Pagine

19 luglio 2023

Psittacosaurus vs Repenomamus... fossile superbo o super-fake?

Due viste del fossile descritto da Han et al. (2023)

 

La paleontologia ci ha abituati a scoperte incredibili, letteralmente fuori dall'ordinario. Penso ai celebri "dinosauri combattenti" scoperti nell'Agosto 1971 in Mongolia da una spedizione polacco-mongola. I due dinosauri sono fossilizzati assieme, e non ci sono dubbi che morirono assieme, dato che l'interazione tra i due scheletri non si limita ad una mera sovrapposizione delle ossa. In quel caso, quindi, abbiamo solide evidenze a sostegno dell'ipotesi che i due animali abbiano interagito in vita e siano stati sepolti nello stesso momento.

I fossili eccezionali esistono. Noi li amiamo. Ma proprio perché li amiamo non dobbiamo essere emotivi ed ingenui nei loro confronti. La loro bellezza non deve renderci ingenui di fronte alla loro eccezionalità. Scoperte eccezionali richiedono prove eccezionali, evidenze solide, specialmente in casi in cui l'esperienza ed il buon senso ci inducono ad un sano scetticismo.

Io ho sperimentato in prima persona quanto sia eccezionale il registro fossilifero ma anche quanto occorra essere rigorosi nel presentare scoperte eccezionali. Quando sottomettemmo Halszkaraptor alla rivista Nature, accompagnammo la descrizione del fossile con una dettagliata scansione micro-tomografica del fossile, al fine di dimostrare senza alcun dubbio la sua autenticità. Eppure, per quanto eccezionale, Halszkaraptor non è un fossile completo, e ciò non deve stupirci: alcune ossa sono andate perdute, altre sono in vario modo frammentarie e parzialmente preservate. L'incompletezza è la prassi nei fossili. Trovare un fossile completo al 100% e privo di deformazioni o di parti erose è praticamente impossibile. Scoprirlo significa avere trovato qualcosa di persino più eccezionale dell'eccezione. Difatti, se vi trovate di fronte un fossile perfettamente preservato e articolato, la prima domanda da porvi è se sia stato restaurato, ricostruito e quindi, in sostanza, alterato artificialmente. Persino Halszkaraptor, per quanto incompleto, risulta in alcune parti essere stato restaurato: alcune ossa furono restaurate prima che il fossile fosse da noi studiato, e le nostra analisi hanno mostrato dove e cosa fu restaurato (parte del muso, parte della mano esposta). 

Nel 2023, e dopo i vari casi di "fossili falsi" che hanno creato scandali e controversie nel nostro campo, l'utilizzo di metodi non-invasivi di scansione è divenuto uno standard imprescindibile della paleontologia.

Per questo motivo, e dopo anni di esperienza a lavorare su fossili eccezionali, sono naturalmente scettico di fronte a fossili in uno stato eccezionale di completezza, preservazione e, soprattutto, in posture o configurazioni straordinarie. Il fossile pubblicato ieri da Han et al. (2023) ricade in questa categoria.

DISCLAIMER: Io non ho visionato direttamente il fossile, quindi non pretendo che la mia valutazione si sostituisca a quella degli studiosi che hanno analizzato il fossile in prima persona. Né, ovviamente, ho alcuna opinione personale contro di loro. Mi limito a sollevare dei legittimi dubbi in quanto paleontologo che ha lavorato su fossili simili, dubbi basati sulla mia esperienza su materiale proveniente dalla medesima unità geologica, e sollevo questioni di fronte ad un fossile che - gli stessi autori lo sottolineano - è veramente eccezionale e fuori da qualsiasi standard di preservazione classica.

Le mie domande vertono sulla articolazione e postura dei due scheletri che compongono il fossile. Domande che gli autori hanno, a mio avviso, il dovere di valutare con molta serietà.

1- La eccezionale completezza e preservazione degli scheletri.

