Purtroppo, in Italia persiste una cattiva tradizione di disfattismo autolesionista e di risentimento verso ciò che è nuovo e innovativo. Tale tendenza, che degenera nella polemica sterile, nella mistificazione e nella distorsione dei fatti, finisce col produrre disaffezione tra gli appassionati e chiusura ed oscurantismo. Io non appartengo a questa fazione, che biasimo e contrasto. Ammetto che la carriera paleontologica dei vertebrati in Italia è difficile, ma non impossibile. Pertanto, attaccare pretestuosamente le opere ed i metodi di chi produce eccellente ricerca mi pare solo un modo sublimato di dare sfogo al risentimento tipicamente provinciale di certi italiani incapaci di vedere in sé stessi le cause del proprio insuccesso. Chi vi parla non è membro di alcuna elite accademica o istituzionale, quindi non può essere accusato di difendere corporazioni o gruppi di potere: io non sono stipendiato da alcuna università o museo, ma collaboro attivamente con chiunque mi permetta di fare ricerca e di esprimere le mie capacità. In qualità di libero ricercatore, sento il dovere di difendere la disciplina che amo e studio, la paleontologia dei dinosauri, dalle accuse ingiustificate e pretestuose che purtroppo vedo circolare tra alcuni miei connazionali.
In rete circolano affermazioni sull’attuale tendenza della ricerca paleontologica internazionale che reputo false e diseducative, vere e proprie mistificazioni della realtà. Tali dicerie si possono riassumere in questa falsità:
“Negli ultimi quindici anni la paleontologia dei dinosauri è diventata solamente “cladistica”, abuso del computer e sensazionalismo sterile, mentre la “vera” paleontologia, di stampo fisiologico, funzionale e ecologico, è disprezzata e non è più valorizzata”.
Non mi interessa citare gli autori di tali dicerie, mi basta controbattere le loro dichiarazioni prive di fondamento e basate sul continuo rimasticare di luoghi comuni e vaghezze, con i fatti, citando la copiosa letteratura degli ultimi quindici anni che questi autoproclamati difensori della “vera paleontologia” probabilmente non conoscono, né hanno mai letto.
Prima di fare ciò, faccio notare che molte delle false accuse rivolte alla sistematica filogenetica (la “cladistica”) sono assolutamente ingiustificate, dato che essa non è “statistica” che riduce tutto a numeri, bensì è un metodo scientificamente valido di utilizzare una procedura formalizzata per descrivere l’evoluzione darwiniana e che si avvale, come tutta la scienza attuale, della potenza del calcolo elettronico per simulare processi la cui complessità non è facilmente elaborabile dalla mente umana. Come tutte le applicazioni mature del calcolo elettronico all’evoluzione, anche le elaborazioni della sistematica filogenetica sono sempre vincolate alla mente del paleontologo, alla sua capacità critica di valutare qualitativamente i risultati quantitativi delle elaborazioni. Temo che chi critica la cladistica spesso non abbia mai letto nel dettaglio un vero articolo di analisi filogenetica (a questo proposito, per chi è appassionato di dinosauri, consiglio vivamente, come esempi istruttivi, le opere di Wilson, 2002, sui sauropodi; Senter, 2007, sui celurosauri; e Butler et al., 2007, sugli ornitischi).
Accusare la sistematica filogenetica di essere abusata significa non aver capito che il primo passo (ma non l'ultimo, né il solo) per la comprensione di un animale estinto è la sua collocazione filogenetica: senza una precisa determinazione delle sue affinità evolutive, qualsiasi argomento stratigrafico, ecologico e funzionale risulta privo di solide fondamenta. Ciò è ovvio per chi comprende che la paleontologia dei vertebrati è una scienza evoluzionista, e che l’evoluzione ha senso solo alla luce di un modello filogenetico (non a caso, l’unica illustrazione presente ne “L’Origine delle Specie” di Darwin è un diagramma filogenetico). Paradossalmente, anche chi critica le analisi filogenetiche ricorre inevitabilmente a loro ogni qual volta cita anche solo vagamente lo status tassonomico di un fossile.
