Sia chiaro, e nessuno si offenda... ma questa alluvione di paraviani nel 2017 pare irrispettosa verso altri cladi meno fortunati.
Evans et al. (2017)
descrivono un frontale quasi completo dalla Formazione Horseshoe
Canyon (base del Maastrichtiano) del Canada, e sulla base delle sue
caratteristiche uniche istituiscono un nuovo theropode,
Albertavenator curriei.
Gli autori confrontano
Albertavenator principalmente con i troodontidi, clade al
quale riferiscono questo nuovo taxon. La tassonomia dei troodontidi
nordamericani del Cretacico Superiore è probabilmente da
revisionare, dato che la grande maggioranza dei resti è attribuita a
Troodon formosus, nonostante che l'olotipo del taxon sia un
dente isolato i cui caratteri sono ampiamente distribuiti tra varie
specie di Troodontidae, e quindi non sia diagnostico a livello di
specie. Il fatto che un frontale sia simile ai troodontidi non è
criterio sufficiente per riferirlo a quel clade, in quanto non tutti
i caratteri condivisi da Albertavenator sono ristretti ai
troodontidi. Ad esempio, la forma del frontale “ad L” (ovvero,
con il ramo postorbitale in linea con la sutura parietale) sia
condiviso con i troodontidi, mentre negli eudromaeosauri canadesi il
frontale è “a T” (ovvero, con il ramo postorbitale spostato
anteriormente rispetto alla sutura parietale). Tuttavia, la
condizione nei troodontidi è plesiomorfica, ed è condivisa da altri
paraviani, inclusi alcuni dromaeosauridi basali: pertanto, questo
carattere non è una prova di affinità troodontidi, ma solo di
non-affinità eudromaeosauriane. Purtroppo, Evans et al. (2017) non
discutono molto la distribuzione di queste caratteristiche al di
fuori di Troodontidae, a parte un confronto con alcuni paraviani (in
particolare, gli eudromaeosauri canadesi). Inoltre, non viene svolta
una analisi filogenetica, probabilmente a causa della estrema
frammentarietà del taxon.
Tuttavia, tentare un test
non nuoce...
Immesso in Megamatrice,
Albertavenator risulta alla base di Unenlagiinae, anche se
solo sulla base di un carattere (la proporzione tra ampiezza e
lunghezza della coppia dei frontali, uno dei caratteri che
distinguono Albertavenator dai troodontidi). [Aggiornamento: una seconda analisi, più esaustiva, colloca Albertavenator in Troodontidae, prossimo a Sinornithoides]
Questo significa che
Albertavenator è un unenlagiino canadese? Ovviamente, no: è
prematuro collocare un taxon così frammentario, ma sicuramente
questo risultato mette un minimo di dubbio sullo status troodontide.
PS: io butto la provocazione... Albertavenator è il frontale di Richardoestesia.
PS: io butto la provocazione... Albertavenator è il frontale di Richardoestesia.
Bibliografia:
David C. Evans, Thomas M.
Cullen, Derek W. Larson, and Adam Rego 2017. A new species of
troodontid theropod (Dinosauria: Maniraptora) from the Horseshoe
Canyon Formation (Maastrichtian) of Alberta, Canada. Canadian Journal
of Earth Sciences. 54:813-826.
Non riesco a capire la forma del frontale a L o T. è in vista dorsale. so che sto esagerando ma ci provo: potresti mettere immagine per aiutarmi a capire.
RispondiEliminanon ci crederai, ma i trova in rete :)
EliminaEmiliano
Mi sconcerta sinceramente constatare quanto esponenzialmente siano cambiati i criteri tassonomici nella paleontologia. Prima (e non parlo dell'ottocento) si tendeva a riferire troppo "facilmente" nuovi resti a taxa già esistenti. Ora ogni frammento osseo, anche se privo di tratti chiaramente diagnostici, è "buono" per istituire un nuovo taxon. In particolare anche l'ipotesi di attribuzione dello stesso taxon a un determinato clade pare spesso condizionata da formulazioni e intuizioni 'a priori', senza essere testata adeguatamente, se non con analisi filogenetiche, quanto meno con descrizioni comparate mirate a certificare la non-appartenenza a qualsiasi altro clade plausibile, oltre che la non-sinonimia con qualunque altro taxon noto nello stesso sito.
