Ricostruzione di Masiakasaurus con indicate le sinapomorfie citate nel testo.
Noasauridae è definito filogeneticamente come il clade più inclusivo comprendente Noasaurus leali ma non Abelisaurus comahuensis (Wilson et al., 2003). Questo clade risulta polispecifico e naturale (monofiletico) nelle più recenti analisi filogenetiche, nonchè in Megamatrice.
Oltre a Noasaurus, sono generi riconosciuti membri di questo clade: Masiakasaurus, Laevisuchus (Carrano et al., 2002), Velocisaurus (Novas et al., 2004), e Deltadromeus (Sereno et al., 2004). Ligabueino è un genere che spesso viene incluso in questo clade, ma, probabilmente, è una forma più basale di neoceratosauro (Cau & Maganuco, in rev.).
Noasauridae appartiene ad Abelisauroidea: caratteri sinapomorfici condivisi tra noasauri e gli altri abelisauroidi sono l'ampia finestra mandibolare, l'articolazione tra dentale e surangolare, la presenza di ridotte spine neurali cervicali, la presenza di robuste lamine prezygo-epipofiseali nelle cervicali, l'omero rettilineo con testa globosa e ridotta cresta deltopettorale, l'acromio ipertrofico dello scapolocoracoide, l'intensa pneumatizzazione degli archi neurali presacrali (sia con fosse lateroventrali all'arco che dorsolaterali al canale neurale), l'articolazione "cuneo-fossa" tra ileo e pube, l'elevazione del trocantere craniale del femore che si fa "alariforme" (convergente coi tetanuri), l'ipertrofia della cresta cnemiale tibiale, la marcata asimmetria del secondo e del quarto dito del piede, e la presenza di un solco vascolare bifido (a "Y") negli unguali del piede.
I noasauridi si distinguono dagli altri abelisauroidi per la presenza di basse spine neurali cervicali poste cranialmente sull'arco, la riduzione del quarto trocantere del femore, la presenza di una cresta accessoria sul femore, la presenza di un quarto metatarsale estremamente gracile e con condili distali fortemente asimmetrici, e l'estrema compressione laterale del quarto dito del piede.
Il presunto artiglio del piede "da dromeosauro" è risultato essere della mano (Agnolin et al., 2004).
Deltadromeus, inizialmente attribuito a Coelurosauria (Rauhut, 2003) condivide con gli altri abelisauroidi i caratteri dello scapolocoracoide e dell'omero; inoltre, è un noasauride per i caratteri del femore e del piede (in particolare l'estrema riduzione nel diametro del quarto metatarsale e dei suoi condili distali). Probabilmente, dentro Noasauridae, Deltadromeus è più basale del gruppo "Velocisaurus + Masiakasaurus + Noasaurus" perchè non presenta l'estrema compressione laterale del secondo metatarsale che si osserva in quei tre generi.
Bibliografia:Noasauridae è definito filogeneticamente come il clade più inclusivo comprendente Noasaurus leali ma non Abelisaurus comahuensis (Wilson et al., 2003). Questo clade risulta polispecifico e naturale (monofiletico) nelle più recenti analisi filogenetiche, nonchè in Megamatrice.
Oltre a Noasaurus, sono generi riconosciuti membri di questo clade: Masiakasaurus, Laevisuchus (Carrano et al., 2002), Velocisaurus (Novas et al., 2004), e Deltadromeus (Sereno et al., 2004). Ligabueino è un genere che spesso viene incluso in questo clade, ma, probabilmente, è una forma più basale di neoceratosauro (Cau & Maganuco, in rev.).