Ad ogni modo, la lista che segue in fondo (che è solo la punta dell'iceberg scientifico prodotto negli ultimi 15 anni, molte altre citazioni bibliografiche le trovate nei miei post a tema non prettamente filogenetico) dimostra che la letteratura recente non è solo “cladistica”, ma è ricca di nuovi studi di ecologia, fisiologia, biomeccanica e analisi morfo-funzionale. Ciò non stupisce chi, come me, non ha pregiudizi o risentimenti verso discipline o ricercatori: la paleontologia è una sola, ed ogni settore, per quanto particolare, fa sempre riferimento a tutti gli altri. Quindi, accusare la paleontologia dei dinosauri dell’ultimo quindicennio di essere “degenerata” e “asservita” ad un fantomatico “dogma cladistico” (dogma che esiste solo nella mente di chi non ha capito affatto la natura pienamente scientifica della sistematica filogenetica) è pretestuoso, falso e fortemente diseducativo.
Abler, W.L. 1997. Tooth serrations in carnivorous dinosaurs; In: K. Padian and P.J. Currie (eds.), Encyclopedia of Dinosaurs, 740–741. Academic Press, San Diego.
Anyonge, W. 1993. Body mass in large extant and extinct carnivores. Journal of Zoology (London) 231, 339–350.
Barrett, P.M. 2001. Tooth wear and possible jaw action of Scelidosaurus harrisonii Owen and a review of feeding mechanisms in other thyreophoran dinosaurs. In: K. Carpenter (ed.), The Armored Dinosaurs, 25–52. Indiana University Press, Bloomington.
Bilbey SA. 1999. Taphonomy of the Cleveland-Lloyd Dinosaur Quarry in the Morrison Formation, central Utah: a lethal spring-fed pond. In: Gillette DD , editor. Vertebrate paleontology in Utah. Salt Lake City: Utah Geological Survey. p 121-133.
Bonnan, M. F. 2003. The evolution of manus shape in sauropod dinosaurs: implications for functional morphology, forelimb orientation, and phylogeny. Journal of Vertebrate Paleontology 23:595–613.
Britt, B. B., Makovicky, P. J., Gauthier, J. & Bonde, N. Postcranial pneumatization in Archaeopteryx. Nature 395, 374–-376 (1998).
Brochu CA. 2002. Osteology of Tyrannosaurus rex: insights from a nearly complete skeleton and high-resolution computed tomographic analysis of the skull. Soc Vertebrate Paleontol Memoir 7: 1-138.
Buffetaut E, Martill D, Escuillié F. 2004. Pterosaurs as part of a spinosaur diet. Nature 430: 33.
Carpenter, K., and M. Smith. 2001. Forelimb osteology and biomechanics of Tyrannosaurus rex. Pp. 90–116 in D. H. Tanke and K. Carpenter, eds. Mesozoic vertebrate life. Indiana University
Carr TD, Williamson TE. 2004. Diversity of late Maastrichtian Tyrannosauridae (Dinosauria: Theropoda) from western North America. Zool J Linnean Soc 142: 479-523.
Carr TD. 1999. Craniofacial ontogeny in Tyrannosauridae (Dinosauria, Coelurosauria). J Vertebrate Paleontol 19: 497-520.
Carrano, M.T. 1997. Mammals versus birds as models for dinosaur limb kinematics. Journal of Vertebrate Paleontology 17(Suppl. 3), 36A.
Carrano, M.T. 1998. Locomotion in non-avian dinosaurs: integrating data from hindlimb kinematics, in vivo strains, and bone morphology. Paleobiology 24, 450–469.
Chin, K., Tokaryk, T.T., Erickson, G.M., and Calk, L.C. 1998.Aking−sized theropod coprolite. Nature 393: 680–682.
Christiansen, P. 1998. Strength indicator values of theropod long bones, with comments on limb proportions and cursorial potential. Gaia 15, 241–255.
