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04 febbraio 2009

Cicatrici di Triceratops, ferite di Neovenator ed un “Indovina Chi”


Per una curiosa serie di coincidenze, questa settimana è stata caratterizzata dalle patologie ossee nei dinosauri.

Innanzitutto, ringrazio Steve Brusatte che mi ha inviato una copia della recente monografia su Neovenator (Brusatte et al., 2008). Sebbene essa abbia a tema principale l’osteologia di Neovenator, è presente un breve paragrafo finale sulle patologie presenti nello scheletro di questo theropode. Dato che è in preparazione un lavoro esplicitamente dedicato a questo aspetto di Neovenator (Naish et al., in prep.) non mi dilungo molto sul tema. Il discorso che voglio fare qui si lega ad un’osservazione di Brusatte et al. (2008) che si collega ad un recente studio sui ceratopsidi (Farke et al., 2009).

Farke et al. (2009) descrivono la distribuzione delle lesioni ossee nel cranio di Triceratops e la confrontano con Centrosaurus. Essi dimostrano che i due taxa non mostrano una differenza significativa nella distribuzione delle lesioni tra le varie ossa del cranio, ad eccezione dello squamoso, che in Triceratops mostra una maggior percentuale di lesioni rispetto a Centrosaurus. Dato che non ci sono motivi per cui tale differenza di distribuzione possa essere dovuta a differenti comportamenti dei loro predatori, è plausibile che l’incidenza maggiore di lesioni nello squamoso in Triceratops sia dovuta a differenti comportamenti intraspecifici in quest’ultimo (ad esempio, tale dato indicherebbe che gli individui di Triceratops ingaggiavano tra loro scontri diretti che coinvolgevano le corna sopraorbitali ed il collare osseo).

Tornando a Neovenator, Brusatte et al. (2008) notano che l’esemplare noto di questo theropode ha numerose lesioni, cicatrici e patologie nello scheletro postcraniale, mentre il cranio pare privo di tracce di ferite. Questo dato contrasta con i casi riportati in altri theropodi (in particolare sinraptoridi e tyrannosauridi, Tanke & Currie, 2000) che presentano evidenti segni di lesioni rimarginate nelle ossa craniche. Dato che anche in Allosaurus la distribuzione delle lesioni è concentrata nella zona post-craniale, è possibile che questi due theropodi non fossero soggetti al tipo di scontri frontali che caratterizzavano sinraptoridi e tyrannosauridi. Brusatte et al. (2008) sottolineano che l’esiguità del campione statistico rende qualunque interpretazione suscettibile di smentita, tuttavia, concordo con loro che questi dati indicherebbero, in maniera analoga con il caso dei ceratopsi, l’esistenza di differenti strategie di competizione interspecifica (ovvero, utilizzo o meno della testa nelle interazioni con altri theropodi, probabilmente della stessa specie) o di caccia (utilizzo esclusivo o meno della testa nella caccia). Questa osservazione si ricollega al mio recente post sui theropodi con i crani rugosi: in quello studio avevo mostrato che i grandi theropodi con crani rugosi (Carcharodontosauridi, Abelisauridi e, in quota minore, Tyrannosauridi e Sinraptoridi) si distinguono da quelli non-rugosi per la contemporanea presenza di ispessimenti orbitali e assenza di creste naso-lacrimali. Neovenator ha una morfologia intermedia tra i carcharodontosauridi derivati ed Allosaurus: come i primi ha (seppur meno sviluppato) un sistema di rugosità craniche, mentre come il secondo ha lo sviluppo di creste preorbitali. Questi dati suggeriscono che i theropodi con crani crestati utilizzavano le creste craniche come strumenti di competizione intrespecifica non-violenta, e che, probabilmente, utilizzavano sia l’arto anteriore che le mandibole per cacciare: è quindi possibile che le ferite, presenti principalmente nelle ossa post-craniali, non fossero dovute a competitori della stessa specie, ma a scontri con le prede. Al contrario, i theropodi con crani più rugosi, privi di creste e con protezioni orbitali, e con cicatrici sia sul cranio che nel post-cranio, non solo cacciavano le prede principalmente col cranio, ma ingaggiavano scontri più violenti con i propri conspecifici, che coinvolgevano anche morsi alla testa.

Ultima nota.

Da qualche giorno sta circolando in rete un articolo di alcuni anni fa su una vertebra di dinosauro avente una vistosa patologia ad una zigapofisi (D’Anastasio & Capasso, 2004). Nulla togliendo all’analisi paleopatologica fatta degli autori, non posso evitare di segnalare una serie di errori di identificazione anatomica e tassonomica del reperto. Dico subito che la vertebra NON appartiene a Spinosaurus (come affermato nell’articolo). Qui sotto, mostro la foto del reperto, così com’è illustrata in D’Anastasio & Capasso (2004). Qualcuno sa indovinare a quale taxon appartiene? (Prego LP, MA e SM di non rispondere: so già che voi sapete la risposta).


Bibliografia:

Brusatte S.L., Benson R.B.J. & Hutt S., 2008 - The osteology of Neovenator salerii (Dinosauria: Theropoda) from the Wealden Group (Barremian) of the Isle of Wight. Monograph of the Palaeontographical Society 162 (631): 1-166.

D’Anastasio R. & Capasso L., 2004 - Post-microtraumatic cervical osteoarthitis in a cretaceous dinosaur. Reumatismo, 56(2): 124-128 (In Italian, with English abstract).

Farke A.A., Wolff E.D.S. & Tanke D.H., 2009 - Evidence of Combat in Triceratops. PLoS ONE 4(1): e4252. doi:10.1371/journal.pone.0004252.

Tanke D.H. & Currie P.J., 2000 - Head-biting behaviour in theropod dinosaurs: paleopathological evidence. Gaia, 15: 167-184.

4 commenti:

  1. Rileggendo D’Anastasio & Capasso, 2004 la vertebra viene datata all'Albiano della Tagane Formation,per poi essere collocata ad un intervallo temporale di 98-93 M.A.F. dunque si tratterebbe di una vertebra risalente al Cenomaniano-Turoniano.

    Il centro della vertebra è marcatamente opistocelico,ciò invaliderebbe l'attribuzione degli autori ad una quinta o quarta cevicale arretrandola alla base del collo,fra c8 e c10.
    Il centro appare reniforme in vista craniale.
    Il corpo vertebrale presenta una carena ventrale.
    Spina neurale bassa con assenza di processo epipofiseale.
    Da una radiografia laterale presente nell'articolo in questione non sembra esserci presenza di forami laterali,ma dalla foto a pagina 2 in visione frontale mi viene il dubbio che non possa eserci tuttalpiù una pleurofossa laterale.
    L'attribuzione ad un teropode del cretaceo "medio" nordafricano,la morfologia della vertebra insieme al fatto che sia stata attibuita dagli autori a Spinosaurus B per via di Russel,1996 mi fanno pensare che non possa trattarsi del tanto sventurato e conteso Sigilmassasaurus.

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  2. Sei la solita bestia mesozoica... Bravo!
    notato niente di strano nella foto?

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  3. Grazie^^
    Che la vertebra nella foto è capovolta...ma è la meno...

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  4. Yeah, I notice something strange. Part of the second vertebra looks like a demonic baby.


    Paul

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