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| Il Prof. Grant nella famosa scena col ragazzino in Montana (da Jurassic Park, 1993) |
Questo post è ispirato da una vignetta che ho visto questa mattina.
Il tema del post parla del personaggio più intelligente e lungimirante dell'intera trilogia billyclonata, colui che prima di tutti ha colto il segno della rivoluzione scientifica che da lì a pochi anni avrebbe travolto il mondo della paleontologia, costringendo non pochi a rivedere i propri paradigmi.
Il ragazzino cicciottello.
"A me non mette mica tanta paura: sembra una specie di TACCHINO GIGANTE".
So che tutti hanno odiato la voce stridula del ragazzino, ed hanno esultato per il modo duro e al limite dello stalking con cui il paleontologo lo ha liquidato.
Eppure, ad essere onesti, tra i due, il ragazzino è stato molto più saggio e lungimirante del paleontologo.
Infatti, come scritto in passato, la storia del Velociraptor che "caccia in branco con tattiche d'assalto ben coordinate", con un individuo che funge da diversivo e altri che attaccano dai lati, è una favoletta poco o per niente supportata da evidenze scienfiche.
Al contrario, il ragazzino ha avuto ragione, ed un Velociraptor è una specie di tacchino gigante, un grosso animale pennuto, che se esistesse ancora oggi sarebbe sicuramente considerato un grosso esemplare di pollame, né più ne meno del tacchino.
Il ragazzino cicciottello aveva ragione, lo spocchioso paleontologo aveva torto. E nonostante Grant sia il mito, l'eroe, forse l'esempio di paleontologia che molti hanno seguito plagiati dal film, è comunque da iconoclasti critici e dissenzienti come il ragazzino cicciotto, per nulla ammaliato dalla retorica grantiana, che noi oggi abbiamo superato una visione ipervitaminica e supereroistica dei dinosauri, vedendoli per quello che sono: animali, come un tacchino, e non certo come una banda di tartarughe ninja killer.
Oggi, quel ragazzino ha circa trenta anni, e potrebbe a tutti gli effetti essere parte della nuova generazione di paleontologi che hanno ridimensionato e corretto i miti sessantottini e mammalocentrici della generazione di Grant.
Un'ultima nota su Grant: come vedete dalla foto, egli ha prelevato un fossile dallo scavo e se lo tiene per sé, in tasca (col rischio di romperlo), ci gioca e lo usa per spaventare un bambino e addirittura alla fine lo getta nel folto di una foresta costaricana: se questo è il modo che Grant ha di considerare un fossile, è molto diseducativo e poco professionale.
Un'ultima nota su Grant: come vedete dalla foto, egli ha prelevato un fossile dallo scavo e se lo tiene per sé, in tasca (col rischio di romperlo), ci gioca e lo usa per spaventare un bambino e addirittura alla fine lo getta nel folto di una foresta costaricana: se questo è il modo che Grant ha di considerare un fossile, è molto diseducativo e poco professionale.
Ricordatevelo, la prossima volta che vedrete quella scena.
Spezzo una lancia a favore del dottor Grant, nella scena precedente viene deriso apertamente quando esclama "non mi stupisco che abbiano imparato a volare" (risata di gruppo) "No dico sul serio! I dinosauri forse hanno più tratti in comune con gli uccelli attuali di quanto non ne abbiano con i rettili. Guardate l'osso pubico, rivolto all'indietro come negli uccelli, guardate le vertebre, piene di sacche d'aria e di cavità esattamente come negli uccelli" da qui in poi si tira la zappa sui piedi con masochismo inaudito, ma è solo dopo questo suo monologo che subentra il bimbo cicciottello che definisce il raptor un tacchino gigante.
RispondiEliminaConosco la scena e le sue antecedenze. Ma in quel monologo Grant non mi pare un paleontologo particolarmente innovativo, solo uniformato a ciò che era già ben noto ai tempi, dato che si limita a dire ciò che si sapeva (ai tempi del film) già da 15 anni.
RispondiEliminaSe la scena fosse stata ambientata nel 1973, sarebbe stato molto innovativo. Dire che quei caratteri legano uccelli e theropodi nel 1993 è una ovvietà, a meno che uno non sia un BANDito.
Blaterare di tyrannosauri che non vedono il movimento e caccie di gruppo è ciò che lo rende discutibile e limitato.
Per l'appunto, da quel punto in poi si autoproclama il Mago Forest della paleontologia, con tutto il rispetto per il Mago Forest.
RispondiEliminaQuello che volevo dire col post è che almeno quell'ovvietà l'ha detta.
Tra l'altro come spesso hai scritto anche tu, quel film non è stato preso solo come una pellicola fantascientifica, per molti ha avuto un fondo pedagogico (io mi son salvato perché mi ritengo abbastanza aperto mentalmente alle nuove scoperte in materia) e dubito che per le generazioni più giovani fosse così ovvia quella considerazione. Poi per carità, tu sei l'esperto in materia, volevo semplicemente risparmiare l'ultima pietra della vergogna lanciata a mister Grant, anche se tutto il resto della sassaiola contro la disinformazione intorno a questa saga è più che doveroso (i tyrannosauri con vista limitata, ma come diavolo si può pensare?).
guarda che la visione limitata del t-rex è dato dal DNA di anfibio usato per tappare i gap del DNA di dinosauro
EliminaE si scoprì che Chicken Park alla fine è il più corretto fra tutti i film sui dinosauri.
RispondiEliminaProbabilmente con il gesto di buttare il reperto nel bosco, l'ideatore della storia voleva evidenziare una sorta di 'perdita della fede' del presonaggio di Grant. Come se, ora che si riescono a clonare i dinosauri, studiare i reperti fossili sia diventato obsoleto. Tuttavia nel terzo capitolo Grant considera i dinosauri clonati dei 'mostri' e che per conoscere queste bestiole era necessario rifarsi ai fossili.
EliminaHulk
Sì, il personaggio di Grant è il migliore, va giustificato sempre e comunque; e se sbaglia è per colpa di altri che gli fanno fare cose che egli non avrebbe fatto di sua iniziativa. Dopo tutto, egli è una persona reale, complessa e multisfaccettata, che tutti possiamo conoscere dal vivo (basta andare a trovarlo a casa sua), non certo, come penso io, uno stereotipo piuttosto piatto il cui comportamento è ricalcato blandamente su una concezione piuttosto limitata dalla categoria del paleontologo.
EliminaNo, Grant è una persona reale, che commettere errori ma che poi in seguito (terzo film) "si redime".
Sono duri a morire i miti, quando sono visti come "vivi".
si certo certo.
RispondiEliminaHK
https://www.facebook.com/video/video.php?v=10150370738277996
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