriore del dentale, l'esemplare citato prima aveva comunque il resto della mandibola funzionante, ed in un animale che usava anche gli arti anteriori per la predazione e non necessitava di masticazione, un simile handicap poteva non essere fatale.
Bibliografia:
Hay, OP. (1908). On certain genera of carnivorous dinosaurs, with special reference to Ceratosaurus nasicornis (Marsh). Proceedings of the United States National Museum 35:351–366.
Gilmore, CW. (1920). Osteology of the carnivorous dinosauria in the United States National Museum, with special reference to the genera Antrodemus (Allosaurus) and Ceratosaurus. Bulletin of the United States National Museum 110: 1–159.
Marsh, OC. (1884). Principal characters of American Jurassic dinosaurs. Part VIII. American Journal of Science, Series 3 27: 329–340.
Webb GJW, H Messel. 1977. Abnormalities and injuries in the estuarine crocodile, Crocodylus porosus. Aust. Wildl. Res. 4: 311-319.
E' lo stesso reperto su cui hanno basato l'episodio che ti ho segnalato?
RispondiEliminaIl resoconto del tuo post è decisamente più plausibile, una frattura parziale rispetto a quella devastante del filmato cambia radicalmente le cose.
Sì, è quell'esemplare.
RispondiEliminaThe Labrosaurus ferox specimen will be discussed in detail in a manuscript by Dan Chure.
RispondiEliminaGreat, Tom!
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