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When rexy was sexy |
Se sei appena arrivato in questa pagina con intenzioni bellicose, fà un bel respiro. Conta fino a 10. E rilassati. Nessuno vuole impedirti di andare al cinema. Nessuno ti giudica perché ti piace guardare un film di brutti mostri. Piuttosto, questo post vuole solo spronarti a valutare un punto di vista differente su qualcosa che forse anche tu hai scritto o detto in passato.
Andiamo per gradi.
Ogni volta che nella pagina Facebook del blog pubblico un pensiero relativo alle nuove creature presenti nei vari film del Franchise Giurassico, quando noto il fatto che il design degli animali diventa sempre più brutto e sempre più lontano dalla immagine che essi avevano nei primi episodi della saga, sono inondato da commenti di un tipo particolare, e che posso riassumere tutti nella frase:
"Questo è un film, non è un documentario"
Ovvero, i commenti sembrano, da un lato, volermi spiegare qualcosa che - secondo loro - non saprei, ovvero che questi film non sono documentari, e da un altro lato, essi intendono dire che non ha senso notare che il design dei dinosauri sia osceno, perché nessuno ha il diritto di commentare in merito al design degli animali di un film.
Chiamo questo tipo di risposta "Argumentum ad Documentarium" (AAD).
L'AAD è la più frequente risposta/scusa/giustificazione con la quale i fan del Franchise evitano di vedere l'enorme voragine che sta dentro il loro feticcio. Una voragine estetica, il brutto che si espande e fagocita ciò che di bello può esserci in un film con animali estinti fatti bene e con cura.
L'AAD è una fallacia che non comprende il motivo dei miei post, e che riduce la fruizione di un prodotto alla passiva accettazione di qualunque cosa sia presentata fintanto che ha il marchio del Franchise.
Ci sono due errori nell'AAD.
Il primo è il pensare che io stia criticando la libertà creativa dei realizzatori del film.
La seconda è il pensare che io non sia in grado di apprezzare il bello delle opere di finzione.
Il fatto che un film non sia un documentario è una ovvietà talmente banale che sentirsi dire una simile sciocchezza può anche infastidire. Difatti, la cosa più sciocca non è il pensare che un film non sia un documentario, ma il credere che chi - come me - fa notare le inesattezze scientifiche di un film lo faccia al fine di pretendere una trasformazione del film in documentario.
A me non interesse se un film rappresenta dinosauri scientifici, oppure ibridi, mostri, chimere o calciatori. Quelle sono scelte dei creatori del film.
A me invece interessa capire se il film è un prodotto di qualità oppure una sciatta trovata commerciale. Ecco allora che il livello di accuratezza dei dinosauri di un film con dinosauri diventa un criterio per misurare il valore del film. Se il film pretende di appartenere al filone di Jurassic Park, dovrebbe attenersi all'estetica originaria del film. L'estetica di Jurassic Park non è - come molti pensano - il design particolare usato nel primo film, bensì l'idea di fondare tale design su una precisa ispirazione paleontologica. I dinosauri di Jurassic Park sono quelli di Bakker, Paul, Hallett, Henderson, Gurche e tutta quella generazione di paleontologi e paleoartisti. Tanto più i film si allontanano da quella estetica e tanto meno sono film del mondo di Jurassic Park.
Quando si introducono ibridi, mostri e altri animali di fantasia solo blandamente ispirati dalla paleontologia, si sta abbandonando l'estetica originaria del film e si sta trasformando questo Franchise in una cosa diversa, che di Jurassic Park ha solo il nome. Difendere ibridi e brutti mostri significa mandare a quel paese l'idea vincente del primo film. Pertanto, invece di lamentarsi dicendo che questo film non deve essere un documentario, sarebbe ora che i fanboy realizzino che questo film dovrebbe essere un seguito di Jurassic Park, e non una brutta copia di Skull Island.
Tutto questo, ovviamente, pare non pessare minimamente per la testa del fanboy che pensa di liquidare la questione ripetendo a pappagallo l'AAD.
Nota finale: tutto questo tema sull'estetica dei dinosauri in un film è assolutamente frivolo e secondario, specialmente rispetto alle questioni della vita di tutti i giorni. Io stesso ci rido su ogni volta che ricevo commenti basati sul AAD. Nondimeno, siccome dozzine e dozzine di persone sentono il bisogno di lasciare quel tipo di commento ogni volta che capita l'occasione, devo concludere che per loro anche solo l'idea di un bel film con dinosauri ispirati dalla scienza sia qualcosa di insopportabile. Essi paiono quasi vantarsi nel disprezzare ciò che a noi appare come ovvia manifestazione della qualità.
Chi, come me, auspica dinosauri esteticamente curati in un film, dichiara una consapevole scelta estetica, che pretende in un film quel valore derivante dal lavoro accurato e minuzioso. Quel tipo di qualità che riconosciamo nei capolavori, ma che mancherà sempre nei prodotti di seconda e terza scelta.
Hai citato i paleontologi e ed i paleoartisti che influirono sull'estetica degli animali del primo film.
RispondiEliminaMa volendo fare un reboot vero di Jurassic Park, oggi, quali paleoartisti e paleontologi potrebbero dare forma ad una nuova schiera di animali aggiornati alle conoscenze attuali ?
Andrea.
Non voglio fare nomi di colleghi o amici, comunque ci sono tantissimi che potrebbero essere ottimi consulenti.
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