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23 giugno 2015

Cosa sono Tyrannosaurus, i raptor e Indominus?


Chiudo la settimana di festeggiamenti mondiali per l'apertura e altrettanto rapida chiusura del parco a Isla Nublar, parlando della differenza più grande e profonda tra il film uscito questo anno ed il prototipo del 1993. Si tratta di un concetto a cui tengo moltissimo, e spero di esprimerlo al meglio. Questa differenza non è legata alla scientificità delle due opere (dopo tutto, per entrambi vale il mantra del "è solo un film! bla bla bla" senza alcuna valenza divulgativa) bensì qualcosa di più importante per tutti coloro che, come me, si dedicano a studiare i fossili dei dinosauri. La differenza tra i due film è nel come essi (cor)rispondano alla domanda: cosa sono i dinosauri? Attenzione, in questo blog ho ripetuto molte volte che i dinosauri sono ipotesi scientifiche volte a spiegare i fossili. Ovvio che i film non rispondono a quella domanda. Ma rispondo e corrispondono, invece, alla teoria che sta dietro a quelle ipotesi. Di che teoria parlo?

I fossili sono i resti litificati di esseri viventi realmente esistiti nel remoto passato.

Teoria banale? Per niente. Questa "banalità" è stata acquisita dall'uomo solo negli ultimi secoli. Noi oggi lo diamo per scontato, ma solo dopo secoli di discussione scientifica e filosofica. Non è per niente immediato ritenere che un pezzo di roccia sia la traccia di un essere vissuto milioni di anni fa. 

Affermare che un dinosauro è un'ipotesi per spiegare un fossile, equivale quindi ad affermare che un dinosauro è una interpretazione volta a spiegare un caso particolare della teoria generale per cui i fossili sono resti di esseri viventi realmente esistiti nel remoto passato.
Questa lunga definizione di dinosauro si riassume (forse banalmente) nella frase:

I dinosauri erano animali reali.

Sebbene questa frase possa apparire la più banale al mondo, essa è quasi mai implicita nelle rappresentazioni cinematografiche dei dinosauri.
Nella maggioranza dei film con dinosauri, difatti, questi ultimi sono "mostri", sono "metafore", sono "il Nemico", "la Minaccia". Il dinosauro nel film è la personificazione della Natura ostile precedente l'avvento della Civiltà dell'Uomo. In generale, quindi, i dinosauri dei film non sono animali, ma sono simboli antropocentrici, costruiti in funzione avversa al concetto di umano, civile, storico. Il dinosauro di questi film raramente ha connotati e comportamenti naturali. Esso è quasi sempre aggressivo ed ostile, persecutore e feroce. Quasi sempre, esso deve essere contrastato, abbattuto ed eliminato. L'estinzione del dinosauro, al pari di una sentenza morale, ne giustifica la connotazione negativa, quindi maligna. Non a caso, il dinosauro cinematografico è sovente ritratto come insensibile al dolore, privo quindi di misura emotiva, il distruttore che può essere fermato solo con la morte.
Dato che mi è stato ripetuto mille volte che un film non è "un documantario" (sebbene, vorrei replicare, i documentari siano dei film...), non c'è motivo per cui i dinosauri dei film debbano essere i dinosauri reali. E difatti, come ho appena detto, nella maggioranza dei casi i dinosauri dei film sono simboli, metafore, archetipi, rappresentazioni oniriche, aggiornamenti del drago, e tutta la serie di definizioni letterarie, psicologiche e filosofiche che meglio vi aggradano. Raramente, il dinosauro dei film rispecchia il dinosauro reale, naturalistico e paleontologico: un animale.

Jurassic Park, nel 1993, fu una delle rare eccezioni, sebbene in forma ambigua. In Jurassic Park, i dinosauri più irreali del film sono i raptor, nella loro caratterizzazione antagonista dei protagonisti. Essi sono "la Minaccia", quindi sono ancora una volta rappresentazioni antropocentriche, non naturalistiche. Essi aprono il film uccidendo un essere umano, e lo chiudono con la propria morte. Sono quindi palesemente degli strumenti funzionali alla narrazione di vicende umane.

