Immaginate di partecipare ad un concorso dedicato ad opere di illustrazione scientifica aventi a tema il corpo umano. Vi preparate bene, secondo il regolamento, e realizzate con le vostre mani (ed il vostro studio) una tavola che illustra un corpo umano in modo scientificamente accurato ma al tempo stesso accattivante anche per l'occhio. Vi ricordo, il concorso chiedeva esplicitamente opere scientifiche riguardanti il corpo umano.
Arriva la data del verdetto della giuria. Voi non vincete: niente male: sicuramente, qualche opera molto più meritevole, accurata scientificamente e pregevole nella tecnica ha vinto il primo, secondo e terzo premio. Andate a controllare, e scoprite che il secondo premio è andato a questa opera:
Un uomo illustrato scientificamente?
Ma... come? Il concorso non chiedeva accuratezza scientifica? Quello NON è un essere umano, e tanto meno è rappresentato in modo scientificamente rigoroso... Basta vedere la pelle, per convincersi, senza addentrarsi nelle assurde muscolature e escrescenze del corpo.
Questa storiella è una metafora del mio stato d'animo nel vedere alcune opere che, recentemente, hanno vinto un concorso dedicato all'illustrazione scientifica dei dinosauri. Io non ho partecipato al concorso, ma conosco persone che hanno partecipato e che, a mio avviso, avrebbero meritato di qualificarsi più dell'opera che sto per descrivere.
Premetto: NON ho alcun diritto di giudicare la commissione che ha valutato le opere ma sento di dover esprimere il mio totale disappunto per l'opera che ha vinto il secondo premio della competizione: un "dromaeosauride indeterminato", con le fattezze ricalcate in modo sfacciato sul "raptor" di Jurassic Park. L'opera mostra un animale, senza un'ambientazione, ma solo il corpo. Ripeto, l'animale è sfacciatamente ricalcato sul raptor spielberghiano. Il corpo è totalmente squamato, senza alcuna traccia di penne. La testa è squadrata, i grandi occhi con pupilla verticale, le labbra squamate, le braccia penzolanti in avanti, con il polso pronato che si affloscia come quello di uno zombie, le mani corte e con dita tozze e robuste. Altri dettagli sono imbarazzanti: il piede destro ha solo 3 dita (manca il quarto dito, quello più esterno, e non pare coperto in prospettiva dal terzo dito): ciò parrebbe suggerire che l'autore non abbia ben chiara la morfologia del piede dromaeosauride. Infine, la coda è totalmente inventata per un dromaeosauride: è evidente la marcata muscolatura caudofemorale che arriva fino a metà della coda (nei dromeaosauridi solo il primo terzo della coda ha inserzioni per i caudofemorali, mentre il resto della coda è stretto, sottile e tubolare, relativamente rigido, e questo si sa dai tempi dei primi resti di Deinonychus).
Insomma, è una pessima copia iperrealista del "raptor di Jurassic Park", che forse avrebbe meritato un premio in un concorso nel 1995 (o in uno avente come tema "Jurassic Park") ma non in una competizione volta a premiare "l'illustrazione scientifica dei dinosauri" nel 2010.
Siccome non so se ho l'autorizzazione a pubblicare quella tavola, vi mostro un'immagine del "vero raptor di Jurassic Park", dato che la tavola in questione è ricopiata fedelmente su di lui.
Ripetete 10 volte a voce alta: "Questo animale non è mai esistito"
L'episodio che ha dato spunto a questo post è uno dei tanti esempi che confermano la mia (spesso fraintesa) critica a Jurassic Park: questo film ha portato danni a lungo termine alla scienza paleontologica dei dinosauri. So che i fan del mondo di Jurassic Park conoscono la non-scientificità attuale del "raptor" dei film, e non è mio interesse criticare ciò: quello che è invece frustrante e deludente è vedere come quell'icona sia ormai talmente radicata e indiscutibile da poter vincere un concorso sull'illustrazione SCIENTIFICA dei dinosauri nel 2010, nonostante che ormai la SCIENZA abbia dimostrato nel dettaglio la scorrettezza di quella ricostruzione, esattamente come, oggi, nessuno considererebbe scientifico il primo Iguanodon scolpito a Londra più di 120 anni fa.
