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04 aprile 2010

Billy e il Clonesauro: Guida Paleontologica ad una visione consapevole- Seconda Parte: _Tyrannosaurus rex_

Come accennato nei precedenti post, inizia la serie in cui vengono analizzate le basi scientifiche (ed i paleontologi coinvolti) che hanno creato i più famosi dinosauri mediatici al mondo, quelli di Billy e il Clonesauro (1993). Tra tutti i dinosauri del film, il più famoso, amato, citato, copiato, star indiscussa del film è sicuramente l'esemplare di Tyrannosaurus rex. Di fatto, l'immagine di quell'animale è probabilmente la ricostruzione più nota al pubblico di un organismo estinto.
A differenza di altri dinosauri che discuterò in successivi post, la paternità del Tyrannosaurus del film è molto facile da identificare, dato che esso è quasi esclusivamente derivato dalle interpretazioni di un solo ricercatore, G.S. Paul.
Influssi iconografici di altri ricercatori, come Bakker, non sono praticamente presenti, mentre è preponderante la concezione anatomica descritta in Paul (1988). Credo che una tavola, sopra, sarà più espressiva di qualsiasi descrizione di dettaglio. Osservate come, nei particolari, l'esemplare del film ricalchi fedelmente la ricostruzione che dà Paul (1988). Il riferimento è talmente fedele, che è possibile persino stabilire quale esemplare è il più probabile "originale" da cui derivi "il clone": AMNH 5027 (l'esemplare di New York), un adulto non senile, lungo circa 11 m e con una massa di circa 5-6 t (stime tratte da Paul, 1988). Alcuni dettagli anatomici presenti nella ricostruzione di Paul (1988) e nel film sono, oggi, ritenuti non probabili. La narice esterna, ad esempio, non è così ampia ed estesa, ma si collocherebbe, come in tutti i rettili, nella regione rostrocaudale della fossa nariale. Le labbra a parziale protezione della base delle corone dentarie, chiaramente visibile nell'esemplare del film, dotate di una forma di mobilità, sono attualmente poco probabili, come discusso qui: si ritiene che l'intera corona dentaria fosse esposta in vita, e che non fossero presenti labbra. Un altro dettaglio significativo, e che, paradossalmente, è il primo ad apparire nel film, è la postura dell'arto anteriore. Come discusso qui, i Theropodi non pronano le mani, e quindi, è impossibile che l'animale potesse afferrare un cavo orizzontale alla maniera vista nel film. A dire il vero, una tale scena sarebbe impossibile anche nel caso che l'animale fosse capace di pronare i polsi: infatti, come vedete nel film, l'animale afferra la recinzione con una mano; ma ciò, data la posizione delle braccia nel corpo e la loro capacità ridotta di proiettarsi in avanti rispetto alla posizione della testa, implicherebbe che collo e cranio erano aldilà della stessa recinzione rispetto alla mano (!). A parte questi dettagli, va notato che, per esigenze del film, l'animale è ricostruito con arti posteriori eccessivamente corti e compatti, dando l'impressione di una corporatura più bassa e massiccia di quella effettiva. Altri dettagli, a prima vista marginali, sono erronei ed è bene segnalarli per coloro che non dispongono di concetti anatomici ma che, nondimeno, possono essere curiosi sulla validità o meno di determinate scene presenti nel film.
In una scena, l'animale si avvicina a due esseri umani, che restano immobili per evitare di essere individuati. L'animale, apparentemente, pare sbuffare come se tentasse di annusarne la presenza. Ora, entrambe le interpretazioni sono poco probabili per Tyrannosaurus: come discusso qui, il sistema visivo stereoscopico di questo theropode è talmente evidente che non ci sono dubbi sulla sua capacità visive, indipendentemente dal movimento o meno di una preda. Inoltre, è altamente improbabile che l'animale potesse "annusare" o "sbuffare", dato che il suo sistema di ventilazione polmonare è unidirezionale basato su sacchi aerei e non su un sistema bidirezionale diaframmatico come il nostro, quindi, è difficile capire come un theropode potesse "sbuffare" in assenza di quei meccanismi muscolo-scheletrici che permettono ad un cane di annusare o a noi di starnutire.
Un altro aspetto di Tyrannosaurus divulgato dal film, sostenuto da Paul e Bakker, ma attualmente ritenuto poco probabile, è l'idea che l'adulto di Tyrannosaurus rex fosse un cursore capace di raggiungere almeno i 40 km/h. Sebbene non ci sono obiezioni ad ipotizzare simili prestazioni negli esemplari giovanili, l'attuale interpretazione sostenuta da modelli biomeccanici e simulazioni dinamiche è che questo theropode, con il raggiungimento dello stadio adulto, riducesse gradualmente le sue capacità cursorie, per adottare uno stile di vita più graviportale. Pertanto, è altamente improbabile che un Tyrannosaurus adulto potesse caricare un veicolo a motore con quelle prestazioni eccessive viste nel film.
So che certi lettori troveranno questi concetti scontati, e forse persino ovvi, ma non tutti quelli che leggono Theropoda sanno queste informazioni, e possono, senza una fonte che li indirizzi verso l'attuale interpretazione scientifica, credere che tutto quello che appare nel film, così realistico ed avvinente, sia fondato su solide basi paleontologiche. In realtà, come ho mostrato, buona parte del Tyrannosaurus "conosciuto" da moltissimi solo tramite il cinema, rappresenta prettamente la concezione di uno (o pochi) paleontologo/i, e che tale concezione sia stata in parte riveduta e corretta dagli studi di molti altri paleontologi negli ultimi 15 anni. Mostrare solo il "tyrannosauro del film" senza spiegare come e quanto sia valido oggi, sarebbe ingiusto verso il lavoro di molti altri paleontologi, senza nulla togliere al valore e merito delle ricerche di Paul o degli altri coinvolti nella consulenza di questi famosissimi film.
Nella prossima parte, tutti i padri dei raptor...
Bibliografia:
Paul, G. S., 1988: The Predatory Dinosaurs of the World.–Simon and Schuster Co., New York, 1988, pp. 1-464.