Il medesimo discorso invece non vale per il Tyrannosaurus del film. La sua entrata in scena è assolutamente naturalistica, non antropocentrica. L'animale viene attratto alla recinzione dalla fuga intestinale dell'avvocato Gennaro. Inizialmente, dopo aver abbattuto la recinzione priva di elettricità, l'animale pare allontanarsi, senza degnare gli esseri umani di grande attenzione. Sarà la serie di reazioni sbagliate da parte degli esseri umani a trasformare il Tyrannosaurus in minaccia. Ma, ripeto, la sua entrata in scena non è volta a minacciare gli esseri umani: esso è solo un animale enorme che se ne va a spasso sotto la pioggia.
Ho sempre apprezzato il modo con cui quella scena è costruita. Inizialmente, il dinosauro pare nemmeno aver colto la presenza di esseri umani. In quel momento, l'animale rappresentato non è il solito "mostro-antagonista degli uomini". I dettagli in questo caso contano molto. La scena in cui il Tyrannosaurus ha rovesciato l'automobile con dentro i due ragazzini e si avventa su una delle ruote, è, a mio avviso, costruita proprio per rimarcare che l'animale non sta svolgendo il ruolo del Nemico. Il Tyrannosaurus si avventa sull'automobile, interpretandola come una preda, e quasi rimane sconcertato dall'esplosione del pneumatico. Un comportamento naturale da animale, non da mostro inarrestabile. Anche il momento in cui il povero Gennaro passa a miglior vita mostra che il Tyrannosaurus è rappresentato come animale e non come mostro. Per un attimo, l'animale è come incerto davanti alla preda, non si lancia automaticamente "in quanto killer". Ma è pur sempre un predatore e quindi perché non avventarsi sul facile pasto?

Perché mi sono dilungato nella descrizione di una scena di un vecchio film? Perché ogni scena di un film con dinosauri, in quanto rappresentazione costruita a tavolino, trasmette l'idea del dinosauro intesa dai realizzatori dell'opera. 
Jurassic Park si propone come fantascienza iper-realistica, e quindi assume di mostrare i dinosauri "come se fossero reali", o perlomeno come si assumeva fossero tali nel 1993. Ma non può esserci iper-realismo se l'animale non è realistico, se esso è simbolico più che naturalistico. Il dinosauro-antagonista, il Nemico simbolico nella accezione antropocentrica, non può essere una rappresentazione realistica dei dinosauri. L'esempio che conferma questa regola viene dal medesimo film. Nei raptor, veri antagonisti e nemici dei protagonisti, il simbolico non può essere evitato, e ciò va a scapito del naturalistico. Il Tyrannosaurus, invece, libero dal ruolo di antagonista, libero dalla catena del simbolo, può essere manifestato come animale naturale. 
Non è un caso che il suo "ruolo salvifico" alla fine del film sia del tutto accidentale. Il Tyrannosaurus non "salva" i protagonisti: semplicemente, esso si avventa sui raptor, su una preda, noncurante degli esseri umani. Non c'è alcuno sguardo di intesa, di partecipazione, tra Tyrannosaurus e personaggi umani. E lo dimostra il fatto che esso continui nella propria attività predatoria mentre i protagonisti della vicenda si stanno allontanando. Come ogni animale naturale, esso è autoreferente.

Tutto questo viene meno in Jurassic World. Nel sequel del 2015, i dinosauri tornano ad essere i mostri antropocentrici del classico B-movie. Sono strumenti ad uso e consumo dell'abusata metafora della Natura contro l'Uomo. Indominus è un mostro a tutti gli effetti. Come la creatura di Frankenstein è un assemblaggio di diverse creature morte. Come ogni mostro, è privo di naturalezza, non ha comportamenti autoreferenti. Ha una sola logica: uccidere, e per fermarlo occorre ucciderlo. Esso è il Nemico e la Minaccia, e quando anche si voglia elevarlo sopra la propria funzione omicida, esso è comunque solamente una metafora dell'Uomo nei confronti della Natura. 
Ma anche i raptor sono stati degradati ulteriormente: ancora meno naturali di quelli del primo film, anche essi sono degli ibridi antropocentrici: in alcuni momenti sono alleati dell'uomo, in altri sono antagonisti. Non sono mai autoreferenti, quindi non sono mai naturali. Ed infine, persino il Tyrannosaurus è un mero strumento antropocentrico: esso è funzionale all'uccisione del Nemico, viene richiamato in servizio per svolgerla, e svolta la propria funzione esce di scena. Il Tyrannosaurus di questo film non è un animale, è uno strumento nella Lotta contro il Mostro, un rovesciamento, ma pur sempre nell'alveo, della tradizione del mostro bellicoso. Ed a confermare la sua natura ormai totalmente allineata al ruolo di oggetto antropocentrico, il Tyrannosaurus alla fine della lotta assume un'espressione facciale quasi umana, sicuramente antropomorfica, inedita e a tratti stucchevole.

