La furcula, un tempo considerata una prerogativa degli uccelli, è una sinapomorfia dei neoteropodi. Ornitischi e sauropodomorfi mantengono la condizione primitiva degli arcosauri, ovvero, hanno le clavicole separate. A parte alcuni esemplari dubbi (Carnotaurus e Sinornithoides) che potrebbero avere le clavicole distinte (o probabilmente solo rotte durante la fossilizzazione), tutti i fossili di teropodi che conservano le clavicole le hanno fuse medialmente in un unico osso, appunto, la furcula. Attualmente è nota nei seguenti sottocladi di Neotheropoda: Coelophysoidea, Spinosauridae, Carnosauria, Compsognathidae, Tyrannosauroidea, Therizinosauria, Oviraptorosauria e Paraves. Inoltre è presente in un neoteropode del Lias italiano (informalmente chiamato “saltriosauro). La furcula ha varie morfologie (può essere a forma di “V” o di “U”, anche se esiste un continuum tra le due forme che rende difficile stabilire condizioni nette al carattere), variare in apertura (l’angolo tra i due rami clavicolari, che negli uccelli ornithothoracini volanti diventa minore di 70°) e presentare un processo mediano proiettato caudalmente (l’ipocledio) di varia lunghezza. L’ipocleido è presente con una distribuzione omoplastica lungo Neotheropoda, segno che la sua presenza non ha un forte segnale filogenetico, ma può dipendere da fattori individuali e ontogenetici. L’ipocleido è estremamente allungato negli enantiorniti, dove può articolare in una profonda incisione mediana della superficie craniale dello sterno. Sempre negli enantiorniti (ed in altri aviali) i rami clavicolari presentano un solco laterale che dà alla sezione dell’osso un aspetto ad “L”. Il significato funzionale di questa morfologia non è chiaro.
Se non siete vegetariani, potete osservare un esemplare di furcula ogni volta che mangiate un petto di pollo: potrete notare la fusione dei rami clavicolari, l’angolo tra gli stessi che non è particolarmente ampio (per quanto Gallus sia un pessimo volatore, conserva l’angolo tipico dei suoi antenati volanti), e l’ipocleido, che conferisce all’osso la sua forma a “forchetta”: tutte "invenzioni" dei teropodi!
Se non siete vegetariani, potete osservare un esemplare di furcula ogni volta che mangiate un petto di pollo: potrete notare la fusione dei rami clavicolari, l’angolo tra gli stessi che non è particolarmente ampio (per quanto Gallus sia un pessimo volatore, conserva l’angolo tipico dei suoi antenati volanti), e l’ipocleido, che conferisce all’osso la sua forma a “forchetta”: tutte "invenzioni" dei teropodi!
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