(Rough) Translator

20 marzo 2009

Shanweiniao O'Connor et al.(2009) ed i bizzarri rostri dei Longipterygidi

Non mi stupirei se scoprissi di essere l'unico in Italia ad essere appassionato di TUTTI i theropodi mesozoici*. Non fraintendete l'apparente presunzione di questo inizio, ma, sinceramente, quanti dei miei lettori italiani che dichiarano di essere interessati ai theropodi sarebbero affascinati con la stessa intensità da un nuovo esemplare di Spinosaurus e da uno di un nuovo enantiornite? Temo che la stragrande maggioranza si lancerebbe a capofitto sul tetanuro basale, senza degnare di uno sguardo il piccolo celurosauro volante. "De gustibus", mi risponderete, e probabilmente avreste anche ragione. In fondo, il mondo è pieno di celurosauri alati, mentre non capita tutti i giorni di vedere un tetanuro basale...
Ad ogni modo, io adoro tutti i theropodi, ed oggi parlerò di un nuovo enantiornite. Spero che qualcuno dei miei lettori scopra quanto siano belli questi microtheropodi, che non hanno nulla da invidiare ai loro cugini giganti. Ringrazio Jingmai O'Connor per avermi inviato una copia della sua recentissima pubblicazione che descrive un nuovo longipterygidae, Shanweiniao cooperorum O'Connor et al., 2009.


I longipterygidi sono un gruppo molto peculiare di aviali enantiorniti. Attualmente, se ne conoscono tre generi (più un probabile quarto ancora senza nome): Longipteryx, Longirostravis e appunto Shanweiniao, tutti del Cretacico Inferiore cinese. Ciò che caratterizza maggiormente questi enantiorniti dagli altri aviali è la morfologia del cranio: il loro rostro è molto allungato, formando circa il 60-65% della lunghezza totale del cranio. Inoltre, la dentatura è localizzata esclusivamente all'apice rostrale, ovvero, a livello della sinfisi dentale e del premascellare. Il resto del lungo rostro è invece privo di denti. In Longirostravis i denti sono chiaramente inclinati rostralmente, mentre non è chiaro se e quanto ciò accadesse negli altri. Una così marcata specializzazione cranica e dentale deve corrispondere ad un particolare adattamento alimentare. Confrontandoli con altri arcosauri, sia attuali (uccelli e coccodrilli) che fossili (pterosauri e altri theropodi), appare plausibile interpretare questa anatomia come un adattamento limivoro, ovvero, alla predazione di piccoli invertebrati infossati in sedimenti fangosi e sabbiosi. Pertanto, non è improbabile che i longipterygidi conducessero uno stile di vita analogo a quello di molti neorniti attuali palustri, come le avocette (Recurvirostra sp.). Ovviamente, le somiglianze esteriori a livello di forma del cranio non indicano alcuna parentela diretta: si tratta di convergenza, dato che nel resto dell'anatomia scheletrica, longipterygidi e limivori moderni sono separati da 130 milioni di anni di evoluzione reciprocamente indipendente.*Aggiunto il 27 marzo 2009: con piacere, aggiungo che Loana Riboli e Marco Auditore mi informano che mi sbaglio; anche loro amano TUTTI i theropodi, da Carnotaurus a Gobipteryx, passando per Oviraptor, Hulsanpes, Piksi, Rugops, Genusaurus, Baryonyx e Harpymimus.

Bibliografia:
O'Connor J.K., Wang X., Chiappe L.M., Gao C., Meng Q., Cheng X., & Liu J., 2009 - Phylogenetic support for a specialized clade of Cretaceous enantiornithine birds with information from a new species. Journal of Vertebrate Paleontology 29(1):188-204.

4 commenti:

  1. A me interessano moltissimo gli Enantiorniti così simili eppure così diversi dagli Uccelli attuali.
    Mi interessano perchè hanno sviluppano molti adattamenti simili a queli degli Uccelli dei nostri giorni ma chissà per quale motivo loro si sono estinti senza discendenti , mentre gli altri sono arrivati a noi.
    Mi interessano anche perchè gli Enantiorniti sembrano essere stati i più abbondanti e i più diversificati tra gli uccelli del Mesozoico e questo getta nuove ombre sulla loro estinzione.Perchè proprio loro hano perduto la lotta per la sopravvivenza? Perchè non se ne è salvato nessuno al termine del Cretaceo? Che cosa avevano che ""non andava"" rispetto a chi ha vinto la lotta per la sopravvivenza ?

    Mi piacerebbe saperne di più su di loro.

    RispondiElimina
  2. Ops , ho dimenticato di firmare il mio commento postato sopra. Sono Loana.

    RispondiElimina
  3. Cara Loana,
    tempo fa ho scritto un post proprio su questo enigma: perché i neorniti sopravvissero e gli enantiorniti no? Credo di aver trovato una possibile spiegazione...
    Il link è:
    http://theropoda.blogspot.com/2009/02/gli-uccelli-ed-il-limite-k-t.html

    RispondiElimina
  4. Grazie!

    Loana.

    RispondiElimina

I commenti anonimi saranno ignorati
-------------------------------------------------------------
Anonymous comments are being ignored
-------------------------------------------------------------