Christiansen, P. 2002. Locomotion in terrestrial mammals: the influence of body mass, limb length and bone proportions on speed. Zoological Journal of the Linnean Society 136, 685–714.
Christiansen, P., 1999. Long bone scaling and limb posture in nonavian theropods: evidence for differential allometry. Journal of Vertebrate Paleontology 19, 666–680.
Claessens, L. P. A. M. Dinosaur gastralia; origin, morphology, and function. J. Vertebr. Paleontol. 24, 89–-106 (2004).
Currie PJ, Hurum JH, Sabath K. 2003. Skull structure and evolution in tyrannosaurid dinosaurs. Acta Palaeontol Polonica 48: 227-234.
Currie, P.J. 2003. Cranial anatomy of tyrannosaurid dinosaurs from the Late Cretaceous of Alberta, Canada. Acta Palaeontologica Polonica 48: 191–226.
Erickson GM. 1995. Split carinae on tyrannosaurid teeth and implications of their development. J Vertebrate Paleontol 15: 268-274.
Erickson, G.M. and Olson, K.H. 1996. Bite marks attributable to Tyrannosaurus rex: Preliminary description and implications. Journal of Vertebrate Paleontology 16: 175–178.
Erickson, G.M., Van Kirk, S.D., Su, J.T., Levenston, M.E., Caler, W.E., and Carter, D.R. 1996. Bite−force estimation for Tyrannosaurus rex from tooth marked bones. Nature 382: 706–708.
Ericson, G. M., Curry Rogers, K. & Yerby, S. A. Dinosaurian growth patterns and rapid avian growth rates. Nature 412, 429–433 (2001).
Farlow JO, Pianka ER. 2003. Body size overlap, habitat partitioning, and living-space requirements of predatory tetrapods: implications for large theropod paleoecology. Historical Biol 16: 21-40.
Farlow, J.O., Gatesy, S.M., Holtz, Jr, T.R., Hutchinson, J.R. and Robinson, J.M. 1999. Theropod locomotion. American Zoologist 40, 640–663.
Fiorillo, A.R. 1995. Enamel microstructure in Diplodocus, Camarasaurus, and Brachiosaurus (Dinosauria: Sauropoda) and its lack of influence on resource partitioning by sauropods in the Late Jurassic, In: A. Sun and Y. Wang (eds.), Sixth Symposium on Mesozoic Terrestrial Ecosystems and Biota, 147–149. China Ocean Press, Beijing.
Gatesy, S.M. and Dial, K.P. 1996. Locomotor modules and the evolution of avian flight. Evolution 50, 331–340.
Gatesy, S.M. and Middleton, K.M. 1997. Bipedalism, flight, and the evolution of theropod locomotor diversity. Journal of Vertebrate Paleontology 17, 308–329.
Gishlick, A. D. 2001. The function of the manus and forelimb of Deinonychus antirrhopus and its importance for the origin of avian flight. Pp. 301–318 in Gauthier and Gall 2001.
Henderson DM. 1998. Skull and tooth morphology as indicators of niche partitioning in sympatric Morrison Formation theropods. In: Pérez-Moreno BP , Holtz T , Sanz JL , Moratalla JJ ,
Henderson, D.M. 1999. Estimating the masses and centers of mass of extinct animals by 3-D mathematical slicing. Paleobiology 25, 88–106.
Holliday, C. M., R. C. Ridgely, J. C. Sedlmayr, and L. M.Witmer. 2001. The articular cartilage of extant archosaur limb bones: implications for dinosaur functional morphology and allometry. Journal of Vertebrate Paleontology 21:62A.
Holtz TR Jr. 1994a. The arctometatarsalian pes, an unusual structure of the metatarsus of Cretaceous Theropoda (Dinosauria: Saurischia). J Vertebrate Paleontol 14: 480-519.
