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14 maggio 2024

Granted that Grant granted that grant

 

Due versioni di una locandina del Franchise di Jurassic Park: la versione "Ford" precedente l'uscita del film, confrontata con quella definitiva, "Neill", aderente al film. Notare che nella versione "Ford", i nipoti di Hammond hanno i ruoli invertiti rispetto al film, e coerenti con il romanzo.


Il Professor Alan Grant è probabilmente il più celebre paleontologo di finzione. Il personaggio fa la sua comparsa nel romanzo "Jurassic Park" di M. Crichton (1989), in cui è il protagonista (o comunque, comprimario), nel corrispondente film del 1993 di S. Spielberg (sempre con ruolo principale), e poi negli episodi III sia della prima trilogia (2001) che della seconda trilogia (2022) del Franchise Jurassic. Nelle versioni cinematografiche, è sempre interpretato dall'attore neozelandese Sam Neill.

Alan Grant è il personaggio di finzione di cui ho seguito con più attenzione l'evoluzione (o ontogenesi?), probabilmente perché si tratta di uno dei rari casi in cui un paleontologo non è solo un personaggio secondario delle avventure altrui né la spalla nerd dell'eroe, ma un protagonista con una sua dignità. Il modo con cui il personaggio è stato tratteggiato nelle sue varie versioni rappresenta un bilanciamento tra diverse esigenze, narrative, cinematografiche e, in modo molto blando, persino scientifiche.

Il Grant del romanzo del 1989 è palesemente basato su un paio di paleontologi reali: Robert Bakker e Jack Horner. La caratterizzazione è sia fisica che psicologica. Come i due paleontologi citati, Grant ha un fisico vigoroso ed abituato alla vita all'aperto. Come i due paleontologi citati, Grant è quarantenne alla fine degli anni '80. Come i due paleontologi citati, Grant porta una folta barba (elemento che ne accentua sia l'immagine rude e virile, che quella "filosofica" di personaggio saggio e positivo). Al tempo stesso, come i due paleontologi, Grant è portavoce di istanze ed ipotesi (all'epoca) ritenute rivoluzionarie o comunque controverse. 

Il primo Grant con cui sono entrato in contatto è quello del romanzo, che lessi nel Giugno del 1993 (eravamo in piena dinomania: il film sarebbe arrivato in Italia solo a settembre). Dato che all'epoca io ero il più classico degli adolescenti dinomaniaci anni '80-90, il personaggio di Grant plasmato direttamente sui paleontologi più celebri del momento, mi doveva apparire - ovviamente - come il più mitico dei super-eroi possibili.

Confronto tra Jack Horner al tempo in cui era consulente per Jurassic Park e la prima versione di Grant immaginata da Spielberg negli storyboard del film.

Il Grant del film del 1993 è una versione modificata del suo omonimo nel romanzo del 1989. Il primo elemento di differenza è esteriore: Grant del film non porta la barba! Ricordo che quando vidi i primi trailer di Jurassic Park, nell'estate del 1993, rimasi deluso dalla mancanza di barba nel personaggio, perché quella faccia sbarbata e pulita aveva un qualcosa di conservatore e moderato che non collimava con l'eroe tratteggiato nel romanzo. Questo dettaglio "facciale" deve essere emerso gradualmente dal passaggio dal romanzo al film, dato che negli storyboard originali disegnati da S. Spielberg per definire le scene del film, Grant appare ancora barbuto, e palesemente "Horneriano".

Un indizio per comprendere la transizione dal Grant del romanzo al Grant del Franchise è fornito dall'immagine con cui apro il post, una animazione in cui ho sovrapposto due versioni di una locandina originale del Franchise in cui appare Grant con i due nipoti di Hammond inseguiti da un Tyrannosaurus. La scena non appare nel film, ed è tratta invece dal romanzo. Nella scena, i due bambini della prima versione sono del tutto generici e non corrispondono agli attori del film; inoltre, essi hanno le età relative analoghe a quelli del romanzo: Tim è più grande e Lex è la piccolina, quindi sono invertiti rispetto a quelli del film. Il Grant della versione finale è chiaramente basato su Sam Neill (come i due bambini sono basati su Joseph Mazzello e Ariana Richards), mentre quello della prima versione è palesemente ricalcato su Harrison Ford. Online circolano versioni della storia secondo cui Ford fu contattato da Spielberg per il ruolo di Grant, e che poi abbia rifiutato l'offerta, ma non ho trovato prove sicure di questa versione: la locandina in alto è la sola evidenza di una possibile partecipazione iniziale di Ford al progetto del film. La scelta di un attore come Ford è una possibile motivazione per il "restyling" di Grant? Meno Horner/Bakker e più Indiana Jones?