Pertanto, se c'è qualcosa che Jurassic World ha distrutto, ben più significativa della scientificità dei dinosauri in un film d'azione, è l'idea naturalistica dei dinosauri che - almeno parzialmente - Jurassic Park aveva cercato di proporre. Con Jurassic World, i dinosauri tornano ad essere ciò che sono sempre stati al cinema: mostri antropocentrici.
Per questo, film di questo genere non saranno mai apprezzati da persone che ritengono i dinosauri non mostri, ma tentativi di comprendere in modo naturalistico ed autoreferente degli animali esistiti nel remoto passato.

29 commenti:

  1. Analisi accurata e pienamente condivisa
    Dario Bagatin

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  2. i dinosauri sono stati creati prima dell'uomo,perchè? Penso che la vita sulla terra come in qualsiasi parte del Cosmo è portata da una comunità galattica .I dinosauri sono stati costruiti per le erbe e arbusti primitivi di milioni di anni fà,in un certo senso hanno preparato la venuta dell'uomo

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    1. Cosmico, fratello. E tu devi esserteli fumati tutti quegli arbusti primitivi.

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  3. post bellissimo. decisamente con l'esercizio dell'intelligenza è possibile spremere senso da qualsiasi cosa.
    Emiliano

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  4. I dinosauri in questo film hanno ricevuto lo stesso trattamento che i predatori odierni si si beccano nel 90% dei documentari da un po' di anni a questa parte. Sono mostri, creature sanguinarie. E' una gran tristezza. Ivan

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  5. Beh, un film dove c'è uno spiccato senso ironico e satirico proprio sul punto di vista antropocentrico nei confronti di ciò che è ignoto e di conseguenza ostile (senza che in realtà ci sia una vera ragione), è nella scena del primo Men in black, quando Will Smith fa il test al poligono nella prima parte del film. Tutti istintivamente sparano ai mostri in quanto tali, quindi a prescindere, mentre lui è titubante e alla fine spara alla bambina spiegandone poi il perché.
    Alessandro (Bologna)

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  6. Bellissimo post, molto ben pensato. Mi permetto di aggiungere, facendo riferimento ad un tuo post di qualche tempo fa dove giustamente ritenevi risibile che i dinosauri vegetariani si comportassero come un gregge di pecore, che anche i dinosauri vegetariani si attengono ad un'idea di rappresentazione stereotipata: quello di buoni e di vittime innocenti. I sauropodi, triceratopi e stegosauri del parco delle girosfere sembrano sagome di plastica, tipo quelle dei vecchi "parchi di dinosauri" che si trovano ancora oggi in giro per il mondo. Ovvero sembrano stare lì in bella mostra solo in funzione di mostrarsi all'uomo: non si comportano come se fossero degli animali reali, con loro bisogni indipendenti da quelli umani (e occasionalmente incazzarsi se disturbati), ma robot telecomandati la cui esistenza sta solo nel mostrarsi agli umani in visita. Ancora peggio è il sauropode morente, la cui scena è funzionale solo a mostrare la malvagità del Mostro. In JP1 c'era un accenno di questo, ma non eccessivo: in fondo di dinosauri se ne vedono pochi, come gli animali in un parco zoologico si fanno i fatti loro e si possono vedere solo in alcuni posti e pure da lontano. Per dire, di triceratopo se ne vede solo uno, e solo perché era intossicato. Poi c'era anche in quel film un po' di ambiguità, con Grant che superficialmente dice ai bimbi che non devono temere i brachiosauri perché sono erbivori, ma sono piccole cose in confronto a JW. In JW non andiamo molto al di là de "Alla ricerca della valle incantata", proponendo un modello di interazioni ecologiche non solo assurdo, ma anche dannoso. Intendo dannoso perché poi tocca sempre demolire lo stereotipo vegetariano=buono e predatore=cattivo quando si deve parlare della natura reale. Tipo: vai a te spiegare perché bisogna diminuire il numero di daini in una tenuta in cui non ci sono predatori, anche abbattendoli, in quanto distruttivi per la flora di quel posto. Ti ritrovi con le persone che ti guardano come se tu fossi l'Indominus che vuole sbranare Bambi.

