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06 febbraio 2009

Polemica strisciante: non tirate in ballo i theropodi quando non occorre!

Il Blog Theropoda sostiene la Theropodologia, ma è nemica del Theropodismo! Cos’è il Theropodismo? Esso è “l’abuso” dei theropodi per interpretare tutto ciò che sta dentro (o quasi, come il caso che sto per citare) il Mesozoico.

Nel numero di Nature di questa settimana viene descritto il più grande serpente noto finora, l’esagerato Titanoboa (Head et al., 2009) dal Paleocene della Colombia. Ora, qualcuno si chiederà cosa possa legare un serpente di 13 metri dell’inizio del Cenozoico con i theropodi non-neornithi estintisi 5-10 milioni di anni prima. Nulla, se dipendesse da me. Tuttavia, in rete ho trovato alcune discussioni-speculazioni sulle possibili cause del gigantismo di questo boide, e sul fatto che esso si sia ingigantito occupando le nicchie ecologiche lasciate libere dall’estinzione dei grandi theropodi.

Ma scherziamo? Qualcuno seriamente pensa che un serpente boide di una tonnellata si evolva per occupare le nicchie ecologiche liberate dai theropodi? Una simile idea è la classica iper-banalizzazione dell’evoluzione dei dinosauri, in base alla quale gli ecosistemi mesozoici sono delle semplici piramidi alimentari con alla vetta il più grosso animale carnivoro (leggi: “Tyrannosaurus” o “Giganotosaurus”, o “Spinosaurus”... qualche volta “Torvosaurus”, o “Carnotaurus”), e, sotto, tutti gli altri animali. Cerchiamo di aprire di più gli orizzonti mentali, e proviamo a vedere il fenomeno nella sua complessità.

Innanzitutto, lo studio di Head et al. (2009) si focalizza sulla taglia di Titanoboa per determinare la temperatura media annua del suo ambiente. Questo argomento deriva dall’idea che la taglia massima di un animale ectotermo come un serpente sia dipendente dalla temperatura media annua (ovvero: più alta e più stabile è la temperatura media, più grande potrà diventare il serpente). In effetti, l’inizio del Cenozoico è caratterizzato da una fase di intenso effetto serra globale, che ha sicuramente inciso sulle dimensioni di questo serpente. Tuttavia, ed è questo che voglio discutere, ritengo che le dimensioni di Titanoboa riflettano particolari condizioni ecologiche, e non solamente climatiche. Per prima cosa, cerchiamo di non farci esaltare dalle dimensioni lineari: Titanoboa è sì un animale notevole, ma ha comunque una massa paragonabile a quella dei più grandi coccodrilli attuali, e di molti coccodrilli dell’inizio del Cenozoico: certo che è grande, ma non è un sauropode! Quindi, la sua esistenza non richiede spiegazioni bizzarre o spettacolari.

I fautori dell’idea theropodista che vede nell’estinzione dei theropodi l’opportunità per un boa di superare la tonnellata hanno probabilmente ragione nell’idea generale (occupazione di nicchie ecologiche), ma totalmente torto nel dettaglio (citare i theropodi). Titanoboa proviene da ambienti lacustrini, popolati da grandi tartarughe e coccodrilli semiacquatici. Data la taglia notevole, l’ecologia di questo boide dovevano essere analoga a quella dell’attuale anaconda, un serpente prettamente acquatico, che vive in distese acquitrinose e occasionalmente si avventura in terreni asciutti.

Pertanto, se Titanoboa è l’effetto della liberazione di qualche nicchia ecologica pre-esistente, non credo certo che sia quella dei theropodi. Per vedere un legame tra nicchie dei theropodi e quelle di questo serpente, bisognerebbe ammettere l’esistenza di theropodi di una tonnellata specializzati a vivere in ambienti come quelli di Titanoboa, cioè habitat acquitrinosi. Ovvero, dovremmo ipotizzare dei theropodi, beh... sì, lo dico: anfibi... Anzi, dato che Titanoboa è sudamericano, potrei persino azzardare un gruppo di theropodi molto diffusi in Sudamerica, un gruppo di theropodi di taglia medio-grande... uno a caso... Chi lo sa? Magari, qualcuno di quei theropodi era davvero anfibio come Titanoboa...

Ovviamente, non sto parlando seriamente: volevo solo mostrare che se si ammette un’ipotesi, bisogna poi accettarne delle “scomode” implicazioni (scomode per altri, non per me).

Anche se non avrei problemi ad ammettere un theropode anfibio, sono certo che Titanoboa non occupò le nicchie dei theropodi, animali prettamente terricoli con ecologie e fisiologie molto lontane da quelle dei serpenti. Se davvero Titanoboa occupò delle nicchie ecologiche liberatesi con l’estinzione del K-T, penso che potrebbe aver occupato quelle di altri rettili acquatici (sia marini che d’acqua dolce) molto simili ai serpenti... anzi, proprio quelle dei parenti più prossimi dei serpenti: i mitici mosasauroidi del Cretacico!

Come vedete, non occorre scomodare i theropodi per capire un serpente gigante.

Bibliografia:

Jason J. Head, Jonathan I. Bloch, Alexander K. Hastings, Jason R. Bourque, Edwin A. Cadena, Fabiany A. Herrera, P. David Polly, Carlos A. Jaramillo, 2009) - Giant boid snake from the Palaeocene neotropics reveals hotter past equatorial temperatures Nature, 457: 715-717 DOI: 10.1038/nature07671

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