(Jurassic Park - 1993)

Oltre alla barba, il Grant del film differisce da quello del romanzo anche per la sua relazione con la paleontologa Sattler: nel romanzo, tra i due c'è una maggiore differenza di età e soprattutto non c'è alcuna relazione sentimentale (Grant è vedovo, e la Sattler è fidanzata prossima al matrimonio con un avvocato); nel film, viene introdotto una leggero sotto-tema sentimentale tra i due, che funge da motivazione per l'evoluzione del carattere dei Grant nei confronti dei bambini. Per rendere più credibile questa modifica nel personaggio, si quindi è optato per un aspetto meno rude e "meno filosofico" e esteticamente più giovanile: quindi sbarbato.

Come sempre accade nel passaggio dal romanzo al film, la versione cinematografica di Grant è ancora più annacquata della già annacquata versione letteraria in quanto a "componente paleontologica". Sì, nel film, Grant ci tiene a farci sapere che gli uccelli sono discendenti dei dinosauri, anche se la consapevolezza di come sia questo legame appare molto blanda ed ottusa: Grant vede comportamenti "da uccello" dove non è detto che ce ne siano (nel modo di mangiare di Tyrannosaurus, nel modo di correre di un gruppo di Gallimimus), ma questo basta per lo spettatore generico per intuire che Grant "se ne intende di queste cose" e quindi coglie elementi nei dinosauri che a noi sono preclusi. Vista dalla prospettiva di un paleontologo che studia proprio il legame tra dinosauri e uccelli, le scene in cui Grant ci informa del legame tra uccelli e dinosauri sono alquanto forzate e pretestuose. Ovvio, il film non è un documentario e Grant non è un paleontologo reale, ma solo un personaggio creato da scrittori e sceneggiatori, quindi non è a Grant o ai suoi creatori che dobbiamo fare una predica. Semmai, è interessante capire che idea di paleontologo viene mediata dal personaggio. 

Purtroppo, Grant non compare nell'unico seguito meritevole di essere considerato una legittima prosecuzione del primo film: ricordo che rimasi molto deluso dallo scoprire che né il secondo romanzo né il relativo film avrebbero incluso il personaggio di Grant. Evidentemente, per lo stesso Crichton il personaggio di Malcolm, matematico logorroico e mezza spalla comica nel film (e che era pure morto alla fine del primo romanzo!), pareva essere un protagonista più accattivante del paleontologo eroe del primo episodio del Franchise più paleontologico della storia! Scommetto che altri paleontologi come me rimasero delusi da questa scelta.

(Jurassic Park 3 - 2001)

Grant ritorna in altri due film, nei quali la sua natura di paleontologo viene progressivamente erosa ed annacquata, fino ad annullarsi. Curiosamente, questa "de-paleontologizzazione" di Grant va di pari passo con un progressivo svilimento dello stesso personaggio. Nel film del 2001, Grant è un paleontologo a corto di fondi, sostanzialmente disilluso dalla sua professione: le istanze scientifiche blandamente accennate nel primo film ora sono del tutto assenti, mentre abbondando le pure invenzioni fantascientifiche (versioni estreme di alcuni elementi presenti nel primo film, ma che in bocca ad un personaggio "scienziato" possono apparire come fondate su ricerche reali). Nel film del 2022, Grant non ha praticamente nulla di paleontologico, ed appare più come un settantenne in piena crisi esistenziale: il personaggio torna nel Franchise unicamente per motivazioni extra-narrative (il fan-service) ma non porta alla storia alcun contributo reale. Paradossalmente, come il primo film aveva ridotto la parte paleontologica di Grant rispetto al romanzo, per far posto a quella sentimentale, così l'ultimo film rimuove completamente la poca parte paleontologica del Grant del primo film per dare ulteriore spazio alla sua parte sentimentale. 

(Jurassic World Dominion - 2022)

Si può quindi concludere che l'evoluzione del personaggio di Alan Grant dal romanzo del 1989 al film del 2022 sia caratterizzata da una progressiva erosione della sua natura paleontologica a vantaggio dalla sua parte non-paleontologica. L'ultimo Grant è un personaggio anonimo: potevano metterci mio zio a cercar locuste sulle Dolomiti ed il film funzionava uguale. Constatare questo trend in un personaggio nato e caratterizzato proprio sulla figura di veri paleontologi, è forse l'elemento più svilente del Franchise Giurassico.



3 commenti:

  1. Ricordiamo che nel primo film Grant non riconosce il Gallimimus e deve chiedere consulenza a Tim...

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    1. mah secondo me chiede a Tim a scopo "maieutico" come si fa spesso con i bambini. detto ciò credo che nessuno riconoscerebbe un Gallimimus se lo vedesse dal vivo e probabilmente nemmeno molti dei dinosauri più "caratterizzati" (Stegosaurus, Tyrannosaurus, Triceratops). nessuno sa che aspetto avessero in vita, come si muovessero, che comportamenti avessero, quali possibili sottospecie potrebbero avere aspetto molto simile etc...
      Emiliano

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    2. Concordo con Emiliano. I dettagli della scena danno l'impressione che Grant, ormai affezionato ai ragazzi, chieda a Tim per saggiare la sua "competenza" sui dinosauri. A me ha sempre dato l'impressione che la domanda sia del tipo "Tim, vediamo se hai riconosciuto questo dinosauro".

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