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11 settembre 2011

Theropoda e l'incompatibilità coi giochi di ruolo

Questo post è una polemica verso persone che ingiustamente attribuiscono ad altri la causa del proprio insuccesso.
Quando questo blog nacque, circa 3 anni e qualche mese fa, il panorama della paleontologia dei dinosauri in italiano su Internet era abbastanza limitato. C'erano vari siti e forum, ma nessuno gestito da paleontologi, bensì da appassionati. Non c'è nulla di male in ciò, ma converrete con me che, sul piano qualitativo, un blog "professionista" può fornire qualcosa di qualitativamente superiore. Anzi, deve.
Theropoda nasce e si sviluppa per dare un punto di vista diverso rispetto ai precedenti. Ho notato che buona parte della paleontologia italica in rete sui dinosauri cadeva sotto un certo tipo stereotipato. Essa tendeva ad essere associata a cose non propriamente "scientifiche", come i giochi di ruolo, o il fantasy. Il risultato era una paleontologia ingenuotta e fantasticosa, poco rigorosa sul pieno metodologico, che divulgava una visione debole della paleontologia. Non fraintendete: giochi di ruolo e fantasy sono attività rispettabilissime, ma, ad essere onesti, slegate dalla paleontologia. Inoltre, e ci tengo a rimarcarlo, io non sono quel genere di persona che fonde queste cose. Non mi sono mai interessato ai giochi di ruolo, al fanstasy, e quindi non le associo alla paleontologia. Anzi, Theropoda nasce per quelli che, come me, non si sentivano rappresentati dalla paleontologia-fantasy che dominava allora la rete. Dico "dominava" perché ho notato che alcuni di quei siti si sono "estinti". La spiegazione, forse parziale, può essere dovuta al fatto che il pubblico in parte è cambiato. Forse, questo spostamento dei gusti è in parte dovuto anche al successo di questo blog, un successo sancito da oltre 600 mila visite. Non lo dico senza fondamenta: varie persone mi hanno detto di aver mutato il modo di vedere e concepire la paleontologia dopo aver scoperto Theropoda: da allora, i siti che prima essi frequentavano sono diventati per loro troppo ingenui, semplicistici e, sopratutto, poco rigorosi.
Non è un caso, anzi, si collega a quanto ho appena detto, che i più ostili critici di Theropoda, quelli con cui ho avuto i diverbi più diretti, siano legati direttamente a quei siti che ora sono estinti. Era inevitabile che nascesse uno scontro tra chi ha una visione "fantasy" della paleontologia e chi, come me, pensa che la paleontologia debba limitarsi a ciò che è tastabile scientificamente. Quando vedi che quella è gente che passa più tempo a inventarsi favole come le strategie di difesa dei ceratopsidi, il modo di combattere dei tyrannosauridi o altre idee impossibili da testare, ma che poi non sa distinguere una cresta deltopettorale (dell'omero) con quella cnemiale (della tibia), allora capisci perché quel modo di concepire la paleontologia ed il mio non sono compatibili. 
E qui chiudo la polemica, che forse molti non comprenderanno. I fatti, il successo del blog, il fatto che, unico tra i siti italiani, è linkato nei (e citato dai) maggiori paleoblogs internazionali, il fatto che esso sia parte della rete di legami e professionalità che sta facendo la "rinascita paleontologica italiana" sono ciò che conta, e non i piagnistei di chi, a causa della propria incapacità di autocritica e immaturità, si è autoescluso da ciò che oggi conta e conterà in paleontologia e paleoarte dei dinosauri.

9 commenti:

  1. il fantasy di cosa parla? di draghi, maghi e cavalieri.
    Di cosa parla il paleontologo? di paleobotanica, di geologia, di glaciazioni, di vertebrati, di insetti paleozoici, di paleoantropologia, di paleogeografia, e di tante altre cose tipiche della paleontologia.
    Mh, credo che si sia intuito dove voglio arrivare. Non mentiamoci, sappiamo che paleontologo al giorno d’oggi significa soprattutto dinosauri.
    Credo che in qualche modo bisognerebbe iniziare a inserire il mesozoico in una gamma più ampia di argomenti. La storia della vita, se vogliamo escludere il precambriano (ed è giusto escludere una parte lunga miliardi di anni?), ha 550 milioni di anni.
    Si presuppone che i paleontologi si occupino in maniera distribuita dei vari periodi geologici. Invece chissà perchè si parla quasi esclusivamente di mesozoico che tutto sommato non dura nemmeno metà del tempo complessivo. È giusto che ci siano gli specialisti di dinosauri (tu sei un eccellente esempio), gli illustratori ci sono (disposti a illustrare qualsiasi soggetto, suppongo), ma dove sono gli altri specialisti? Dove sono i paleobotanici? Dove i paleoentomologi? Perchè non cè coesione tra le varie specializzazioni? io sono un paesaggista e non ho ancora avuto commissioni paleoambientali prive di vertebrati. Come mai? Credo che rispondendo a queste domande capiremo il perchè dello strano confine con il fantasy.