RispondiEliminaNon è assolutamente mia intenzione criticare gli autori di questo articolo nello specifico, la mia è solo un'osservazione generale.
In questo caso forse l'opzione 'Unenlagiinae' potrebbe non essere stata nemmeno presa in considerazione perché si tende ad assumere 'a priori' tale clade come prettamente gondwaniano. Infatti, 'Albertavenator' è stato confrontato solamente con gli unici due gruppi "deinonychosauriani" di cui si ha evidenza in quell'area paleo-geografica di quella età, ossia eudromeosauri e troodontidi derivati (anche se, ora che ci penso, anche il microraptoriano 'Hesperonychus' ha gli stessi connotati).
In generale, il caso 'Albertavenator' mi ricorda un po' il caso 'Boreonykus'.
Personalmente non ho letto il paper dell'istituzione di quest'ultimo, ma so che tu Andrea (se posso ri-darti del tu) sei molto scettico riguardo lo status dromeosauride di quest'ultimo (parlando solo dell'olotipo). Siccome 'Albertavenator' e 'Boreonykus' sono molto vicini per età e geografia, e sono entrambi basati sulla stessa parte anatomica del cranio, è possibile un confronto diretto tra i due taxa? I due potrebbero condividere sinapomorfie esclusive rispetto ad altri maniraptori e risultare quindi potenziali sinonimi? Se posso chiedertelo, dove colloca attualmente Megamatrice 'Boreonykus'? E la specie 'Troodon formosus' potrà essere rivalutata tassonomicamente in quanto eccessivamente inclusiva (in modo da risultare maggiormente equivalente all'altamente esclusiva e diversificata tassonomia dei troodontidi derivati asiatici)?
La tassonomia dovrebbe semplificare, non complicare.
La mia mente si affatica di meno al cercare di cogliere appieno la descrizione dei processi vertebrali di un teropode x piuttosto che di cogliere appieno le vicissitudini prettamente tassonomiche dei caenagnathidi.
Danny C.
Boreonychus è chiaramente distinguibile da Albertavenator nelle diverse proporzioni e nell'assenza nel primo di un carattere diagnostico del secondo, quindi non sono potenziali sinonimi.
EliminaGrazie per l'informazione, Andrea.
EliminaAd ogni modo, se la posizione sistematica di 'Albertavenator' trovasse conferma in quanto prossima a 'Sinornithoides', ciò implicherebbe almeno due momenti di transizione asiatico-americana nel quadro paleo-geografico dell'evoluzione dei troodontidi. Questo dettaglio potrebbe rappresentare una sorta di "conferma" ulteriore quanto alla validità delle ultime topologie di cladi come Leptoceratopsidae, Tyrannosauridae e Pachycephalosauridae, i quali evidenziano anch'essi molteplici episodi di transizione asiatico-americana durante il cretaceo superiore lungo i rispettivi rami evolutivi (nel 2017 c'è ancora chi mostra scetticismo verso l'evidenza di questa continua osmosi faunistica tra le due aree geografiche, giustificandosi con argomentazioni improbabili, ad esempio forzando i tarbosaurini in un "Alioramidae" esterno a Tyrannosauridae).
In ogni caso è bello vedere come negli ultimi anni siano stati istituiti diversi taxa distinti di grado deinonychosauriano provenienti dalle formazioni americane del tardo cretaceo (tra questi, anche la controparte chimerica di 'Boreonykus'). Forse non erano poi così rari in quelle aree, a differenza di quanto si credeva fino a pochi anni fa.
Danny C