Dopo aver ascoltato il podcast mi è venuto in mente un articolo uscito circa un anno fa a firma di Berges e colleghi in cui veniva istituito il genere Yupiara, un dromeosauride unenlagino del Brasile. Il dinosauro in sé non aveva nulla di fantastico soprattutto perché la creazione del genere si basava solo su un frammento di mascellare e uno di dentale, però mi avevano colpito due cose. La prima è che in base al tipo di dentatura si ipotizzava un alimentazione piscivora e di conseguenza uno stile di vita legato all'acqua, come del resto anche per altri unenlagini. La seconda è che nell'articolo si istituiva anche il clade Unenlagiia, formato dall'unione di Unenlaginae e Halaksaraptorinae. Andrea, hai mai provato a ricalcolare con la tua matrice se il risultato è lo stesso? Perché mi è sembrata molto interessante l'ipotesi dell'esistenza di un gruppo di dromeosauridi legati all'ambiente acquatico, sullo stile degli Ardeidi moderni, di cui Halaksaraptor sarebbe la specie più spiccatamente adatta alla vita acquatica. Grazie Enrico
Per la cronaca, io sono uno dei revisori dell'articolo su Ypupiara, e feci notare agli autori che "Unenlagiia" sia lo stesso clade che altri chiamano Unenlagiidae. La mia matrice già ora produce il nodo "Halszkaraptorinae + Unenlagiinae" (vedi figura 7 in https://peerj.com/articles/8672/).
Grazie Andrea, poi guardo bene la tua pubblicazione. Nel frattempo mi scuso per gli errori grossolani che ho infilato bel mio commento: oltre ad aver dYupiara
Quando la toppa è peggio del buco... Volevo solo dire che il nome corretto del genere è Ypupiara (come già hai indicato tu) e non Yupiara, e che il nome del primo firmatario dell'articolo in questione è Brum e non Berges. Enrico
Riguardo all'introduzione, pur essendo un amatore, mi sembra strano che esista una propensione ad incasellare i dinosauri in categorie ben distinte in base alla loro acquaticità. Nei mammiferi vi sono deflini, cetacei, ippopotami, lontre, castori, orsetti lavatori, scimmie, tigri, topi, capibara che sfruttano l'ambiente acquatico in modo e in "percentuale" differente, talvolta con caratteristiche specifiche, talvolta meno. Idem negli uccelli e idem nei rettili (ad esempio le tartaruge vanno da quella marina alla testuggine con molte sfumature intermedie). Quindi mi sembra strano pensare a categorie nettamente distinte per i dinosauri, addirittura un tempo si era ipotizzato il brachiosauro semi acquatico.
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Dopo aver ascoltato il podcast mi è venuto in mente un articolo uscito circa un anno fa a firma di Berges e colleghi in cui veniva istituito il genere Yupiara, un dromeosauride unenlagino del Brasile. Il dinosauro in sé non aveva nulla di fantastico soprattutto perché la creazione del genere si basava solo su un frammento di mascellare e uno di dentale, però mi avevano colpito due cose.
RispondiEliminaLa prima è che in base al tipo di dentatura si ipotizzava un alimentazione piscivora e di conseguenza uno stile di vita legato all'acqua, come del resto anche per altri unenlagini.
La seconda è che nell'articolo si istituiva anche il clade Unenlagiia, formato dall'unione di Unenlaginae e Halaksaraptorinae.
Andrea, hai mai provato a ricalcolare con la tua matrice se il risultato è lo stesso?
Perché mi è sembrata molto interessante l'ipotesi dell'esistenza di un gruppo di dromeosauridi legati all'ambiente acquatico, sullo stile degli Ardeidi moderni, di cui Halaksaraptor sarebbe la specie più spiccatamente adatta alla vita acquatica.
Grazie
Enrico
Per la cronaca, io sono uno dei revisori dell'articolo su Ypupiara, e feci notare agli autori che "Unenlagiia" sia lo stesso clade che altri chiamano Unenlagiidae. La mia matrice già ora produce il nodo "Halszkaraptorinae + Unenlagiinae" (vedi figura 7 in https://peerj.com/articles/8672/).
EliminaGrazie Andrea, poi guardo bene la tua pubblicazione.
RispondiEliminaNel frattempo mi scuso per gli errori grossolani che ho infilato bel mio commento: oltre ad aver dYupiara
Quando la toppa è peggio del buco...
RispondiEliminaVolevo solo dire che il nome corretto del genere è Ypupiara (come già hai indicato tu) e non Yupiara, e che il nome del primo firmatario dell'articolo in questione è Brum e non Berges.
Enrico
Riguardo all'introduzione, pur essendo un amatore, mi sembra strano che esista una propensione ad incasellare i dinosauri in categorie ben distinte in base alla loro acquaticità.
RispondiEliminaNei mammiferi vi sono deflini, cetacei, ippopotami, lontre, castori, orsetti lavatori, scimmie, tigri, topi, capibara che sfruttano l'ambiente acquatico in modo e in "percentuale" differente, talvolta con caratteristiche specifiche, talvolta meno.
Idem negli uccelli e idem nei rettili (ad esempio le tartaruge vanno da quella marina alla testuggine con molte sfumature intermedie).
Quindi mi sembra strano pensare a categorie nettamente distinte per i dinosauri, addirittura un tempo si era ipotizzato il brachiosauro semi acquatico.
Meravigliosa illustrazione, rende perfettamente il senso di movimento e di vita.
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