I due scheletri sono praticamente completi, ad eccezione della parte distale della coda del mammifero. Ogni singola costa e falange dei due scheletri pare essere preservata, senza alcuna deformazione, senza alcuna disarticolazione, senza erosione o frattura. Questo livello di preservazione è, letteralmente, incredibile. Io ho visionato alcuni fossili provenienti dalla medesima unità geologica cinese da cui proviene questa coppia di animali, ed i fossili, per quanto eccezionali come conservazione e articolazione delle ossa, sono comunque sempre in qualche modo solo parzialmente conservati, appaiono parzialmente deformati, risultano parzialmente erosi e variabilmente danneggiati dai processi di fossilizzazione. Nessuno è mai perfetto al 100%. In questo caso, invece, il fossile appare superbamente intonso e preservato. Sembra quasi una composizione scheletrica da museo, realizzata da un tassidermista scarnificando due cadaveri di animali odierni. Siamo di fronte a qualcosa di veramente eccezionale, persino per fossili eccezionali come sono quelli dalla Formazione Yixian! 

Una conservazione così eccezionale proprio in un fossile già di per sé veramente eccezionale (dato che unisce due animali in una "scena di lotta") è credibile? Il calcolo della probabilità che tutto sia naturale inizia a farsi ostico... 

Possiamo credere che nessuna costa caudale, nessuna falange dei piedi, nessuna vertebra caudale nei due scheletri si sia danneggiata, spostata, o abbia subito qualche erosione? Il sospetto è che ciò che stiamo osservando sia il prodotto di qualche sapiente opera di restauro, ovvero che ci sia stato un qualche grado di riparazione e alterazione del fossile originale. In tal caso, gli autori devono dimostrare se ciò sia avvenuto, perché a quel punto ogni elemento bizzarro o inusuale potrebbe essere frutto di manipolazione artificiale.

2- La postura dei due scheletri appare impossibile in vivo.

La postura dei due scheletri è "fotografica", e ci riporta fedelmente l'ultimo istante dell'interazione tra i due animali. In particolare, il mammifero è preservato nell'atto di azzannare le coste toraciche dello psittacosauro, mentre con ambo le mani afferra parti del corpo del dinosauro. Con una mano, esso trattiene un ramo mandibolare del dinosauro, mentre una gamba è infilata tra coscia e torace del dinosauro e col piede afferra tibia e fibula dello psittacosauro. Come è possibile che una simile istantanea sia stata preservata nel fossile? Il contesto deposizionale è quello tipico di questi giacimenti fossiliferi: si tratta di sedimenti in gran parte formati da ceneri vulcaniche, che avvalorano l'idea che gli animali siano stati uccisi da una nube ardente eruttata da un vulcano che li ha sepolti vivi ed ha dissolto le parti molli dei due corpi. Ammettiamo che la postura sia la documentazione dell'ultimo istante ancora in vita dei due animali, nell'istante in cui la rovente nube vulcanica li ha avvolti. Se davvero stiamo osservando la posizione dei corpi appena prima di morire, allora si tratta di un paradosso: come è possibile che il mammifero riesca ad afferrare la mandibola del dinosauro senza essere azzannato a sua volta? Significa che lo psittacosauro era già morto nel momento del seppellimento? Ma in tal caso, ha senso che il mammifero abbia sentito il bisogno di infilare un piede sotto la gamba della preda, tra la coscia e l'addome del dinosauro morto, sia penetrato con le dita fino al polpaccio del dinosauro ed abbia afferrato questo ultimo, risultando con la zampa letteralmente serrata sulle ossa dello psittacosauro? Ripeto, ora stiamo assumendo che la postura sia la documentazione dell'ultimo istante di vita degli animali. Ovvero, un istante in cui i due corpi sono ancora vivi, in carne, con pelle, muscoli, tendini ancora presenti. Una simile compenetrazione dei due animali può forse funzionare in uno scheletro montato drammaticamente in un museo, ma è alquanto assurda e fisicamente impossibile se i due animali sono vivi, in carne, pelle, tendini, pelliccia e squame! Come ha fatto il piede del mammifero ad afferrare l'osso tibiale del dinosauro vivo? Può il dissolvimento dovuto alla fossilizzazione spostare una zampa che afferra un polpaccio per fargli afferrare post-mortem l'osso sottostante, ed al tempo stesso mantenere tutte le ossa della mano in perfetta articolazione? 