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  7. Bella analisi, e mi trovi d'accordo su tutto. Anche io ho percepito questo aspetto "retrogrado" in Jurassic World. Già nel terzo episodio Spinosaurus era rappresentato come un mostro persecutore per tutta la durata del film, con relativa morte finale. Nella tua analisi ritorna poi l'annosa e importantissima questione della frazione esistente fra dinosauri reali e il canone estetico-narrativo imperante nell'industria dell'intrattenimento. Discorso che ho affrontato spesso con amici e conoscenti!
    Vorrei segnalarti il trailer di un film chiamato "L'isola dei dinosauri", dove per la prima volta i dinosauri teropodi sono rappresentati piumati. Tuttavia anche qui si è fallito nella rappresentazione, voglio dire, il tirannosauro è colorato come un Ara Macao, per non parlare dei "raptor". Insomma, apprezzo lo sforzo, ma qui siamo al ridicolo :)

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    1. ho visto quel trailer e l'unica cosa "buona" mi sono sembrate le piume... :) per il resto soliti stereotipi (compreso il predatore cattivissimo e - forse - persecutorio), anche se mi è sembrato un (brutto) film fantasy "con dinosauri" destinato ai bambini in cui i dinosauri, appunto, fanno la parte del drago nelle fiabe. se non ricordo male ci sono pure degli pterosauri cavalcati dai soliti bambini protagonisti ...
      Emiliano

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    2. Sì, esattamente come dici tu. ancora sto ridendo del tirannosauro arcobaleno

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    3. Sì, esattamente come dici tu. ancora sto ridendo del tirannosauro arcobaleno

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Bellissimo post di analisi, non solo a livello scientifico, ma anche filmico e testuale.
    Complimenti, hai chiarito cose che pensavo anche io ma che no sarei stato in grado di dire in quel modo.

    Valerio

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  10. Bellissima analisi, che in parte condivido.
    C'è un aspetto però che mi ha particolarmente interessata di Jurassic World: l'evoluzione. In mezzo a tutti quei personaggi umani banali e stereotipati, i "mostri" che già conoscevamo si sono evoluti. Non solo i Raptor, che fingono di farsi addomesticare (quale comportamento più animale di questo?), ma anche il T-Rex, che pur facendosi sempre e comunque ipnotizzare dai razzi di segnalazione, alla fine non c'ha voglia di prendersela con chi non percepisce come una minaccia. Lo stesso Indominus Rex, ennesimo Kaiju malvagio, assume quel comportamento perché cresciuto da solo in cattività, senza la possibilità di conoscere un branco (che per carità, non avrebbe potuto avere, anche perché l'I-Rex non esiste). So che la questione è molto più profonda e "grossa" di così, ma magari anche questi sono aspetti da considerare... No?