Gli ultimi 10 anni della theropodologia sono stati incredibilmente ricchi e complessi. Forse, la giuria non era aggiornata alle scoperte degli ultimi 10-12 anni... ma in tal caso mi chiedo con quale criterio essa abbia potuto presiedere un concorso finalizzato a premiare illustrazioni scientifiche.
In italiano, la parola "pacchiano" è sinonimo di kitsch. Propongo quindi di usare il termine "Jurassic-pacchiano" per definire tutta la "paleoarte kitsch" che usa ed abusa in modo ripetitivo, spento e stantio le icone mesozoiche consacrate e diffuse da Jurassic Park. Per chi, come me, ama la paleontologia e l'arte, e adora la VERA paleoarte, niente è più brutto e detestabile del Jurassic-pacchiano.
Speriamo che col tempo la paleoarte si liberi dal kistch e che si valorizzino finalmente i veri artisti dell'illustrazione paleontologica.
Andrea, come sempre hai sintetizzato perfettamente le sensazioni che queste immagini suscitano se presentate al giorno d'oggi. Parlando da illustratore c'è da chiedersi che tipo di ragionamenti stanno a monte di certe scelte, sopratutto se la giuria raccoglie nomi di colleghi importanti. E' frustrante e hai la sgradevole sensazione di non batterti ad armi pari...
RispondiEliminaDavide Bonadonna
Vero. Condivido con te e con Davide.
RispondiEliminaL'idea che mi sono fatta è quella che la giuria abbia voluto far vincere i padroni di casa. Ma così facendo si è premiata la mediocrità e il Jurassic-pacchiano com'è stato descritto bene da Andrea. Da parte della giuria è stata una scelta davvero irresponsabile, infatti non so che cosa ne pensano i colleghi degli altri Paesi che hanno partecipato, ma credo che decretando quella vincita, gli illustratori seri abbandoneranno il concorso quando e se l' anno prossimo ci sarà l' invito a parteciparvi.
Loana
Hola
RispondiEliminaLamento no poder escribir en italiano, pero espero que se esfuercen en leer el español como yo he hecho con el italiano en este blog.
En el post se hace una caricatura de la ilustración ganadora y del concurso: ¿qué opinión tiene el autor de este post del jurado del concurso: Raúl Martin, Carlos Papolio, José Luis Sanz, Jhon Sibbick...?
No sabemos todo sobre los dromeosáuridos, no hay una unica interpretación sobre su anatomía, los autores de las paleoilustraciones pueden poner su sello personal y ¡el concurso no era de "ilustraciones de dromeosauridos"!. Hay ilustraciones científicas de esta familia de dinosaurios que no están muy lejos de la que estamos hablando; la referencia Jurassic Park es malintencionada.
Lo peor que ha ocurrido en el concurso es que un ilustrador italiano presentó ilustraciones que no eran inéditas: una conducta incalificable; quizás ese suceso explique la crítica tremenda de este blog. Hay que saber perder.
Andrés Iniesta
Caro Andrés,
RispondiEliminaIl mio post era rivolto al valore scientifico della seconda tavola, e parla SOLO di scienza e di illustrazione naturalistica: la seconda tavola è scientificamente sbagliata, e ciò è vero indipendentemente che l'autore fosse spagnolo, italiano, inglese o americano.
Infatti, io non ho criticato il primo premio, che illustra 2 dromeosauri piumati, ed è un'opera molto bella, sia dal puntio di vista artistico che scientifico, ed io non ho niente contro quell'opera. Mi dispiace, ma la seconda tavola è inaccettabile dal punto di vista scientifico: i dromaeosauridi sono maniraptori, e TUTTI i maniraptori sono conosciuti con le penne, le piume e NESSUNO ha la pelle squamata.
Non parlo di interpretazioni, parlo di prove fossili, che documentano le penne.
Inoltre, quando io ho scritto il post non sapevo che un italiano era stato squalificato per avere usato un'opera non indedita. Sinceramente, non mi interessa ciò: io NON ho difeso gli artisti italiani, ma ho solo commentato la correttezza scientifica dell'opera.
Per favore, non leggere questo post come una banale critica Italia vs Spagna, perché NON è quello che intendevo scrivere. Se un italiano avesse disegnato la seconda tavola, avrei scritto una critica identica: non mi interessa la nazionalità dell'autore, ma solo il suo valore scientifico.
Ripeto: premiare una tavola con un dromaeosauro squamato e con una morfologia sbagliata, e che inoltre è palese copia del "raptor" di Jurassic Park è, secondo me, un pessimo modo di premiare l'illustrazione paleontologica.
