(Rough) Translator

04 novembre 2008

Uscire dai luoghi comuni

La mia crociata contro la mitizzazione e la banalizzazione dei dinosauri non avrà mai termine. Uno dei miei nemici più ostinati è la stereotipizzazione dei dinosauri in gruppi ecologici rigidi e semplificati. Ciò che mi stupisce sempre è l’apparente sicurezza con la quale molti appassionati discutono di eventi che, ovviamente, non hanno mai potuto osservare dal vivo. In particolare, noto che molti “paleontofili” hanno una sconcertante facilità nell’ipotizzare rapporti ecologici e reti trofiche per ecosistemi estinti dei quali spesso non abbiamo che frammenti sparsi. Infine, e questo è l’aspetto più desolante, lo stereotipo pseudo-scientifico diventa più forte della ricerca dei dati. Infatti, basta applicare ad un fossile un nome “caratterizzante” ed esso sembra caricarsi di dettagli e attributi prima inesistenti. Faccio un esempio che dovrebbe chiarire cosa intendo.
Abbiamo le prove fossili dell’esistenza di un rapporto preda-predatore tra un Dromaeosauridae ed un celurosauro più basale, di grado “compsognathide”. Lo sappiamo inequivocabilmente perché abbiamo rinvenuto uno scheletro del predatore contenente al suo interno le ossa della gamba della preda. Ora, immaginate quale può essere l’aspetto del fossile: ripeto, i due animali sono un Dromaeosauridae ed un “compsognato”.
Avete immaginato il fossile? Spero che sia simile a questo:
Quanti di voi hanno immaginato uno scheletro simile a quello di Velociraptor con all’interno i resti di un animale simile a Compsognathus? Temo, la maggioranza. Quanti hanno invece immaginato un Sinocalliopteryx (un celurosauro di grado “compsognathide”) con all’interno i resti di Microraptor (un dromaeosauride)? Temo, pochi, se non nessuno.
Dato che “dromaeosauride” è un nome carico di attributi “predaci” (“raptor”), mentre “compsognathide” richiama piccoli dinosauri apparentemente innocui, a pochi (o nessuno) è passato per la testa che il fossile che alludevo fosse quello del più grande “compsognato” con i resti della sua preda, il più piccolo dei dromeosauri.
Perversa potenza dei pregiudizi...

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