23 commenti:

  1. Fuori tema e da neofita:

    il bello della paleontologia è proprio il suo continuo mutare. Per chi non la conosce, magari, il pensiero di qualcuno che studia il passato attraverso immobili rocce può dare l'idea di una scienza statica. Invece è estremamente dinamica. Il paleontologo deve essere sempre pronto a continue revisioni e cambiamenti. Anche radicali. O no?

    Andrea/GGD!

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  2. Parole sante.
    Per questo, è una buona cosa ricordare che le ricostruzioni (comprese quelle cinematografiche) saranno sempre provvisorie, per quanto, si spera, progressivamente sempre più aderenti all'originale ormai perduto.

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  3. Non ho capito bene una cosa: quindi i dinosauri, uccelli compresi, posso solo inspirare l'aria? e come fanno a buttar fuori la CO2 in eccesso?

    Probabilmente però ho capito male io...

    Grazie della risposta

    Marco Castiello

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  4. Il meccanismo di ventilazione degli uccelli è molto complesso. Semplificando al massimo, nei nostri polmoni, l'aria scorre in una direzione entrando (inspirazione) e scorre nella direzione opposta uscendo (espirando): è come un mantice. Negli uccelli, l'aria scorre sempre nella stessa direzione, seguendo un ciclo complesso che fa entrare l'aria nei sacchi aerei, poi nel polmone, poi ancora nei sacchi aerei, poi ancora nel polmone ed infine torna alla trachea ed esce: dato che questo flusso non è in due direzioni come il nostro, è detto unidirezionale. Ovviamente, anche loro espellono la CO2 in eccesso, che esce poi con l'aria "vecchia".

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  5. e allora perchè non possono sbuffare?

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  6. Prova a sbuffare: ti accorgerai che usi il diaframma (il muscolo trasversale sotto i polmoni). Gli uccelli non hanno diaframma.