Questa è la mia personale opinione.
Con rispetto e amicizia,
Andrea Cau
Estimado Andrea
RispondiEliminaNo es una cuestión de Italia contra España. siento que se haya interpretado así. El hecho real es que Fabio Pastori, el autor que hizo trampas en el concurso, está intentando despretigiar el concurso y por extensión, al jurado que lo compone. Curiosamente ese jurado le había otorgado un premio que tuvo que ser anulado, por lo que no se justifican sus críticas contra él.
Hay algo en su comentario que me resulta dudoso: ¿en serio que TODOS los clados de manirraptores poseían plumas?. ¿O es más bien una inferencia o conclusión que parte del hecho de haber encontrado fósiles -chinos principalmente- con esa característica?.
En Ciencia hay que conducirse con cierto escepticismo y moderación.
Aprovecho para felicitarles por su magnífico blog que, por cierto, contiene ilustraciones atrevidas pero muy bellas.
Un saludo cordial.
A. Iniesta
Caro Andres Iniesta,
RispondiEliminail mio post parla solo della tavola con il "raptor". Io non ho mai parlato di Fabio Pastori, e NON ho scritto il post per "difenderlo". Quando ho scritto il post non sapevo che lui aveva criticato la giuria o il concorso. Io ho parlato privatamente con Fabio, e lui sa la mia opinione sul suo comportamento nel concorso. Secondo me, Fabio ha sbagliato. Ma, per favore, non voglio parlare di Fabio o dei partecipanti: il mio post parlava di una sola opera, e non di altre.
Ripeto ancora: io non ho mai scritto contro la giuria o il concorso. Infatti, all'inizio del post ho scritto:"Premetto: NON ho alcun diritto di giudicare la commissione che ha valutato le opere ma sento di dover esprimere il mio totale disappunto per l'opera che ha vinto il secondo premio della competizione". Ovvero: rispetto la decisione della giuria, ma non condivido il secondo classificato.
Nel post che ho scritto ieri (http://theropoda.blogspot.com/2010/07/la-parola-ai-miei-lettori.html), ho dimostrato che il "raptor" è una copia di quello di Jurassic Park: questo, secondo me, è un difetto dell'opera, perché secondo me non ha nessuna creatività.
Inoltre, diffonde un'immagine NON scientifica dei dromaeosauridi. Io non sono un critico d'arte, ma sono uno studioso di paleontologia, quindi penso di avere un'idea chiara del metodo scientifico per ricostruire l'aspetto dei dinosauri.
Per la questione sulle piume e penne nei Maniraptora ed anche nei Dromaeosauridae ho scritto molti post.
La scienza si basa sulle prove, e le prove sono le seguenti:
Conosciamo molti maniraptora con le penne: Microraptor, Protarchaeopteryx, Caudipteryx, Similicaudipteryx, Epidexipteryx, Anchiornis, Sinornithosaurus, Archaeopteryx, Beipiaosaurus, Pedopenna.
Al contrario, non abbiamo MAI trovato dei maniraptori con le squame! Cosa significa? esistono forse maniraptori con le squame?
Usiamo i dati: nei Maniraptori abbiamo le prove di penne in tutte le famiglie, mentre le squame non sono presenti in nessuna famiglia. Questi sono dati scientifici, non sono ipotesi.
Il metodo scientifico dice che per ricostruire la pelle di un Dromaeosauro dobbiamo usare la pelle che conosciamo da i suoi parenti più prossimi, ovvero, gli altri maniraptori. Quindi, se nessun maniraptoro ha le squame, è molto probabile che le squame siano scomparse nella loro evoluzione. Quindi, è molto probabile che anche i Dromaeosauridi, come tutti gli altri maniraptori, avessero le piume e NON le squame.
Un "raptor" con le squame è sbagliato come ricostruire un mammuth con le branchie.
NON esistono prove di squame sul corpo dei maniraptori, quindi, un "raptor squamato" nel 2010 è fantascienza, NON è scientifico.
Tu dici che bisogna usare nella scienza scetticismo e moderazione: benissimo, allora, bisogna essere scettici verso le squame nei raptor (perché non ci sono prove) e usare solo le piume (ci sono le prove), perché la moderazione ci dice di usare solo le prove certe, ovvero, solo le piume.
:-)