    Troco

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  2. Acuta osservazione, Troco. La bestia ha sempre un grande fascino sull'uomo.

    Andrea/GGD!

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  3. Questo blog è un punto di riferimento per chiunque si interessi, professionalmente e non, alla Paleontologia di Dinosauria, e non solo, è l'unico che possa competere, e a volte superare per la serietà, la qualità dell'informazione e del dibattito che vi si svolge, i siti web "Storici" americani ed inglesi sull'argomento (molti dei quali linkati al blog Theropoda) e non a caso, date le premesse date nell'articolo di Cau qui sopra. Da me scoperto solo qualche mese fa, grazie a Facebook, il blog Theropoda è diventato uno degli appuntamenti più piacevoli della mia navigazione in Internet.
    Uno dei punti di forza del blog è, a mio parere, il continuo confronto che vi si svolge tra, paleontologi, paleo-artisti, appassionati e studiosi indipendenti, sulla natura mediatica del fenomeno Dinsauria e sulle misinformazioni e menzogne che spesso lo accompagnano. Demolire tali sovrastrutture e smascherare tali menzogne per accedere ad un punto di vista, quanto più possibile vicino ad una "verità" (che comunque potrà evolvere in base a nuove scoperte ed interpretazioni) sulla quale esista un ampio consenso della comunità scientifica internazionale è una battaglia lodevole, che si inserisce in una più ampia critica al sistema di potere dei media mainstream e al loro modo superficiale, emotivo, impreciso, sensazionalistico, ingannevole e spesso inetto (e che parte dalla premessa che lo spettatore o il lettore abbia l'età mentale di un dodicenne che si accontenti di qualsiasi cosa), di fare o probabilmente non fare informazione.

    Andrea Ubayy

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  4. Concordo con Troco. L'archetipo del drago ha un fascino su tutti noi. Chiunque si interessi di paleontologia, credo, ha iniziato ad appassionarsi all'età di 5/6/7 anni ai DINOSAURI: grandi, feroci, estinti. Poi c'era tutto il resto.
    Per qualche ragazzino il fascino dei mondi scomparsi travalica il Mesozoico e i dinosauri, ma per la maggior parte della gente i dinosauri coincidono con "gli animali preistorici".
    In buona sostanza, perché la gente non riesce a pensare alla storia della vita in maniera più ampia? Perché il drago ha un fascino nettamente superiore al resto.
    E perché la divulgazione scientifica (di livello medio/basso) non si sforza di proporre qualcosa che vada oltre ai dinosauri? Perché l'editoria è in crisi e si appiglia a poche idee trite e ritrite: i dinosauri vanno, i mammiferi preistorici no.

    Ne ho avuto la prova proprio qualche mese fa, lavorando a un libro per un noto editore. Su cosa verteva il libro? Sui dinosauri, ovvio. Originariamente doveva essere sulla storia della vita sulla Terra, poi il progetto si è ridotto. Scelte editoriali. Bah.
    Intendiamoci, qualitativamente abbiamo fatto del nostro meglio cercando di far passare in un libro per ragazzi le idee "nuove" della paleontologia, aggiornandolo con le scoperte più recenti nel campo dei dinosauri, e ci siamo anche riusciti, ma ci siamo dovuti scontrare con i diktat dell'editore: dinosauri, dinosauri, dinosauri.
    Il mio sogno? Riuscire a pubblicare una serie di libri per ragazzi come quelli che si vedevano negli anni '70 - '80: la vita nel paleozoico, nel mesozoico e nel cenozoico. Sarebbe già un gran risultato.

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  5. Volpi Parlando appunto di dati verificabili tramite metodo scientifico volevo chiedere un parere sui resti di proteine appartenenti a Brachylophosaurus Canadensis la cui sequenza è stata pubblicata dal gruppo di Mary Schweitzer. Mi chiedo se i protocolli per l'estrazione delle ossa fossili siano stato modificati in ragione di una possibilità di recuperare residui di proteine . Volevo poi chiedere se un'eventuale biblioteca di sequenze potrebbe essere importante per determinare la storia evolutiva di Dinosauria.Confessando la mia ignoranza sull'argomento (sono uno studente di chimica) mi scuso se le domande sono mal posta.

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  6. Volpi, anche io sono ignorante in materia di analisi di paleo-proteine quindi evito di parlare di cose che esulando dalla mia competenza anatomo-filogenetica dei vertebrati.
    Sorry

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  7. volpi Grazie. ci sono gruppi che le studiano in Italia?

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  8. Cigala-Fulgosi docet: no alle paleontopippe.....!!!

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