Ricostruzione di una scena di vita di H. sapiens (by F. Frazetta) |
Homo sapiens è un mammifero primate vissuto per un breve intervallo tra alcuni interglaciali della glaciazione boreale del Cenozoico Superiore. Bipede eretto, Homo sapiens era alto 1 metro e 68 cm, anche se alcuni esemplari frammentari suggeriscono che potesse raggiungere i 2 metri e 10 cm di altezza.
Homo sapiens era un animale sociale, come dimostrano le numerose bonebeds monospecifiche che lo caratterizzano. Predatore sociale, si ritiene che questo mammifero fosse il superpredatore dominante del suo ecosistema. Le caratteristiche principali di H. sapiens sono la struttura scheletrica gracile, se confrontata agli altri Homo, e l'uso, per la prima volta nella storia animale, di utensili di metallo, ampiamente associati alle bonebeds di questa specie.
Gli studiosi ritengono che H. sapiens cacciasse in gruppo servendosi di tecniche coordinate per abbattere prede anche cento volte il suo peso, come gli ultimi Proboscidata. Alcuni scienziati ritengono che Homo sapiens fosse cannibale, dato che si rinviene un numero elevato di individui con evidenti segni di predazione causati dagli utensili di Homo sapiens.
Homo sapiens, come tutti gli Hominidae, non era un cursore. Simulazioni al computer ipotizzano che potesse correre a 30 km/h, probabilmente per brevi tratti.
La specie, distribuita su tutto il pianeta, è stata oggetto di accesi dibattiti sulle cause della sua estinzione. L'ipotesi più probabile è che si sia estinto per cause epidemiologiche, quasi certamente a causa di un'infezione al suo sistema dentario: difatti, oltre il 90% di tutti i crani noti di questa specie presenta infezioni, anche molto estese, alla dentatura.
Bene, se questa descrizione di Homo sapiens vi pare parziale, grossolana o palesemente banale, la sensazione che state provando è quella che provo io il 99% delle volte che leggo "descrizioni" di specie di dinosauri mesozoici fatte da siti, blog, libri o documentari più o meno "paleontologici".
Magari con 'H.sapiens' letto "acca sapiens", così come fanno con il "ti rex"
RispondiEliminaGualtiero
Quando hai tempo (se vuoi e se non lo hai già fatto in passato) perché non dedichi un post su come si dovrebbe strutturare la descrizione di una specie affinché anche un non addetto ai lavori la comprenda nei limiti del suo bagaglio culturale?
RispondiEliminaHK
La mia filosofia è esattamente il contrario: non è il divulgatore che si deve adattare al "bagaglio culturale" del lettore, ma è il lettore che si deve sforzare di elevare il suo livello conoscitivo per apprezzare la vera letteratura scientifica.
EliminaCondivisibile, tuttavia buona parte della letteratura scientifica non è a disposizione del bambino di 5° elementare ne tanto meno lo sono i suoi contenuti.
EliminaHK
La tua filosofia comprende livelli intermedi di dimistichezza o per cercare di avvicinarsi alla scienza si deve "nascere imparati"?
EliminaGN
Quando ero in 5a elementare i miei genitori mi regalarono il Grande Libro della Preistoria, oltre 300 pagine di testo scientifico rigoroso ma comprensibile anche per un undicenne. Ho letto quel libro e da allora non ho più smesso di leggere buona divulgazione. Poi sono passato agli articoli scientifici, non appena la mia formazione culturale mi ha permesso di comprenderli.
EliminaIo l'ho fatto, quindi non è impossibile.
Se si vuole capire la scienza, bisogna studiare sodo.
Non ci sono altre soluzioni: le cose belle si sudano.
Nessuno "nasce imparato". Io non sono nato paleontologo, lo sono diventato studiando, studiando e studiando. Se volete la pappa pronta, il volumetto sempliciotto scritto per i decerebrati, non potrete mai apprezzare la paleontologia. Come ho scritto una volta, è la stessa differenza che c'è tra consumare pornografia e costruire una storia d'amore: un abisso di differenza.
Eliminabavo signor cau
Eliminaj.f.k.
spettacolare!
RispondiEliminaTroco