Noasauridae appartiene ad Abelisauroidea: caratteri sinapomorfici condivisi tra noasauri e gli altri abelisauroidi sono l'ampia finestra mandibolare, l'articolazione tra dentale e surangolare, la presenza di ridotte spine neurali cervicali, la presenza di robuste lamine prezygo-epipofiseali nelle cervicali, l'omero rettilineo con testa globosa e ridotta cresta deltopettorale, l'acromio ipertrofico dello scapolocoracoide, l'intensa pneumatizzazione degli archi neurali presacrali (sia con fosse lateroventrali all'arco che dorsolaterali al canale neurale), l'articolazione "cuneo-fossa" tra ileo e pube, l'elevazione del trocantere craniale del femore che si fa "alariforme" (convergente coi tetanuri), l'ipertrofia della cresta cnemiale tibiale, la marcata asimmetria del secondo e del quarto dito del piede, e la presenza di un solco vascolare bifido (a "Y") negli unguali del piede.
I noasauridi si distinguono dagli altri abelisauroidi per la presenza di basse spine neurali cervicali poste cranialmente sull'arco, la riduzione del quarto trocantere del femore, la presenza di una cresta accessoria sul femore, la presenza di un quarto metatarsale estremamente gracile e con condili distali fortemente asimmetrici, e l'estrema compressione laterale del quarto dito del piede.
Il presunto artiglio del piede "da dromeosauro" è risultato essere della mano (Agnolin et al., 2004).
Deltadromeus, inizialmente attribuito a Coelurosauria (Rauhut, 2003) condivide con gli altri abelisauroidi i caratteri dello scapolocoracoide e dell'omero; inoltre, è un noasauride per i caratteri del femore e del piede (in particolare l'estrema riduzione nel diametro del quarto metatarsale e dei suoi condili distali). Probabilmente, dentro Noasauridae, Deltadromeus è più basale del gruppo "Velocisaurus + Masiakasaurus + Noasaurus" perchè non presenta l'estrema compressione laterale del secondo metatarsale che si osserva in quei tre generi.
Agnolin F., Apesteguia S. & Chiarelli P., 2004 - The end of a myth: the mysterious
ungual claw of Noasaurus Leali . Journal of Vertebrate Paleontology, 24 (3, supplement): 33A.
Carrano M. T., Sampson S. D. & Forster C. A., 2002 - The osteology of Masiakasaurus knopfleri, a small abelisauroid (Dinosauria: Theropoda) from the Late Cretaceous of Madagascar. Journal of Vertebrate Paleontology, 22: 510-534.
Novas F. E., Agnolin F. L., & Bandyopadhyay S., 2004 - Cretaceous theropods from India: A review of specimens described by Huene and Matley (1933). Revista Museo Argentino de Ciencias Naturales, n.s., 6 (1): 67-103.
Rauhut O. W. M., 2003 - The interrelationships and evolution of basal theropod dinosaurs. Special Papers in Palaeontology, 69: 1-213.
Sereno P. C., Wilson J. A., & Conrad J. L., 2004 - New dinosaurs link southern landmasses in the Mid-Cretaceous. Proceedings of the Royal Society: Biological Sciences, 271: 1325–1330.
Wilson J. A., Sereno P. C., Srivastava S., Bhatt D. K., Kholsa A., & Sahni A., 2003 - A new abelisaurid (Dinosauria, Theropoda) from the Lameta Formation (Cretaceous, Maastrichtian) of India. Contributions from the Museum of Paleontology, University of Michigan, 31: 1 - 42.
Grazie Andrea, ti amo! ;) (scherzo!)
RispondiEliminaVeramente molto interessante, la cladistica può comunque aiutare in un certo qual modo nella comprensione dell'evoluzione di queste creature...
Riferendomi al post sulle masse, per il Deltadromeus hai preso in considerazione il femore descritto da Stromer nel 1931, vero?
"Velocisaurus + Masiakasaurus + Noasaurus" perchè non presenta l'estrema compressione laterale del secondo metatarsale che si osserva in quei tre generi.
RispondiEliminaPuò essere inteso come un adattamento da "animali cursori"?
Per Deltadromeus: Non commento le tue inclinazioni amorose, ma per un attimo pensavo di cestinare il tuo commento (ho amici carogne che su queste cose ci campano a battutacce...).
RispondiEliminaSì, ho usato per Deltadromeus il femore di 1200 mm, non quello dell'olotipo.