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    1. Mi permetto di risponderti io.
      Il problema, come appare anche nell'articolo, è proprio questo: gli animali non si sono "evoluti", nel senso che rispondono sempre a stereotipi antropomorfici ed antropogenici (cioè derivati dall'uomo, che "proietta" nell'animale ciò che egli ritiene che sia anziché ciò che realmente è) anziché comportarsi come degli animali reali. Il fatto che i "Velociraptor" fingano di essere addestrati rientra proprio in questa casistica e la esplicita: un animale, a maggior ragione se di questo tipo, non può fingere, men che meno in modo così complesso. Tradimento, rabbia, raptus omicidi, menzogne sono caratteristiche umane, non certo appartenenti a (presunti) Theropoda mesozoici. Non potrebbero, semplicemente, concepire una cosa così: continuando col Tuo esempio, un animale addomesticato può comunque reagire male, imbizzarrirsi o mordere (specie se tenuto male in cattività), non ordire "piani" o "tradimenti"; questo perché un animale è un animale e, quindi, tenderà a comportarsi secondo una sua logica, seguendo un'istintività che, però, non è né casuale da un lato né rispondente ai canoni umani (con tutta la loro complessità e sfaccettature) dall'altro. Allo stesso modo, i tentativi di far passare come "naturale" la furia omicida ed insensata di uno pseudo-dinosauro (inesistente, peraltro) sono, perdonami, solo tentativi rabberciati e posticci di dare una logica interna a quanto avviene nella pellicola; il che, se possibile, sono ancora peggiori del semplice "mostro che spacca tutto" di nipponica memoria. Detto questo, però, il punto non è tanto come sono rappresentati i comportamenti delle bestie che vediamo in Jurassic Park e seguiti, bensì che Hollywood e la maggior parte delle persone non "addette ai lavori" non sono in grado, allo stato attuale:
      1) Di non concepire gli Avemetatarsalia mesozoici come animali brutti, scoloriti ed in definitiva, noiosi.
      2) Di considerarli semplicemente come degli animali e non dei dragoni mitologici, dotati di propri istinti e comportamenti, sicuramente ben diversi e più interessanti del "divoro tutto perché mi va" e "uccido per divertimento"; in definitiva, non corrispondenti al canone del mostro.
      3) Di emancipare questi animali dai semplici concetti di "buono/cattivo", "antagonista/alleato", concetti squisitamente umani e relativi ad una morale che gli altri esseri viventi, per loro stessa natura, non hanno.

      Saluti

      Antonio

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  11. Capisco la tua delusione, ma il tirannosauro di Jurassic Park era tutt'altro che realistico: viaggiava a velocità sproporzionate, passava attraverso i tronchi come un coltello caldo nel burro, sbranava automobili di metallo senza spaccarsi la mascella e ugualmente ne deformava le lamiere senza procurarsi un bel trauma cranico. Per non parlare del tirannosauro del secondo film, che sfondava un autobus come se fosse un bulldozer, quando un essere di carne e ossa si sarebbe auto-disintegrato.

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    1. Non è quello il senso del post di oggi.

      Ho già parlato in passato del fatto che tutti i dinosauri di JP abbiamo "poteri" e "capacità" non reali: http://theropoda.blogspot.be/2014/05/billy-e-il-clonesauro-4-dinosauri-o.html

      Ma il post di oggi non parla di quello: parla di cosa siano concepiti i dinosauri rispetto all'uomo, ovvero se come animali autoreferenti (quindi, reali) o se come metafore antropocentriche ("nemico", "alleato", "antagonista").

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  12. Un po' off topic, ma Andrea: hai visto questo?
    https://www.youtube.com/watch?v=-M03yho2E1M
    Nel caso, che te ne pare?

    Enrico

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    1. Ne ho sentito parlare ma non l'ho visto.
      Ho provato a guardarlo ora, ma dopo 1 minuto iniziale con l'ennesimo mix di militari e dinosauri mi è venuta la nausea. Insomma, è una docufiction spettacolare, ma io non ho bisogno degli effetti speciali per interessarmi ai dinosauri.

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    2. Ok, però peccato... i militari sono solo il preambolo, già al minuto 1.24 comincia la roba "interessante"; mi interessava il parere di uno che se ne intende sulla ricostruzione del t rex morto, in particolare il muso (narici ampie e basse sul muso, creste sopraorbitali accentuate, ecc.), le protopiume-aculei e le dimensioni dell'occhio. :)

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    3. Ahem... dimenticai la firma... sempre io.

      Enrico

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  13. Marcello5/7/15 13:25

    Lessi il romanzo molti anni fa. Purtroppo lì il T Rex era un antagonista che sembrava inseguire i protagonisti fino all' altro capo dell' isola per il solo sfizio di ammazzarli. Quindi possiamo dire che JP è uno dei pochi libri migliorati nella trasposizione cinematografica. Concordi?