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  7. mi intrometto anche io, gli uccelli starnutiscono e hanno un respiro anche accellerato...sarà banale, ma lo osservo dai miei inseparabili. dalla poca anatomia aviaria che ho studiato alle superiori, stando fermi usano i muscoli pettorali per respirare (contraendoli, ampliano la cassa toracica) mentre in volo è lo spattere delle ali che gli permette l'ingresso di aria nei polmoni facendogli risparmiare energia.

    sucsa ma ancora non ho capito questo meccanismo unidirezionale :-) ammetto che non è la prima volta che lo spieghi, ma è davvero complicato. forse delle figure aiuterebbero...boh *__*

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  8. La ventilazione che vedi nei pappagallini è differente dalla nostra: tu osservi le variazioni del volume della gabbia toracica derivante dalla contrazione ritmica dello sterno.
    Non so cosa intendi per "starnuto", ma anche se apparentemente è analogo al nostro, non è prodotto dallo stesso meccanismo dei mammiferi.

    Mi rendo conto che la ventilazione unidirezionale è complessa (io stesso ricordo di aver faticato a comprenderla durante gli studi): mi riprometto di fare un post illustrato che mostri le fasi di ventilazione.

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  9. sono assolutamente d'accordo con te, andrea, su questa iniziativa a proposito di Jur...ehm Billy e il Clonesauro. Io stesso da piccino ero seguace della saga, e prendevo per oro colato tutto ciò che c'era scritto.
    Ora sono iscritto alla facoltà di biologia e ho appena iniziato ad approfondire l'anatomia animale, e insieme ad essa è tornata prepotente la passione per i miei rettili preferiti dell'infanzia. Solo da poco ho scoperto quanto è dinamica la paleontologia, e quanto può cambiare la visione anche di un intero ordine in pochissimi anni.
    Quindi per me quello che stai facendo è un lavoro non solo lecito, ma doveroso e interessante.
    E non per questi fattori anatomici (e neanche per le battute spiazzanti da sceneggiatura di film d'azione anni '90 :)) perderò il mio affetto verso il film che ho amato nell'infanzia.
    Una domanda: magari è un discorso che hai già affrontato ma seguo da veramente poco il tuo blog. Si hanno evidenze concrete di piume o protopiume anche su fossili di tyrannosauridae?

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  10. Ho parlato in altri post della questione sulla possibile presenza di piumaggio in Tyrannosauridae.

    Riassumendo:
    Non esistono tracce di pelle di tyrannosauridae pubblicate in studi scientifici ufficiali, ma solo citazioni in alcuni libri. So che ci sono alcune scoperte molto recenti a riguardo, ma fino a quando saranno pubblicate, non dico altro.
    La posizione filogenetica di Tyrannosauridae esclude con grande probabilità la presenza di "vere" penne come quelle di Caudipteryx, mentre avvalora l'esistenza di protopiume filamentose come in Dilong.
    Alcuni pensano a variazioni nel piumaggio legate alle dimensioni, età individuale o località geografica, ma, per ora, sono solo congetture prive di dati a sostegno pro o contro qualsiasi versione.
    La mia opinione personale, basata su tutti i dati che ho, è che il protopiumaggio è plaubile nei Tyrannosauridi, ma che non ci sono abbastanza dati per sapere la distribuzione completa di questo piumaggio nel corpo di un tyrannosauridae adulto. Escludo però che le zone rugose del cranio fossero coperte di piumaggio, perché probabilmente rivestite da ispessimenti cornei. Per il resto del corpo, la faccenda è più complessa. Solo scoperte future potranno illuminarci.

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  11. Aprendo una piccola parentesi, ricordi il documentario 'Il pianeta dei dinosauri' della Rai e condotto da Piero Angela? Se si ricordi chi ha lavorato a quel programma come consulente scientifico? Che ne pensi di quel documentario made in Italy?


