Il 6 Dicembre è una data importante per me: oggi è il giorno in cui, tre anni fa, scoprimmo lo scheletro di Machimosaurus rex. Eppure, c'è un giorno che ricorderò come persino più eccezionale di oggi.
Il 29 Aprile 2015 è una data che non
dimenticherò.
In particolare, l'ora che va dalle 19
alle 20 di quel giorno rappresenta probabilmente il momento a più
elevata concentrazione di serendipità paleontologica della mia
esistenza. Nel giro di una mezz'ora, infatti, avvennero quattro
eventi, slegati tra loro, ciascuno dei quali, da solo, renderebbe
felice per una settimana un paleontologo. A me capitarono tutti nello
stesso momento.
Primo evento. Fu pubblicata la
monografia su Tataouinea
hannibalis, che avevo realizzato assieme a Federico Fanti. La
gioia per vedere finalmente pubblicato un lavoro che ci aveva tenuto
impegnati per un anno fu parzialmente offuscata dal fatto che, nel
medesimo momento, era stato pubblicato qualcosa di talmente assurdo
che nessuno, quella sera, avrebbe degnato la nostra monografia di
attenzioni: lo
scansoriopterygide con patagio, Yi
qi.
Ed è proprio Yi qi a
rappresentare il Secondo Evento memorabile di quella sera.
Difatti, tornando a casa, ed accedendo a Internet per controllare che
la monografia su Tataouinea fosse ufficialmente online, fui
sommerso da messaggi da paleo-amici in visibilio: non tanto dal fatto
che fosse stato scoperto un animale
così strano, ma per il fatto che io
avevo previsto quell'animale, su questo blog, ben sette anni prima
della sua pubblicazione!
Ero letteralmente fuori di me
dall'esaltazione per vedere confermata nel modo più plateale la mia
ipotesi sul patagio degli scansoriopterygidi, quando giunse il Terzo
Evento paleontologico di quella sera: la rivista PeerJ mi
comunicò che il
mio articolo (scritto assieme a Tom Brougham e Darren Naish) sulla
rivalutazione di Balaur
era stato accettato. Finalmente, dopo un anno e mezzo di
travaglio, la mia ipotesi su quel bizzarro paraviano otteneva la
consacrazione nella letteratura tecnica.
Incredibile! Nel giro di mezz'ora
stavano accadendo tutti questi eventi paleontologici tutti connessi a
me! Sembrava uno scherzo.
Fu allora che giunse una email.
Era scritta da Pascal Godefroit, col
quale avevo studiato due anni prima Aurornis.
Io e Pascal eravamo in contatto da
alcuni giorni per programmare tre mesi di studio che avrei svolto a
Bruxelles (da Giugno ad Agosto 2015), e che sarebbero iniziati
esattamente un mese dopo. In base al nostro programma, in quei tre
mesi, avrei lavorato su alcuni nuovi theropodi piumati cinesi, uno
dei quali è oggi noto a tutti col nome di Serikornis sungei.
L'istinto mi faceva pessimista verso il
testo dell'email. Il trend positivo della serata era troppo bello per
durare, pensai, aprendo l'email. Il mio timore era che nell'email,
Pascal mi comunicasse l'annullamento del mio periodo a Bruxelles, o
qualche contrattempo. Insomma, mi dicevo, non possono succedere
quattro cose tutte positive nel giro di una sola ora, quindi ecco che
la Legge di Murphy stava per bilanciare i tre eventi appena avvenuti
con qualcosa di proporzionalmente negativo.
Lessi l'email (la traduco
dall'inglese):
"Ciao
Andrea,
ho appena
ricevuto un fossile quasi completo, molto strano, che tu potresti
studiare in Belgio, se ti interessa.
A presto,
Pascal"
Rilessi più volte il testo.
Stava succedendo veramente? La serata
stava rasentando l'incredibile!
Ricordo perfettamente che l'euforia di
quel momento era tale, sopratutto perché l'email di Pascal non
conteneva notizie negative relative al mio imminente viaggio in
Belgio, che quasi non diedi molto peso ai dettagli della proposta di
studiare anche questo altro fossile, assieme ai paraviani piumati che
avevamo già pianificato per l'estate.
Pensai: "un fossile molto
strano? Ok! Un fossile non si rifiuta mai. Sarà sicuramente
interessante studiarlo, qualsiasi cosa sia". In quel momento, mi
immaginai, non so perché, che probabilmente fosse un esemplare poco
preparato di qualche taxon già noto. Insomma, qualcosa di
sicuramente interessante, ma che non intaccava il vero obiettivo, i
pezzi forti, della mia trasferta belga: i theropodi piumati cinesi.
Quelli restavano gli straordinari oggetti che stavo per studiare...
A ripensare a quel momento, sorrido sornione: quanto mi sbagliavo!
In quel momento, non avevo mimimamente
idea che, al contrario, quello strano fossile sarebbe stato
l'oggetto più straordinario sul quale avrei mai svolto delle
ricerche! Esso avrebbe scalzato tutti gli altri eventi incredibili di
quella serata, messi assieme! Ma in quel momento, alle ore 20 del 29
Aprile 2015, tutto ciò non potevo saperlo, né sospettarlo. Come si
potrebbe sospettare qualcosa del genere?
Ed ancora oggi, sembra di rivivere
un'era geologica lontana il ripensare a come fossi del tutto ignaro
di cosa mi sarei trovato davanti, un mese dopo, arrivando a
Bruxelles. Qualcosa che, appunto, mi avrebbe tenuto impegnato, in
vari modi, nei due anni successivi.
Con questo racconto autobiografico,
spero di aver trasmesso anche solo parte dello stato d'animo con cui
sto per introdurvi una serie di post dedicati al principale risultato
dei miei ultimi due anni di studio. Lo avevo accennato varie volte,
sul blog, che tutto (compreso il blog) era stato subordinato a
qualcosa di veramente notevole, in preparazione.
Non potevo, per ovvi motivi, spiegare i
dettagli del progetto in divenire.
Il momento sta per arrivare.
Restate sintonizzati.
Restate sintonizzati.
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