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    1. Concordo. In effetti, rispetto al film, le rappresentazioni dei dinosauri che ci da Crichton sono poco convincenti. Credo perché, pur cercando di aggiornare i dinosauri con le tematiche della "Dinosaur Renaissance", nella mente di Crichton i dinosauri erano fondamentalmente quelli degli anni 50-60. Ciò è comprensibile, dato che l'autore non era un paleontologo. Pertanto, le sue rappresentazioni trasmettono la suq difficoltà di "immaginare" i dinosauri. Ricordo che leggendo le parti con il tyrannosauro del romanzo, non riuscissi a non immaginarlo come il classico Tyrannosaurus vecchio stile, eretto sulla schiena con la coda quasi a terra. In ogni caso, un tyrannosaurus di 6 tonnellate che perde così tanto tempo dietro a 3 persone è abbastanza improbabile a prescindere.

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  14. Tutto estremamente corretto.In più aggiungerei:

    T-Rex simile a squali con Ampolle del Lorenzini che percepisce il momento esatto in cui la corrente è assente dal recinto ed esce.
    No,aspetta.Dai tipici escrementi mesozoici di un'avvocato.
    T-Rex che morde la gomma di una Mercedes per testarne la bontà Pirelli o Goodyear,senza smettere appena dovrebbe percepire che non si tratti di materiale
    organico.
    T-Rex che riconosce o scambia l'auto come preda.Mmm,gomma,lamiera,vetro.Molto succulento.Per la differenziata.
    T-Rex che fa un ruggito bellissimo per mostrare la propria superiorità appena scagliata giù l'auto dal dirupo.Come King Kong con Godzilla.Molto animale.
    T-Rex che appena esce dal boschetto prima di iniziare ad inseguira la jeep guidata da Muldoon,invece che inseguirla subito,emette un nuovo
    bellissimissimo ruggito tanto per far capire quanto sia figo,preanticipando l'inizio uno splendido Fast and Furios per far scappare i protagonisti.
    T-Rex che con la forza che possiede,invece di sfondare subito il vetro superiore che funge da tetto dell'auto,si prolunga in un altro bellissimissimissimo ruggito
    per consentire di far arrivare gli urlacci dei due bambini a tutto il parco.
    T-Rex bastardone che cerca di ammazzare a tutti i costi Alan e Lex gettandogli addosso l'automobile(eventuale preda) mentre stanno scendendo.
    T-Rex alla fine del film,che ancor più animalesco,con perfetta sincronia,emette l'ultimo bellisimissimissimissimissimo ruggito durante la discesa dello striscione.
    Jurassick Park e Jurassick World sono due film figli di due epoche ben diverse e come tali mostrano
    errori scientifici e cinematografici ben diversi.Jurassick World riprende l'atmofera del primo in maniera più assoluta,semplicemente in MODO
    diverso,più adatto al pubblico ed al cinema del 2015,con caratteristiche sceniche e di trama Holliwoodyane più simili ai film contemporanei di maggior successo
    (Avengers,Avngers 2,Fast and Furios,etc.. etc...)
    Il tentativo di Spielberg di rendere il primo film più simile alla realtà,consultando all'epoca Jack Horner,non significa escludere il film da errori,anche pacchiani
    e non diversi da quelli di quest'ultimo film.In modalità differente,ma simili.
    Jurassick Park più ricco di dettagli tecnici per nerd,ma sempre errori grossolani.Ripeto,nerd mascherati da paleontologi,poichè un paleontologo vero,giudicandolo da scienziato,non può che aborrire tutti i film dal punto di vista scientifico.
    Jurassick World mostra meno dinosauri e "dettagli" pseudofantascientifici perchè deve adeguarsi al cinema del suo tempo.Nient'altro.
    Se fosse stato più simile in tutto al primo film,sarebbe stato anacronistico e,forse non avrebbe avuto così consensi,tranne che quello dei nerd,la minoranza
    della popolazione.Poi Jurassick Park e Wordl possono piacere o meno soggettivamente,ma i fatti restano.Entrambi hanno sfondato al botteghino.
    Però tra i gusti ci sono i gusti dei più e dei meno.
    Jurassick Park è un franchise che può avere successo anche senza dettagli fantascientifici vagamente simil-reali forzati.
    Il primo film è piaciuto perchè era un bellissimo film a prescindere,non perchè gli spettatori mentre vedevano il film si sono fatti tutti
    questi interrogativi.E Jurassick World allo stesso modo,altrimenti non avrebbe avuto tanto successo.
    Ma gli incassi non sono tutto,molti film hanno guadagnato di più di altri che non hanno avuto molti premi e riconoscimenti.
    E Jurassick Park rispetto a Jurassick World ne è l'esempio più fulgido..Ha guadagnato di meno di World,essendo a mio avviso
    migliore.Ma lì entrano in gioco altri parametri,tra cui ANCHE i maggiori dettagli pseudoscientifici.Ma sempre di dettagli di trattano per la massa.
    Tutta l'analisi tecnica dietro si può e DEVE fare,ma senza impedire di godersi tutti
    e quattro i film con semplicità,senza essere pesanti.Aldilà dei gusti personali,da rispettare.



