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08 febbraio 2025

Jurassic Park Reboot - la location

 


Nella versione originale di Jurassic Park, la vicenda si svolge quasi unicamente su un'isola disabitata del Costa Rica, che una società privata statunitense ha preso in concessione per una serie di anni dal governo costaricano per realizzare un laboratorio segreto per la clonazione e allevamento di dinosauri, e per allestire un parco divertimenti da sfruttare poi commercialmente. In pratica, Jurassic Park è un'impresa biotecnologica privata che opera su suolo straniero. Dal punto di vista pratico e logistico, questa opzione è molto rischiosa e quasi sicuramente fallimentare.

Non è realistico che il governo del Costa Rica conceda l'isola senza pretendere di visionare regolarmente i lavori, le attività e la legittimità delle azioni. Anche ipotizzando una massiccia opera di corruzione degli amministratori pubblici locali, è impossibile che un laboratorio genetico, un'allevamento di dinosauri e un parco divertimenti in costruzione rimangano del tutto occultati alla vista di curiosi, giornalisti o anche solo funzionari governativi per tutto il tempo necessario alla realizzazione dell'opera. Qualcuno, prima o poi, finirebbe con diffondere la notizia, vanificando l'effetto sorpresa del mostrare al mondo un parco giurassico bello e pronto.

La parte più realistica del primo romanzo (ed in parte presente anche nel film) è la preoccupazione dei finanziatori e la loro richiesta di una consulenza tecnica da parte di esperti. Tutto il resto è del tutto irrealizzabile in un mondo come il nostro.

Esiste un altro modo, più realistico e meno problematico per realizzare un parco segreto con dinosauri? Prima di trovare la risposta, occorre anche stabilire quali siano i reali tempi di realizzazione di un simile parco. Come ho scritto nei precedenti post, questa serie vuole realizzare un reboot che sia accurato e scientificamente plausibile minimizzando quanto più possibile gli elementi di fantasia. A differenza del principale difetto dei seguiti di Jurassic Park, ovvero l'aver abusato della scusa del "DNA anfibio" per trasformare un parco di animali possibili in un mondo di mostri fantastici, io qui non voglio servirmi di scorciatoie sempliciotte e fantasiose se non sono necessarie. Pertanto, il parco giurassico in questo reboot si deve realizzare nei tempi reali in cui esso dovrebbe essere portato a termine nel mondo reale.

Quale è il principale vincolo di un parco giurassico? Disporre di dinosauri giganti adulti da mostrare al pubblico. Quanto tempo realistico occorre per avere un dinosauro gigante adulto? Almeno una ventina di anni. Quelli sono i tempi di crescita che deduciamo dai fossili. Come ho scritto prima, io non userò fantasiose trovate genetiche che accelerano la crescita degli animali, né miracolose manipolazioni genetiche da cartone animato che assemblano i dinosauri come se fossero giocattoli LEGO. Pertanto, dimenticatevi i cinque anni di concessione del Governo del Costa Rica da gestire in segreto. Non bastano. Qui stiamo parlando di un'operazione analoga alla costruzione di una diga di grandi dimensioni, analoga al CERN, alla stazione spaziale, oppure analoga al progetto ITER che sta tentando di realizzare la fusione nucleare: enormi investimenti, estesi per almeno trenta anni, e lavori in parallelo tra sviluppo della logistica, sviluppo delle infrastrutture oltre che ai lavori di clonazione, allevamento e "inserimento" dei dinosauri nel loro parco.

Capite quindi che è del tutto irrealistico che una società privata riesca a gestire un simile progetto nel mondo reale. Il solo ente in grado di sviluppare un parco giurassico è quindi un governo di una nazione ricca e dotata delle infrastrutture e delle risorse sia politiche, che economiche, che umane per portare avanti un tale progetto. Un governo che sia in grado di mantenere il segreto su tutto il progetto, e che non abbia problemi a requisire i mezzi e le risorse necessari.

Ho riflettuto su quale sia il governo più adatto per un simile progetto, e penso che, per una volta, non sia l'abusatissimo governo americano che salva il mondo in tutti i film con alieni, bensì un altro paese. Un paese che ha accesso ad enormi risorse economiche, umane, oltre che paleontologiche: la Repubblica Popolare Cinese.

In questo reboot, il parco giurassico non è su un'isola costaricana affittata da una azienda americana in Costa Rica, bensì è in una riserva naturale segreta nello Yunnan cinese, zona subtropicale al confine con la Birmania, tanto isolata quanto estesa per permettere queste attività senza rischiare l'interferenza di curiosi. Qui, a partire dal 1993 (per la precisione, il 27 settembre), il governo cinese ha avviato un programma segreto di estrazione di materiale genetico dalle vicine miniere di ambra birmana, ha realizzato la prima clonazione dei dinosauri nel 2003 (per la precisione, il 17 luglio), ed ha messo a regime un allevamento di dinosauri che oggi, nel 2025, comprende una discreta popolazione di dinosauri di varie specie e dimensioni. Perché lo ha fatto? Perché lo può fare, e perché a qualcuno molto in alto nel governo cinese piacciono i dinosauri, e piace l'idea di ricreare qualcosa di estinto. Se accettiamo l'avidità di Hammond per la genesi del primo parco, possiamo accettare la megalomania di qualche barone accademico membro del politburo cinese per il nostro reboot.


Nel prossimo episodio parlerò dei dinosauri presenti nel nostro parco giurassico.


5 commenti:

  1. Senza contare che per costi, trasporti delle attrezzature e di materiale vario, oltre che per il personale, un' isola è quanto di più scomodo e costoso ci sia per creare un parco del genere.

    Anche se mi immagino un Jurassic Park "realistico " più come un moderno zoo, con exhibit tematici, che un parco di divertimento.

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    1. Fabrizio8/2/25 16:44

      A onor del vero nel secondo film veniva accennato al fatto che inizialmente Hammond voleva farlo a San Diego in un'arena. Anche se forse sarebbe stato ancora più ridicolo.

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    2. Dettaglio che contraddice il primo film quando Hammond si lamenta di non averlo costruito in Florida. San Diego è un retcon per giustificare il finale del film in città.

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  2. Fabrizio8/2/25 14:50

    Provo più trepidazione per l'uscita di questi post che per l'uscita del nuovo film nei cinema. A proposito, non so se lo sai ma pare che per Isla Nublar Chicton abbia preso ispirazione da una vera isola di proprietà del governo costaricano che ospita una riserva naturale. Sì chiama Isola del Cocco e su di essa aleggiano diverse leggende legate a tesori di pirati.
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Isola_del_Cocco
    Per le Cinque Morti pare invece che si sia ispirato all'arcipelago delle Galapagos, la cui distanza dall'Isola del Cocco è simile a quella tra Nublar e Sorna nei libri.

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    1. Sì, sapevo dell'isola del Cocos, che più o meno sta lì nella realtà.

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