Holtz TR Jr., Brinkman DL, Chandler CL. 1998. Denticle morphometrics and a possibly omnivorous feeding habit for the theropod dinosaur Troodon. In: Pérez-Moreno BP , Holtz T , Sanz JL, Moratalla JJ , editors. Gaia 15: aspects of theropod paleobiology, 15th ed. Lisbon: Museu Nacional de História Natural. p 159-166.
Hurum JH, Sabath K. 2003. Giant theropod dinosaurs from Asia and North America: skulls of Tarbosaurus bataar and Tyrannosaurus rex compared. Acta Palaeontol Polonica 48: 161-190.
Jacobsen, A.R. 1998. Feeding behavior of carnivorous dinosaurs as determined by tooth marks on dinosaur bones. Historical Biology 13: 17–26.
Hutchinson, J.R. 2001a. The evolution of the femoral osteology and soft tissues on the line to extant birds (Neornithes). Zoological Journal of the Linnean Society 131:169–197.
Hutchinson, J.R. 2001b. The evolution of the pelvic osteology and soft tissues on the line to extant birds (Neornithes). Zoological Journal of the Linnean Society 131:123–168.
Jones, T.D., Farlow, J.O., Ruben, J.A., Henderson, D.M. and Hillenius, W.J. 2000. Cursoriality in bipedal archosaurs. Nature 406 (6797), 716–718.
Krause DW, Rogers RR, Forster CA, Hartman JH, Buckley GA, Sampson SD. 1999. The Late Cretaceous vertebrate fauna of Madagascar: implications for Gondwanan paleobiogeography.
Mazzetta, G., Farin˜ a, R.A. and Vizcaı´no, S.F. 1998. Notes for the palaeobiology of the South American horned theropod Carnotaurus. In Gaia, Theropod Paleobiology Special Volume, edited by Pe´rez-Moreno, B., Holtz, T.R. Jr., Sanz, J.L. and Moratalla, J.J., 15, 185–192.
Meers, B.B. 2002. Maximum bite force and prey size of Tyrannosaurus rex and their relationships to the inference of feeding behavior. Historical Biology 16: 1–12.
Molnar, R.E. 1998. Mechanical factors in the design of the skull of Tyrannosaurus rex (Osborn, 1905). Gaia 15: 193–218.
Norell, M. A., Clark, J. M., Chiappe, L. M. & Dashzeveg, D. A nesting dinosaur. Nature 378, 774–-776 (1995).
Padian, K., de Ricqles, A. J. & Horner, J. R. Dinosaurian growth rates and bird origins. Nature 412, 405–-408 (2001).
Rybczynski, N. and M.K. Vickaryous. 2001. Evidence of complex jaw movement in the Late Cretaceous ankylosaurid Euoplocephalus tutus (Dinosauria: Thyreophora), In: K. Carpenter (ed.), The Armored Dinosaurs, 299–317. Indiana University Press, Bloomington.
Smith JB. 2005. Heterodonty in Tyrannosaurus rex: implications for the taxonomic and systematic utility of theropod dentitions. J Vertebrate Paleontol.
Upchurch, P. and Barrett, P.M. 2000. The evolution of sauropod feeding mechanisms. In: H.D. Sues (ed.), Evolution of Herbivory in Terrestrial Vertebrates: Perspectives from the Fossil Record, 79–122. Cambridge University Press, Cambridge.
Varricchio, D.J. 1993. Bone microstructure of the Upper Cretaceous theropod dinosaur Troodon formosus. Journal of Vertebrate Paleontology 13, 99–104.
Wedel, M. Vertebral pneumaticity, air sacs, and the physiology of sauropod dinosaurs. Paleobiology 29, 243–-255 (2003).
Bravo Cau, così si fa!Difendiamo la cladistica dinosauriana e la nuova paleontologia!
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaFaccio solo notare che nel titolo del post ho scritto "nuova" tra virgolette, perché in realtà quella che difendo è una paleontologia "nuova" solamente qui in Italia: la sistematica filogenetica, l'uso dell'informatica, l'anatomia comparata di dettaglio, ecc..., sono la prassi e la normalità all'estero da almeno 20 anni.