    (Non trucidarmi XD

    "La paleontologia è una scienza, e non si basa su "secondo me""
    ---
    "La MIA OPINIONE PERSONALE, basata su tutti i dati che ho, è che il protopiumaggio è plaubile nei Tyrannosauridi, ma che non ci sono abbastanza dati per sapere la distribuzione completa di questo piumaggio nel corpo di un tyrannosauridae adulto")

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  12. Prolagus, non per fare l'avvocato difensore di nessuno, né per essere antipatico (visto che spesso i tuoi commenti mi piacciono)

    La paleontologia, le dicipline scientifiche e quelle umanistiche non si fanno con i "secondo me" proprio perchè:
    1) Questo è un blog, non una pubblicazione scientifica
    2) Cau ha avanzato un'ipotesi probabilistica, basata su alcuni ragionamenti interni ad un metodo (es. l'inferenza...) non detto "per me è così, punto"
    3) il suo "secondo me" era accompagnato da considerazioni scientifiche certe che andavano ad escludere (cosa che è più facile dell'includere in tutte le discipline te lo assicuro)
    4)non era un espressione retorica ma un parere, ed era per tanto espresso come possibilità, pronta ad essere abbandonata qualora esistessero prove in direzione opposta, visto che la scienza non è religione

    Erodoto

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  13. Ricordo il documentario, ma non ricordo i dettagli, è passato troppo tempo. Non ho un'opinione del programma, perché non sono un critico televisivo, ed evito di commentare qualcosa di cui non ho sufficienti dati.

    L'opinione personale di Andrea Cau, scritta in un commento ad un post in un blog, e non scritta in un articolo scientifico ufficiale NON è SCIENZA. Quindi, non c'è alcuna contraddizione nelle mie parole di oggi rispetto a quelle di ieri.
    Se pubblicherò mai un articolo scientifico in cui esporrò i dati ed i modelli più plausibili a proposito del piumaggio tyrannosauridae, allora sì che le mie opinioni personali saranno scienza. Fino ad allora, esse sono opinioni di tutto rispetto, perché basate su dati scientifici (che ho esposto nel dettaglio in molti post passati), ma non sono allo stesso livello di valore di un articolo scientifico.
    Inoltre, dato che questo post non parla di piumaggio nei tyrannosauridi, e dato che io ho lungamente discusso dei dati scientifici sul piumaggio in molti altri post, mostrando dati e citando fonti, io ho espresso una opinione MOTIVATA ED ARGOMENTATA. Essa non è un articolo scientitico, ma sicuramente ha un valore, in quanto porta delle prove a suo sostegno, e non è una opinione sterile priva di dati, né un "secondo me" fine a sé stesso.
    Infatti, il mio commento che hai citato è solamente una brave menzione di una discussione più articolata che, ovviamente, non ha senso che riproducessi ora: ma essa esiste, e chiunque vuole leggerla può trovarla nel blog (ad esempio, nei post sul piumaggio in Daspletosaurus: http://theropoda.blogspot.com/2009/01/ricostruzioni-scientifiche-ipotizzare.html.


    Prolagus, per favore, evita questi giochetti retorici con me, sono seccanti e futili: è un consiglio per evitare che davvero io inizi a pensare che sei infantile ed a smettere di risponderti. Io voglio interlocutori validi scientificamente, che portano dati e argomenti logici, e non solo retorica e provocazioni.
    Grazie

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  14. Controllino su la consulenza scientifca a Il Pianeta dei dinosauri (libro e serie)
    Consulente scientifico: Dale Russel
    Paleoartistico Valter Fogato
    Altri consulenti: gruppo Ligabue Venezia (non specificati nel dettaglio, all'inizio degli anni '90 ci lavoravano molte persone, spesso in contatto con Philippe Taquet, ed a una campagna di scavo in mongolia partecipo lo stesso Alberto)

    L'anno prima Pietro e Alberto Angelo avevano pubblicato un libro ("La straordinaria storia della vita sulla terra") con Fogato e la collaborazione scientifica di Lorenzo Pinna

    Infine Alberto Angela stesso, che pur non essendo un paleontologo specializzato in dinosauri è stato un paleo-antropologo per alcuni anni, partecipando a diverse campagne di scavo in Africa e Arabia, oltre a laurearsi in Scienze Naturali, con una prestigiosa serie di dottorati e post dottorati negli USA.

