Nelle conclusioni del post, hai esteso il modello anche a Pachycephalosauria e, eventualmente, ad altri dinosauri. Per quanto riguarda i teropodi ... potremmo domandarci dell'evoluzione di alcune forme di abelisauri, Carnotaurinae in primis. Credi potrebbe essere valida come interpretazione?
Dipende se sarà dimostrato che anche nei carnotaurini il tasso di speciazione è più alto che negli altri taxa senza corna (ricordi, era il grafico di inizio del post, dal quale è nato tutto il resto del discorso): ovvero, il discorso può anche funzionare nella logica, ma sono i dati biostratigrafici che devono confermarlo. Per ora, non mi pare che si disponga di un record fossile per gli abelisauridi dettagliato come quello dei ceratopsidi per poter fare una valutazione del tasso di speciazione. Per il resto, il modello si potrebbe applicare benissimo anche a loro.
"Per il resto, il modello si potrebbe applicare benissimo anche a loro."
Sì, la mia domanda era riferita alla logica generale, non ai dati biostratigrafici. Per intenderci: il modello sarebbe ancor più dubbio se utilizzato con celofisoidi crestati, Guanlong, oviraptorosauri e tutta la bella compagnia. Come con Lambeosaurinae, sarebbe più complesso associare le ornamentazioni craniche al "trend" etologico proposto per i ceratopsidi. ^-^
Scusa, ma l'ipotesi di partenza è l'avere un alto tasso di speciazione correlato biostratigraficamente... altrimenti tutto il resto del ragionamento come è sviluppato nel post ha poco senso. Senza quella, il ragionamento è debole e poco plausibile da proporre.
Ad ogni modo, per i teropodi crestati non è difficile ipotizzare l'aggressività: sono predatori.
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Nelle conclusioni del post, hai esteso il modello anche a Pachycephalosauria e, eventualmente, ad altri dinosauri. Per quanto riguarda i teropodi ... potremmo domandarci dell'evoluzione di alcune forme di abelisauri, Carnotaurinae in primis. Credi potrebbe essere valida come interpretazione?
RispondiEliminaDipende se sarà dimostrato che anche nei carnotaurini il tasso di speciazione è più alto che negli altri taxa senza corna (ricordi, era il grafico di inizio del post, dal quale è nato tutto il resto del discorso): ovvero, il discorso può anche funzionare nella logica, ma sono i dati biostratigrafici che devono confermarlo. Per ora, non mi pare che si disponga di un record fossile per gli abelisauridi dettagliato come quello dei ceratopsidi per poter fare una valutazione del tasso di speciazione. Per il resto, il modello si potrebbe applicare benissimo anche a loro.
RispondiEliminaCiao
RispondiElimina"Per il resto, il modello si potrebbe applicare benissimo anche a loro."
Sì, la mia domanda era riferita alla logica generale, non ai dati biostratigrafici. Per intenderci: il modello sarebbe ancor più dubbio se utilizzato con celofisoidi crestati, Guanlong, oviraptorosauri e tutta la bella compagnia. Come con Lambeosaurinae, sarebbe più complesso associare le ornamentazioni craniche al "trend" etologico proposto per i ceratopsidi. ^-^
Fabio
Scusa, ma l'ipotesi di partenza è l'avere un alto tasso di speciazione correlato biostratigraficamente... altrimenti tutto il resto del ragionamento come è sviluppato nel post ha poco senso.
RispondiEliminaSenza quella, il ragionamento è debole e poco plausibile da proporre.
Ad ogni modo, per i teropodi crestati non è difficile ipotizzare l'aggressività: sono predatori.