Il Neptunidraco di Wikipedia English |
Le tue azioni acquistano valore nel momento in cui diventano ispirazione per altri: è il primo passo per l'immortalità.
Oggi ho scoperto che esiste una pagina di Wikipedia English dedicata a Neptunidraco. In quella pagina, è presente una ricostruzione paleoartistica di Neptunidraco. A quanto so, si tratta della prima versione di Neptunidraco che non deriva direttamente dall'attività del team paleo-artistico che ha prodotto la ricerca e le sue rappresentazioni mediatiche. Non so chi sia l'autore, né se effettivamente questa tavola è stata creata apposta su Neptunidraco. In ogni caso, è molto curiosa, e ha una sua originalità artistica. I colori paiono molto ispirati dalla ricostruzione pittorica e dal modello reale realizzati da Davide Bonadonna.
Che dire? Se davvero si tratta di un'opera su Neptunidraco, fa un bell'effetto vedere che qualcuno ha "creato" qualcosa "ispirato da noi".
Beh complimenti vivissimi, il piccolo comincia a camminare con le proprie gambe.
RispondiEliminaC'è una firma, anche se la risoluzione è troppo bassa per capirci qualcosa.
Bene, meritato tributo a tutti gli sforzi e sacrifici fatti.
RispondiEliminaComplimenti a te e a Federico.
Davide B.
Davide, se l'ispirazione (come appare dalla colorazione) è quella che penso, il merito è anche e sopratutto tuo.
RispondiEliminahttp://mesozoical.deviantart.com/#/d36b4di
RispondiEliminaEcco qui l'autore!
Tommaso DF
Ne "Sulle orme dei dinosauri" Erizzo Editore p. 202, ho trovato questo paragrafo
RispondiEliminaCoccodrilli - .... Particolarmente interessante, anche se di provenienza sconosciuta e di età incerta, lo scheletro
di "coccodrillo" marino trovato in un blocco di marmo di un ponte romano a Portomaggiore (Ferrara). Il blocco
poteva provenire dalle cave veronesi del "Rosso ammonitico", del Giurassico medio o superiore. Sembra che lo
scheletro si possa attribuire ai Metriorhynchidae, ... Purtroppo per la scienza il blocco di marmo è stato segato
per uso commerciale in varie lastre, alcune delle quali si sono perdute; d'altra parte, senza questa operazione
non sarebbe avvenuta la causale e interessante scoperta: un altro metriorinchide proviene dal Cretaceo Inferiore
di S. Valentino a Reggio Emilia".
Il testo è scritto in italiano. L'autore è Giuseppe Leonardi.
Può essere utile?
Giuseppe Leonardi è il grande paleoicnologo, nonché figlio del Leonardi che per primo descrisse le lastre di Neptunidraco nel 1955.
RispondiEliminaLa storia del ponte era nota, anche se non è ben chiaro se sia vera.
L'esemplare di metriorinchide da Reggio Emilia non mi è noto, ma temo che sia un errore di Leonardi, probabilmente lo confonde con un mosasauride.