    Erodoto

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  15. Tranquillo Cau non voglio aprire discussioni di questo genere con te, Erodoto concordo con quello che hai scritto. Volevo solo riallacciarmi al discorso di ieri secondo cui anche i paleontologi interpretano i dati scientifici ed esprimono (giustificandoli) i propri 'secondo me' ossia le proprie opinioni. Cioè non ci vedo nulla di male in questa 'imperfezione' che anzi è il motore per il progresso delle conoscenze in questa ed in altre materie scientifiche. Spero di non essere travisato :-)

    Per tornare al pianeta dei Dinosauri non intendevo una critica televisiva, ma (come per JP alias 'Billy e il clonesauro') una divulgativa dato che Angela è un buon divulgatore...

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  16. Il tuo errore è vedere una imperfezione che non esiste. Se la paleontologia è "imperfetta" per i motivi che hai detto, allora lo è anche la fisica, la biologia, la geologia, la chimica, insomma, tutte le scienze. Tutte le scienze si basano su dati raccolti, su modelli logico-matematici che le descrivono, e su teorie argomentate o narrative che fanno una sintesi. Le "opinioni" o i "secondo me" privi di dati sono altra cosa, e non sono parte della scienza.

    A parte il fatto che non ricordo molto dell'opera di Piero Angela che citi, ti ricordo il motivo dei miei post sui dinosauri di Spielberg e co.:
    discutere le basi scientifiche dei più famosi dinosauri mediatici al mondo. I dinosauri di Piero Angela non li ricorda quasi nessuno, e non hanno avuto un impatto su milioni di persone e non hanno plasmato l'immaginario di un'intera generazione. Quindi, a me non interessano, e non scriverò mai dei post su di loro.
    Ecco perché invece ritengo interessante e doveroso parlare dei dinosauri spielberghiani, perché tutti, volenti o nolenti, li hanno inglobati nella loro concezione visiva dei dinosauri, inclusi errori e concetti ormai superati dalla scienza. Il commento di approvazione che ho ricevuto da un illustratore e paleoartista come Brett è per me la migliore dimostrazione dell'importanza di questi post.

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  17. "Le "opinioni" o i "secondo me" privi di dati sono altra cosa, e non sono parte della scienza."

    Ma infatti non li ho mai intesi senza niente alle spalle ;-) Di 'perfetto' conosco solo la matematica (o le matematiche). Nelle pubblicazioni scientifiche, alla fine dopo la discussione dei dati (nelle conclusioni insomma) vengono date delle opinioni che giuste o sbagliate che siano sono pur sempre il risultato dell'elaborazione dei dati fatte dall'autore. Giusto?
    Volevo far notare che il termine imperfetto è volutamente messo tra virgolette.

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  18. Benissimo.
    Allora, d'ora in poi saranno molto graditi ed apprezzati i "secondo me" accompagnati da motivazioni e dati.
    Grazie.

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  19. Dimenticavo,

    :-)

    (sono della vecchia scuola, poco abituata agli emoticons)

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  20. Spero di non tediarti Andrea, ma continuano a venirmi in mente curiosità a proposito del film. Per quanto riguarda le tipologie comportamentali di Tyrannosaurus, nel secondo romanzo di Skinner esso viene descritto come un genitore amorevole, con un esteso periodo di cure parentali. Questo è supportato da qualche evidenza o è campato per aria?

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  21. All'etologia degli animali del film dedicherò un post specifico.

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  22. Segnalo un lapsus (ne faccio tantissimi anche io), prima dei dinomaniaci che sciameranno qui:

    "So che certi lettori troveranno questi concetti scontati, e forse persino ovvi, ma non tutti quelli che leggono Theropoda sanno queste informazioni, e possono, senza una fonte che li indirizzi verso l'attuale interpretazione scientifica, credere che tutto quello che appare nel film, così realistico ed AVVINENTE, sia fondato su solide basi paleontologiche."

    In effetti con un bicchiere di vino anche JW sarebbe un bel film, figuriamoci JP.

    Valerio

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