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07 febbraio 2009

Il Cranio di Deltadromeus - Ipotesi di ricostruzione

Deltadromeus agilis Sereno et al. (1996) è uno dei theropodi più enigmatici degli ultimi decenni. Questo theropode di grande taglia (l’adulto, basato su un femore citato da Sereno et al., 1996, avrebbe una massa di 3-4 t) è stato attribuito alla base di Coelurosauria (Sereno et al., 1996), a Ornithomimosauria (Rauhut, 2003), mentre attualmente lo si colloca tra i Ceratosauria non-abelisauridi (Wilson et al., 2003; Carrano & Sampson, 2008). Megamatrice sostiene questa ultima ipotesi, ed in particolare, quella di Wilson et al. (2003), che vede Deltadromeus in Noasauridae (Carrano & Sampso, 2008, lo collocano in posizione più basale, sempre in Ceratosauria ma esterno a Neoceratosauria: Megamatrice ha tutti i caratteri utilizzati in entrambi gli studi ed avvalora quello di Wilson et al., 2003, collocandolo tra i noasauridi basali). Attualmente, non esistono resti cranici di Deltadromeus. Tuttavia, è possibile ricostruire alcuni dettagli del suo possibile cranio, elaborando una “ipotesi 0” del suo aspetto, basandoci sull’inferenza filogenetica, ovvero, determinando quali siano le condizioni morfologiche presenti alla base della sua linea evolutiva, a loro volta deducibili ottimizzando la distribuzione dei caratteri ricavabili dai suoi parenti prossimi. Ovvero, utilizzando la serie dei suoi parenti prossimi per i quali sia noto il cranio (nell’ordine di distanza crescente: gli altri noasauridi, poi Abelisauridae, poi Ceratosaurus. Tetanurae e Coelophysoidea vengono considerati come parenti remoti, utili per stabilire le condizioni, ma non utilizzati direttamente per la ricostruzione), si può delineare un suo possibile cranio “minimalista”. Per “minimalista” intendo che non possiamo, attualmente, sapere quanto effettivamente esso si sia “allontanato” dalla condizione ricostruita; nondimeno, essa è la più plausibile sulla base di ciò che sappiamo attualmente. Il criterio valuta la distribuzione dei caratteri, ed attribuisce a Deltadromeus le condizioni morfologiche che minimizzano il numero di ipotesi che dobbiamo aggiungere per ricostruire ciò che non conosciamo. Ad esempio, dato che tutti i theropodi citati prima nella lista di parenti hanno i denti, l’ipotesi “0” comprende i denti (ipotizzare che Deltadromeus fosse senza denti non è impossibile, ma è meno parsimonioso con i dati attuali). Oppure, dato che solo Abelisauridae ha ossa craniche rugose, mentre negli altri noasauridi, in Ceratosaurus, alla base di Tetanurae e di Coelophysoidea le ossa craniche sono liscie, è più parsimonioso ricostruire Deltadromeus con ossa liscie. Analogamente, dato che Masiakasaurus ha denti dentali rostrali proiettati rostralmente, mentre gli altri theropodi mancano di questo tratto, per ora assumiamo come ipotesi “minimalista” che Deltadromeus non avesse la condizione di Masiakasaurus, ma fosse come gli altri suoi parenti più lontani.

Inoltre, i caratteri sono stati adattati alla taglia dell’animale, considerando che esistono delle tendenze allometriche legate alla taglia che non sono legate alla posizione filogenetica.

Ecco il risultato:

Ovviamente, è solo un’ipotesi interpretativa basata su una serie di assunzioni di partenza, quindi suscettibile di revisione alla luce di dati reali.

Bibliografia:

Rauhut O. W. M., 2003 - The interrelationships and evolution of basal theropod dinosaurs. Special Papers in Palaeontology, 69: 1 - 213.

Sereno P. C., Dutheil D. B., Iarochene M., Larsson H. C. E., Lyon G. H., Magwene P. M., Sidor C.A., Varricchio D. J., & Wilson J. A., 1996 - Predatory Dinosaurs from the Sahara and Late Cretaceous Faunal Differentiation. Science, 272: 986 - 991.

Wilson J. A., Sereno P. C., Srivastava S., Bhatt D. K., Kholsa A. & Sahni A., 2003 - A new abelisaurid (Dinosauria, Theropoda) from the Lameta Formation (Cretaceous, MAstrichtian) of India. Contributions from the Museum of Paleontology, University of Michigan, 31: 1 - 42.



12 commenti:

  1. Il tuo cranio ipotetico di Deltadromeus è molto simile alla ricostruzione del suddetto dinosauro proposta dalla Safari Ltd nel loro modellino...Coincidenza,o anche loro sono giunti alla tua stessa conclusione? ;)

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  2. Non ho idea di cosa stai citando... Comunque, può darsi sia stato creato usando la mia stessa logica.