Lo scheletro della gamba del mammifero (linee gialle) afferra tibia e fibula del dinosauro, passando sotto il femore (linee rosse): è possibile che questa postura delle ossa sia stata prodotta in vivo, senza alcun intralcio dato da pelle e muscoli, e poi si mantenga perfettamente in articolazione una volta che pelle e muscoli sono dissolti?


Il sospetto che ciò che osserviamo sia un assemblaggio artificiale è fortissimo.

Nessuna TAC?

Perché gli autori non hanno aiutato a risolvere questi dubbi effettuando delle scansioni tomografiche? Essi si limitano a mostrare foto del materiale durante la preparazione del fossile, per dimostrare che esso è genuino nella associazione dei due scheletri. Ma ciò non dimostra che qualcosa non sia stato ritoccato, o che non ci siano state alterazioni del materiale. Il fossile potrebbe anche essere l'associazione di due scheletri, ma questi potrebbero essere stati ritoccati e restaurati per dar loro una postura ed una drammaticità che era assente in origine. Anche ammettendo una associazione degli scheletri, questa potrebbe non avere una causa comportamentale o biologica: una TAC e ulteriori analisi sul fossile sono quindi fondamentali per chiarire questi dubbi. Se parte degli scheletri è stata ritoccata e restaurata, come possiamo distinguere le parti genuine da quelle artificiali?


Conclusione.

Un fossile così eccezionale richiede una analisi eccezionale. Lo scetticismo verso una simile combinazione di elementi è più che naturale: è necessario. Abbiamo due scheletri perfettamente preservati, letteralmente avvinghiati in una posa plastica e drammatica, ma tale connessione è possibile solo avendo i due scheletri già privi di qualsiasi parte molle, in particolare muscoli e pelle. Come può la zampa del mammifero afferrare direttamente la tibia del dinosauro, senza essere stata intralciata dalla pelle e dai muscoli di coscia e polpaccio? Il mammifero afferrò uno scheletro già privo di carne? Ma siccome lo scheletro è articolato, allora cosa teneva insieme le sue ossa? E se le parti molli del dinosauro erano già dissolte, come faceva il mammifero ad essere ancora vivo ed in carne? Comunque la vediate, una simile relazione tra i due scheletri è impossibile da ottenere in natura, è del tutto irrealistica se si verificasse nel contesto deposizionale che ha sepolto i due animali, è assurda per animali vivi in carne e pelle, e contraddice la perfetta articolazione delle ossa che caratterizza i due scheletri, la quale richiede un dissolvimento istantaneo delle parti molli.

Questi dubbi devono essere risolti.

In breve, questo fossile appare essere una meravigliosa composizione: ma è naturale o artificiale? Ad un esame preliminare, esso viola troppe leggi della fisica, della geologia e della biologia per essere creduto un oggetto naturale. Delle scansioni tomografiche possono risolvere questi dubbi. Se gli autori vogliono che questo materiale riceva la consacrazione come uno dei reperti più straordinari della documentazione fossile, essi dovrebbero produrre prove più solide e oggettive sulla associazione, preservazione e articolazione dei resti. Occorre una spiegazione plausibile del perché i due scheletri siano preservati in tal modo, occorre una rigorosa analisi tafonomica che giustifichi l'incredibile interconnessione dei due scheletri. 

Fino ad allora, io mi mantengo scettico sulla natura di questo materiale.

12 commenti:

  1. Buongiorno! Interessante e appropriata analisi, la sua. Ha provato a contattare il corresponding author canadese dell'articolo in questione? Credo che un suo commento sarebbe il più appropriato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho esposto qui il mio scetticismo, per ora non penso di fare altro. L'onere della prova sta a chi sostiene che il fossile sia genuino.

      Elimina
    2. Attenzione: non si richiede certo a lei di presentare prove, ma di mettere in questione i risultati rendendo partecipi gli autori dei suoi dubbi - cioè di partecipare alla normale dinamica della discussione scientifica.

