Una settimana fa, era il Darwin Day, il
compleanno del padre della moderna teoria evoluzionistica, fondamento
anche della moderna scienza paleontologica. Questo blog è dedicato
ai theropodi mesozoici. Pertanto, noto con piacere che una settimana
dopo il compleanno di Darwin ci sia il compleanno di colui che è
universalmente considerato il “padre” della moderna
dinosaurologia, John Ostrom. [So che sto peccando di una superbia
sconfinata, ma noto anche con piacere che due settimane dopo quello
di Darwin, ed una settimana dopo quello di Ostrom, c'è il mio
compleanno...]
Tra i vari contributi scientifici per i
quali John Ostrom è giustamente ricordato spicca la sua monografia
in cui descrive Deinonychus (Ostrom 1969): da lui scoperto nel
1964 e battezzato qualche mese prima della famosa monografia.
Ostrom sul campo nel 1962, ed una pagina di Ostrom (1969) |
Tuttavia, sebbene il significato
storico di Ostrom (1969) per la dinosaurologia sia universalmente
riconosciuto, ritengo che, a livello più profondo ed importante,
anche oltre la mera disciplina dei dinosauri mesozoici, il contributo
più importante di Ostrom sia la serie di pubblicazioni a metà degli
anni '70 nelle quali egli dimostra in modo dettagliato la validità
empirica sul piano morfologico ed anatomico e la superiorità
esplicativa dell'ipotesi theropodiana per l'origine degli uccelli
rispetto alle altre alternative allora ritenute possibili.
Badate bene, siamo a metà degli anni
'70 del XX secolo. Dieci anni prima dell'applicazione della
sistematica filogenetica in paleontologia (va rimarcato anche per
smentire una falsa retorica BAND per cui il legame uccelli-dinosauri
sia un artefatto della cladistica: Ostrom dimostrò tale legame senza
ricorrere a categorie e metodi cladistici) e venti anni prima della
scoperta dei cazzutissimi dinosauri piumati dal nord-est cinese. Oggi
affermare che gli uccelli sono theropodi è palese e fondato quanto
può essere affermare che il cane è un mammifero, ma quaranta anni
fa tale ipotesi era – più per pigrizia anatomica e miopia
comparata – considerata una problematica speculazione ottocentesca.
Ostrom, di fatto, è colui che per
primo dimostra in modo articolato ed incontrovertibile ciò che oggi
affermiamo con chiarezza: i dinosauri non sono estinti. Può sembrare
banale e peregrina, ma quando penso a quella frase in modo
approfondito, mi viene la pelle d'oca. Io ho dedicato gli ultimi 15
anni a studiare ed approfondire questo tema, e sono onorato di aver,
nel mio piccolo, fornito anche qualche tassello per questo enorme
mosaico, e pertanto “so” il significato profondo di quella frase
in ogni minimo dettaglio fisico che la fonda. Inoltre, so che per
molti appassionati di paleontologia quella frase è ormai diventata
“ovvia”. Tuttavia, temo che per molti tale “fatto scientifico”
sia noto più come concetto acquisito nella sua formulazione
superficiale (al pari di una formuletta) piuttosto che una
“conoscenza scientifica” radicata nella mente di chi la formula,
ovvero, una conoscenza che non si riduce a “sapere cosa” ma anche
“sapere come e perché”.
Qualunque sia il vostro grado di
approfondimento conoscitivo sulla dinosaurità degli uccelli e sulla
orniticità dei dinosauri (due modi diversi per dire la stessa cosa)
sappiate che tutto parte dai lavori di Ostrom di quaranta anni fa.
Non che prima nessuno avesse sostenuto il legame tra uccelli e
dinosauri, ma ciò era stato formulato in forma di ipotesi possibile
in una rosa di alternative. Ostrom eleva l'ipotesi theropodiana al
rango di Teoria Generale dell'Ornitologia, che, all'interno del
paradigma darwiniano, di fatto spiega gli uccelli.
Una teoria non si limita a dire che gli
uccelli discendono dai dinosauri. Proprio perché teoria e non solo
ipotesi, essa produce a cascata miriadi di implicazioni che, di
fatto, formano la struttura della scienza ornitologica: i dinosauri
sono la base evolutiva, il fondamento storico, la matrice biologica
di ogni aspetto degli uccelli. Parafrasando la famosa frase
sull'evoluzione, nulla ha senso in ornitologia se non alla luce dei
dinosauri. Questo concetto rivoluzionario è vero e scientificamente
inattaccabile, e lo è da oltre quaranta anni.
Se prima gli aspetti “unici” e
“peculiari” degli uccelli (come il piumaggio, il volo, il
bipedismo, i sacchi aerei) erano inscindibili dall'essere aviano così
come lo vediamo oggi, e quindi, di fatto, risultavano inesplicabili
in una visione evoluzionistica se non estrapolando nel passato (con
un ragionamento circolare) presunte tendenze lineari finalizzate a
ciò che vediamo oggi, con la teoria theropodiana moderna, fondata da
Ostrom, tutta l'evoluzione della biologia aviana risulta finalmente
comprensibile perché massicciamente documentata nel record
paleontologico in una forma che, per oltre un secolo, era stata
chiamata “i dinosauri”.
E così, i sacchi aerei sono la
manifestazione di attributi dinosauriani ereditati dagli uccelli, e
non sono adattamenti selezionati apposta per il volo aviano. Il
piumaggio è la manifestazione di attributi dinosauriani ereditati
dagli uccelli e non sono quindi un adattamento alla peculiare
biologia aviana. Il bipedismo non è un sottoprodotto dell'evoluzione
dell'ala aviana, bensì la condizione ancestrale dei dinosauri
ereditata dagli uccelli. E così via per moltissimi altri caratteri
tipici del bauplan aviano. Tutto ciò diventa comprensibile
solamente dopo che il legame tra uccelli e theropodi viene dimostrato
nel dettaglio proprio da Ostrom.
Questo è il più grande lascito
scientifico di un grande paleontologo, giustamente ricordato per aver
contribuito alla “rinascita” dei dinosauri, ma che, a mio avviso,
ha dato il massimo contributo per l'intera zoologia con la
“spiegazione”, darwiniana e paleontologica, del “perché e
come” degli uccelli.
Auguri a Ostrom (ricordo ancora quando ero più piccolo e lo confondevo con Osborn, e per ricordarmeli mi dicevo Ostrom= Deinonychus, Osborn=Tyrannosaurus).
RispondiEliminaauguri Ostrom :)
RispondiEliminaL’articolo di Ostrom del 1969 ha anche posto le base per la fine della visione dei dinosauri come degli animali “primitivi”, lenti e ottusi rispetto ai più moderni e competitivi mammiferi e uccelli.
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