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20 dicembre 2009

Le più antiche orme di tipo deinonychosauro


I fossili sono abbondanti, oppure rari? La domanda è relativa al tipo di fossile che si studia. Foraminiferi, molluschi e denti di squalo sono relativamente abbondanti, a patto che si scavi negli strati giusti. I fossili di theropode sono rari, anche negli strati giusti. Credere che il record fossile noto sia una buona rappresentazione della diffusione spazio-temporale dei theropodi mesozoici è un'illusione. Ciò, paradossalmente, è una fortuna per noi che vogliamo ancora scoprire qualcosa di nuovo, ed una lezione per chi pensi di leggere i fossili troppo alla lettera.
Io tendo a essere scettico davanti alle ipotesi paleogeografiche basate sui dinosauri, o alle critiche ai cladogrammi effettuate sulla base della cronologia dei fossili noti. Per oltre un secolo, fino a 10-15 anni fa, chiunque si fosse basato sul record fossile degli uccelli mesozoici per stimare la loro abbondanza avrebbe sottostimato enormemente ciò che solo ora stiamo scorgendo.
Alla pari delle ossa, le orme sono spesso sfuggenti. Esse sono vincolate a substrati particolari, con l'effetto che sono praticamente sconosciute per quei taxa che evitano simili substrati. Animali prettamente arboricoli, rupestri o amanti degli ambienti aridi raramente si imbattono in piane fangose sature d'acqua, parzialmente esposte all'aria, siti ideali per la deposizione di orme. Chissà se mai avremo orme di therizinosauro*.
Fino a qualche anno fa, non esistevano impronte attribuibili a deinonychosauri. Esse erano state dedotte dalla natura ibrida dei loro piedi, senza però avere una prova reale: morfologicamente tetradattila, funzionalmente tridattila ma, probabilmente, iconologicamente didattila.
Tali orme ora sono relativamente note, confermando le ipotesi proposte, e sono state discusse anche in questo blog.
Recentemente, nuove orme di tipo deinonychosauro sono state descritte dal limite Giurassico-Cretacico della Cina (Xing et al., 2009). Pur assomigliando alle altre note, sono distinguibili per alcuni  icno-caratteri e battezzare Menglongipus (ricordo che le orme hanno una loro para-tassonomia, parzialmente parallela a quella basata sull'anatomia corporea).
L'autore di Mengolongipus era probabilmente un piccolo paraviale, lungo circa 60-70 cm, avente un'anatomia non molto diversa da quelle di Archaeopteryx o Anchiornis. L'età di queste orme è un'ulteriore dimostrazione che buona parte delle principali linee evolutive di theropodi devono essere fatte arretrare al Giurassico, e smentisce, se ancora era necessario ricordarlo, l'erroneo paradosso temporale sostenuto dai BANDiti.

Ringrazio Jerry Harris per avermi inviato l'articolo di cui è secondo autore.
Bibliografia:
Xing L-D, Harris JD, Sun D-H, Zhao H-Q, 2009. The earliest known deinonychosaur tracks from the Jurassic-Cretaceous boundary in Hebei Province, China. Acta Palaeontologica Sinica 48:662-671.
*Aggiornamento del 21 dicembre 2009.

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