    Gianluca

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  15. Gianluca,
    a parte che un pneumatico è fatto di materiale organico (idrocarburo), gli animali attaccano anche oggetti che non sono necessariamente cibo. Gli squali attaccano le tavole da surf scambiandole per otarie, quindi non vedo il problema che sollevi.
    In ogni caso, il tuo lungo commento senza spazi tra parole e punteggiatura fraintende in toto il tema del post, che non è se i dinosauri di Jurassic Park siano realistici, ma se l'idea del dinosauro trasmessa sia quella dell'animale o del mostro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chiaro.Un mostro.

      Elimina
    2. Grazie, ora torna pure a goderti il tuo film di mostri e non preoccuparti se altri vedono le cose in modo più complesso. Dopo tutto, è quello che volevi dire, chiedevi di non "impedire di godersi tutti e quattro i film con semplicità, senza essere pesanti". Vai pure e goditelo, non ti terremo più incatenato qui. ;-)

      Elimina
    3. Signorsì signore.Obbedisco.Grazie mille per la dritta sugli idrocarburi.Corro ad aggiungere DNA di Megalodon ;-)

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  16. Io di dinosauri ne capiscon ben poco però l'articolo mi è piaciuto molto perché mi ha dato una lettura a cui non avevo pensato. Da ingegnere mi ha affascinato sempre l'aspetto del contenimento degli animali e più di una volta mi sono immaginato io al posto del sig. Hammond nel tentativo di progettare il parco stesso in maniera sicura e spettacolare. Tranne i paleontologici nessuno di noi profani conosce il vero comportamento di queste creature e anche per gli scienziati del settore non credo manchino i dubbi. Io ho visto da vicino un lupo, fortunatamente non affamato, ed in quell'istante io sono tornato sui miei passi, il lupo ha capito di avermi dominato (o almeno è quello che ho percepito io) e non percependo la minaccia non mi ha degnato di altri sguardi.da quella esperienza ho capito che il lupo non è il mio pastore tedesco ma nemmeno ciò che la letteratura propone, e stiamo parlando di un animale dei nostri giorni.
    Un t-rex grande e grosso merita rispetto (anche l'elefante è pericoloso vista la mole) e siccome era carnivoro è meglio non andarci vicino (soprattutto se siamo sopravento) e questo lo ritengo intuitivo. Meno è capire quale fossero i suoi atteggiamenti nel suo habitat.
    Capite che è un azzardo progettare un qualcosa che debba ospitare/contenere un essere di cui non si ha nemmeno la più lontana concezione di comportamento o di innato istinto su come rapportarsi ad esso?
    se lo chiudo in gabbia si deprime o va di matto? Il recinto a quanto va elettrificato? (Troppa corrente lo fulmina, troppa poca lo solletica); quanto mangia al giorno? Quanta acqua beve? Come deve essere portato il cibo?
    capiamo che sono tutte domande impegnative.
    i veri mostri sono quelli di pacific rim, mandati da un altra razza proprio con l'intento di distruggerci.

    RispondiElimina

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