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  3. Non conosci la Safari Ltd,storica ditta di Miami che dal 1988 produce,in accordo con diversi musei (tra i quali il famosissimo Carnegie di Pittsburgh) e con l'aiuto di paleontologi e paleoartisti vari alcuni tra i più realistici e spettacolari modellini di dinosauri,animali preistorici e non mai fatti?!

    Scusa per la mia reazione stupita,Andrea,ma credevo che in quanto studioso E amante dei dinosauri ne avessi perlomeno sentito parlare...;)

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  4. Ho fatto una ricerca in rete: sì, in effeti, i modellini li avevo visti nel negozio del Museo di Milano, ma non sapevo chi li producesse.

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  5. Fatti conto che tra giocattoli,pupazzi e modellini più o meno accurati (sia di scheletri che di animali preistorici "in carne e ossa",avrò qualcosa come 850-900 dinosauri & company sparsi per casa :D

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  6. Fuori post e in ritardo: Andrea, oltre ai Darwin-festeggiamenti (stupendo il manifesto su "Ultrazionale"!), che ne diresti di un articolo celebrativo per il ventennale appena trascorso dalla pubblicazione di "Predatory Dinosaurs Of The World", di G.S.Paul, N.Y., Simon&Schuster, 1988?
    Nella blogosfera nessuno s'avvide di cotale frangente dei ricorsi storici!?
    Spunti che mi interesserebbero paleontologicamente: ciò che è stato ground-breaking, ciò che ha fatto breccia, ciò che invece non ha resistito nè attecchito, limitandosi a quel testo. Ad es. gli Spinosauridi/barionychidi eredi dei dilofosauridi (con Liliensternus+Elaphrosaurus)...etc
    è solamente un'idea, nulla più.
    Lo farei io, ma mi limiterei all'analisi delle ricostruzioni 'alive'...troppo poco! Al max interverrei in secondo tempo sulle implicazioni della 'svolta', artstiche ed intellettuali.

    PS. Riguardo il Deltadromeus, Alessio ha ragione!

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  7. PDW è troppo vasto per un post... ci vorrebbe una settimana dedicata... hmm... valuterò la proposta!

    Di sicuro, un post sulla sua iconografia è d'obbligo e sarà fatto!

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  8. Spero non venga frainteso il mio post "Dinosaurs & Sinchronicity in "Jurassic Park" su 'Geomythologica'. Il tuo intervento, Andrea, ha reso necessarie delle precisazioni in sede di commento.

    Commenti alla pagina seguente o direttamente al sito:
    https://www.blogger.com/comment.g?blogID=2553949321299997099&postID=5925171219295182719

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  9. Andrea, vorrei proporti 1 mia "pseudo-ipotesi"

    Tratto dal forum di jpitalia
    http://www.jurassicparkitalia.it/public/ipb2.3.1/upload/index.php?s=&showtopic=1282&view=findpost&p=38690

    E ora evidenzia pure le falle del mio ragionamento contorto! XD

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  10. Da quello che ho capito, proporresti di istituire Elaphrosauridae, comprendente Elaphrosaurus e Deltadromeus?

    E' un'ipotesi possibile, dato che almeno in uno studio, Carrano & Sampson (2008), i due generi formano un clado assieme a Spinostropheus. Tuttavia, tale risultato non è condiviso da altri studi, tra cui Wilson et al. (2004).

    Megamatrice attualmente colloca Deltadromeus nei Noasauridae. Ciò non significa che l'ipotesi elafrosauride sia da scartare. Nell'analisi di Canale et al. (2008) su Skorpyiovenator Elaphrosaurus risulta un Noasauridae (Deltadromeus non è stato incluso nell'analisi) Data la generale somiglianza esistente tra ceratosauri "gracili" non mi stupirei se futuri nuovi dati avvalorassero la tua ipotesi.

    Vedremo... E' una zona dei Theropodi che mi interessa molto...

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  11. Hai capito xfettamente, e mi fa molto piacere vedere che 1 palontologo del tuo livello la ritenga almeno possibile (mi accontendo di poco io XD)
    Comunque anche a me piaccio molto i ceratosauri, son il mio clade preferito di dinosauri
    RIguardo al cranio del deltadromeus, son d'accordo con la tua ricostruzione (anche se non me ne intendo 1 granchè XD) ma ho visto x es le similitudini con quello di masiakasaurus in wiki english http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0d/Masiakosaurus_skull_FMNH.jpg e ciò che mi è subito saltato all'occhio son le strette fosse antorbitali
    Come hai detto, questa è l'ipotesi piùvalida in base a CIO' CHE ABBIAMO ADESSO, speriam che sorgan presto nuovi resti per scoprire la verità...
    PS
    1 domandina: ma quanto sarebbe lungo il cranio da te ricostruito, tenendo conto che l'esmplare citato da sereno era 13,3 m?

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  12. Intorno al metro. Essere più precisi non ha senso.

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