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19 ottobre 2018

Parigi 1920 Parigi 2015

Gli scorsi anni, ri-accendevo i riscaldamenti di casa intorno al 10-12 ottobre.
Quest'anno, 18 ottobre, non ho ancora acceso nulla. La causa la conosciamo. Sono decenni che i climatologi lo dicono. Lo ricordo persino nei libri di scienza che leggevo da ragazzino: tempo 30 anni ed il clima cambierà, e a ritmi sempre più rapidi.
Che fare, ora che non è più una previsione futura ma il fatto presente?
Sono molto pessimista, ed ho molti motivi per esserlo.
Alle porte di Parigi, nel 1920, alla firma del trattato di pace con la Germania che chiudeva la Prima Guerra Mondiale, il generale francese Foch commentò, amareggiato, che "Questa non è una pace, è un armistizio per vent'anni". Nel 1939 si vide quanto avesse ragione.
Novantacinque anni dopo, altre firme ed altri accordi, ma sempre a Parigi.
Ecco, credo che i climatologi oggi siano come il qui sopra generale: ci dicono già cosa succederà tra 20 anni, ma non si farà nulla comunque per impedire la catastrofe che abbiamo innescato. Abbiamo imposto al pianeta una pace disonorevole, e a breve si scatenerà una guerra mondiale climatica.

2 commenti:

  1. Grazie Andrea, condivido in toto, pessimismo compreso. sono convinto che la questione del cambiamento climatico sia la questione centrle del nostro tempo. tutto il resto, o quasi, ne consegue, se non la si affronta come primo punto tutto il resto è inutile, anche le politiche migliori sono inutili.
    Ieri a Milano avevamo 24 gradi.
    Emiliano

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  2. Concordo pienamente. Complimentandomi per l'ottima metafora storica

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