      Elimina
    3. Ma infatti ho scritto che le prove devono portarle quelli che sostengono che il fossile sia genuino. In ogni caso, i dubbi si esplicitano con un articolo tecnico (un "rebuttal"), ma non potendo visionare l'esemplare dal vivo, e non avendo comunque tempo per questo lavoro, non vado oltre questo post in cui "documento" il mio scetticismo. L'alternativa era non scrivere nemmeno il post, cosa che però non mi permetterà di fare il saccente con un bel "ve l'avevo detto" quando risulterà che il fossile era falso ;-)

      Elimina
    4. Riterrei importante che lei Dr Cau scrivesse una letter all’Editor esprimendo le sue perplessità. Nessuno degli autori spontaneamente darà alcun ragguaglio ulteriore se non richiesto. E questo fa parte poi della normale discussione in termini scientifici.

      Elimina
    5. Ho già avuto esperienza in passato con l'editor di Scientific Reports in merito a critiche verso loro articoli... e visto come sono restii ad ascoltare critiche, sarebbe tempo sprecato.

      Elimina
  2. Avevo scritto un commento entusiastico all'inizio, ma dopo aver letto l'articolo e le sue riflessioni, non posso che essere d'accordo con queste ultime. Penso che la cosa più assurda di tutte sia il piede del mammifero aggrappato a tibia e fibula del dinosauro in quel modo... Persino dopo la rimozione del sedimento intorno! (Com'è possibile che rimangano serrati così?!). Avrei due domande: 1) Ma questo genere di questioni sull'autenticità del reperto non dovrebbe essere sollevato in fase di revisione? 2) Quella posa molto "contorta" del mammifero sarebbe biomeccanicamente possibile (a prescindere dal resto) su un animale in "carne e pelliccia"?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 1) Non è la prima volta che Scientific Reports pubblica articoli con carenze di revisione... 2) Non sono abbastanza dentro l'anatomia dei mammiferi mesozoici per dirlo...

      Elimina
  3. leggendoti in questi anni ho imparato a capire quanto sia difficile fare valutazioni in materia di fossili e di vita animale da incompetenti totali, in questo caso devo dire, però, che appena ho visto la foto ho pensato a un fake... non so quanto fake nella scala da "restauro invasivo" a " falso puro in gesso", ma ha davvero a colpo d'occhio (di cui NON mi fido) un'aria innaturale.
    Emiliano

    RispondiElimina
  4. Mi è arrivata la notizia ieri di questo fossile e, guardandolo di primo impatto, ammetto che mi è scappato un: "wow, ma è bellissimo, perfetto!". Poi, guardando gli ingrandimenti dei dettagli: "perfetto perfino troppo!". Ho notato subito anch'io la perfezione delle ossa, praticamente tutte presenti e intonse, la posa strana, senza deformazioni o schiacciamenti, e il fatto che le ossa dei due animali fossero a contatto tra loro (il mammifero sembra azzannare le costole del dinosauro), visto che si parlava di animali in lotta, quindi presumibilmente vivi entrambi. Insomma, era tutto "troppo" per essere vero! Ma da profano non potevo esserne certo. Quindi già ieri sera ero corso qui chiedendomi: "chissà se Andrea sul blog ne ha parlato e cosa ne pensa, visto che ha certo più occhio per certe cose". Sono lieto di vedere ora che i miei dubbi erano fondati! Certo, nulla toglie che sia autentico in tutto e per tutto, e in questo caso sarebbe davvero un ritrovamento eccezionale, ma al momento i dubbi sono troppi.
    Riccardo

    RispondiElimina
  5. Io sono un ignorantone, ma a leggere le osservazioni sulla plausibilità della composizione mi riviene in mente la storia della burla ai danni del prof. Beringer, in particolare quando, tra i i tanti, gli fecero rinvenire il fossile di un'ape che vola su un fiore

    RispondiElimina
  6. Scusatemi, ma non mi ero loggato. L'ignorantone sono io.
    Bruno

    RispondiElimina

I commenti anonimi saranno ignorati
-------------------------------------------------------------
Anonymous comments are being ignored
-------------------------------------------------------------