Marcatori dei confini tra aree del cranio in Monolophosaurus (da Brusatte et al. in press). |
Brusatte et al. (in press) pubblicano uno studio nel quale determinano quantitativamente l'evoluzione della forma del cranio nei theropodi mesozoici.
Lo studio si avvale della geometria morfometrica e di metodi matematici quali l'analisi delle componenti principali. Utilizzando i crani di theropodi più completi in un campione di 36 taxa, gli autori li hanno convertiti in insiemi di marcatori geometrici, qui sopra illustrati con Monolophosaurus.
Lo scopo dello studio era determinare se le variazioni nella forma dei theropodi sono legate più a motivi funzionali (adattamento) o a vincoli storici (filogenesi).
Sovraimposizione della filogenesi di Theropoda allo spazio morfologico. Notare la posizione estrema degli oviraptorosauri, l'area degli ipercarnivori di grande taglia e quella dei maniraptoriformi non-ipercarnivori. Da Brusatte et al. (in press). |
I risultati mostrano che i taxa non-ipercarnivori occupano aree del morfospazio distinte da quelle degli ipercarnivori; che diverse linee di theropodi predatori giganti convergono in una stessa area, e che il clade pià estremo rispetto alla condizione primitiva è Oviraptorosauria. La funzione del morso (velocità e potenza del morso) non incide sulla distribuzione dei taxa, i quali invece paiono distribuirsi sopratutto vincolati dalla filogenesi.
Questo risultato è incoraggiante per chi, come me, studia in modo estensivo la filogenesi theropode: l'omoplasia funzionale, se affrontata in modo dettagliato, non inciderebbe sull'analisi filogenetica.
Ringrazio Steve Brusatte per avermi inviato una copia del suo studio.
Bibliografia:
Brusatte, S.L., M. Sakamoto, S. Montanari, & W.E.H. Harcourt Smith. In press. The evolution of cranial form and function in theropod dinosaurs:
insights from geometric morphometrics. Journal of Evolutionary Biology.
oh madonna che meraviglia! :D
RispondiEliminaio vuole leggere tutto questo splendiderrimo articolo! adoooooooro i morfospazi!
Sembra interessante!...ma per chi, come me, è a digiuno di biologia sistematica da qualche anno, forse non è semplice capire il commento finale:
RispondiElimina"Questo risultato è incoraggiante per chi [...] studia in modo estensivo la filogenesi theropode: l'omoplasia funzionale, se affrontata in modo dettagliato, non inciderebbe sull'analisi filogenetica."
E' possibile fornirne una versione per profani più terra-terra? :)
Grazie,
Franz
Traduzione breve: i caratteri simili per convergenza evolutiva non disturbano il risultato delle analisi filogenetiche.
RispondiEliminaThough I haven't read this paper yet, the figure you show of the points used for Monolophosaurus makes me suspicious. Points like 3, 18 and 21 are just where slips of bone overlap or slot into another bone, so could significantly vary without changing the skull's shape or function much. The same could be said for 9 sliding back and forth along the antorbital fenestra, and 19 being where a bone happens to stop being completely overlapped by another. I wonder how point 22 was marked for all of the theropods that have a tapering ventral squamosal process. Points 6, 10 and 12 don't seem to be at any particular landmark, what does the text say they are? I'd be interested to see how big of an area in the graph is taken up by multiple examples of one species, to show how much variation isn't mechanically or phylogenetically meaningful.
RispondiEliminaIo purtoppo non riesco a vedere la immagini!! :((
RispondiEliminaManlio G.