Per Alefrisk: molto probabilmente sì, è un adattamento cursorio: il terzo metatarsale diventa il principale osso del piede (come negli equidi). Si tratta di una soluzione esattamente opposta alla condizione arctometatarsale, dove, al contrario, il terzo si riduce e il secondo ed il quarto si irrobustiscono (almeno nella metà prossimale del piede).
"Grazie Andrea, ti amo! ;) (scherzo!)"
RispondiEliminaAddirittura^^
"Ligabueino è un genere che spesso viene incluso in questo clade, ma, probabilmente, è una forma più basale di neoceratosauro (Cau & Maganuco)"
Chi l'avrebbe detto: abbiamo persino esperti italiani di abelisauroidi!(mancano pure all'estero^^) Ne approfitto per farti un'altra domanda: gli abelisaurinae sono ancora validi come raggruppamento? Te lo chiedo perchè, nella scheda di Abelisaurus(su Dino Temple), non ho specificato alcuna sottofamiglia...
http://dinotemple.splinder.com/post/12897126
PS: oh ma la mail è arrivata? Altrimenti son costretto a scriverlo qui^^
Non esageriamo con la parola "esperto": io e Simone ci siamo trovati a studiare materiale abelisauroide (vedi lista delle mie pubblicazioni), e quindi ci siamo un pò impratichiti col gruppo.
RispondiEliminaA quanto ne so, per ora dentro Abelisaurinae c'è solo Abelisaurus, quindi, e finchè non si troveranno nuove specie che sono più vicine ad Abelisaurus che a Carnotaurus (questa è la definizione filogenetica di Abelisaurinae) la sottofamiglia non è necessaria.
Alcuni ci vedono Aucasaurus, ma a me coi dati attuali risulta un carnotaurino.
Fabio, mandami la mail all'indirizzo: cauand@gmail.com
Dunque Andrea, Carnotaurinae e Abelisaurinae sarebbero parafiletici giusto?
RispondiEliminaScusa se ti ho causato problemi con la mia affermazione, era solo per scherzare! Intendevo che sei il primo italiano che conosco che scrive un articolo sui Noasauridae.. ^^
RispondiEliminaSe vuoi. puoi anche cancellare il commento, tanto non me ne faccio nulla... ;)
"Fabio, mandami la mail all'indirizzo: cauand@gmail.com"
RispondiEliminaRiproviamo^^ Questo è il 5° tentativo!Xd
"Scusa se ti ho causato problemi con la mia affermazione, era solo per scherzare!"
Massì dai, era uno scherzo, non facciamone un dramma^^
"Alcuni ci vedono Aucasaurus, ma a me coi dati attuali risulta un carnotaurino."
Grazie del chiarimento
Deltadromeus: sono solo battute ;-)
RispondiEliminaAlefrisk: Carnotaurinae e Abelisaurinae sono nomi di cladi: essi hanno definizioni che li rendono monofiletici a prescindere dai taxa che contengono (semplificando, il primo è "tutti gli abelisauri più vicini a Carnotaurus che a Abelisaurus" il secondo è "tutti gli abelisauri più vicini ad Abelisaurus che a Carnotaurus"). Con queste definizioni, non possono essere parafiletici (al più possono essere monospecifici, come, sembra almeno per ora, che accada a Abelisaurinae che contiene solo Abelisaurus).
Spero di essere chiaro, so che la tassonomia filogenetica è un pò ostica nei concetti...
Ieri sera, ti ho inviato 2 copie della mail, di fila^^ Sono arrivate? (inizio a preoccuparmi seriamente del mio Outlook Express, anche perchè...ho inviato altre mail importanti a diverse altre persone e...non sono certo che abbiamo raggiunto destinazione. Come risolvere il problema!?)
RispondiEliminaHai dei problemi con Outlook: non mi è arrivato niente. Sorry.
RispondiEliminaFabio, tagliamo la testa al toro(saurus): mandami le domande qui su "Theropoda", ed allega il tuo indirizzo mail: ti manderò le risposte direttamente a quello.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaPer Fabio: ho copiato il testo del messaggio, poi ho cancellato il commento (per rispetto della privacy).
RispondiEliminaciao