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28 aprile 2010

"_Allosaurus tendagurensis_" non esiste

La tibia di "Allosaurus tendagurensis" (da Wikipedia)
Vi ricordate cosa ho scritto a proposito delle specie paleontologiche? Una specie paleontologica è una combinazione di caratteristiche che non è stata precedentemente osservata in altri esemplari. Per questo, MSNM V6408, per quanto frammentario, definisce, fino a prove di sinonimia, una specie valida (Kemkemia auditorei), mentre, FMNH PR2081 ("Sue"), per quanto molto più completo, non è una specie nuova, bensì "solo" un esemplare di una specie già nota prima che "Sue" fosse scoperto, chiamata Tyrannosaurus rex.
In passato, i concetti per l'istituzione di una specie erano più fluidi, vaghi e labili di oggi, e si tendeva a battezzare specie da esemplari non diagnostici, spesso riconducendoli a generi noti sulla base di somiglianze generiche (gioco di parole) ma che non costituivano reali caratteri diagnostici.

Janensch (1925) descrive una tibia di grosse dimensioni (lunga almeno 90 cm) dalla Formazione Tendaguru della Tanzania. L'esemplare è attribuito da Janensch ad una nuova specie di Allosaurus, A. tendagurensis. Tuttavia, sulla base dei nostri attuali criteri tassonomici, non è più valida l'attribuzione di quella tibia al genere Allosaurus, né la validità di qualunque specie ancorata su quel fossile. La tibia di "A. tendagurensis" infatti non può essere attribuita a Allosaurus, per la semplice ragione che il genere Allosaurus non ha caratteri diagnostici a livello della tibia, e, quindi, non può essere identificato solamente da una tibia. Difatti, quella tibia dalla Formazione Tendaguru, per quanto assomigli genericamente a quelle di Allosaurus, è anche simile genericamente alle tibie di buona parte dei tetanuri giurassici di grande taglia, come Sinraptor, Torvosaurus o Megalosaurus. Dato che l'esemplare africano non ha caratteri che lo distinguano da altre tibie di tetanuri giurassici, e non mostra caratteri derivati di qualche linea particolare di tetanuri, non è utilizzabile come esemplare di riferimento per l'istituzione di una fantomatica specie "A. tendagurensis". Il fossile testimonia solo l'esistenza di un grande theropode nella Formazione Morrison, ma, fino a nuove scoperte, non è possibile sapere che tipo di theropode sia.

Bibliografia:

3 commenti:

  1. Se per ipotesi il cane fosse conosciuto solo per i resti fossili e non esistesse più conoscenza dell'animale come era in vita, un paleontologo riuscirebbe a capire che un alano e uno Yorkshire sono la stessa specie? o per lo meno: quanto riuscirebbe ad avvicinarsi alla verità?
    PS: le varietà di cani sono artificiali,ma non è questo il punto della domanda; comunque la mia è e resta una domanda bischera ma per lo meno non troppo fuori tema: riguarda pur sempre quanto si può ricavare da uno scheletro (anche se completo e non frammentario come il c.d."Allosaurus tendagurensis").

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  2. I think declaring tendagurensis a nomen dubium is a bit hasty, since the tibia was only illustrated in lateral and proximal views. Notably, I no longer agree with the current assessment of it on my website as a basal tetanurine since it seems Chure's interpretation of it was incorrect. Specifically, the depth of the incisura tibialis is uncertain since the figure and text clearly indicate the fibular condyle is eroded away, and the posterior groove is stated to be present and was merely not indicated by Janensch's dotted line in the reconstruction. As for what kind of tetanurine it is, I have yet to look into the matter.

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  3. @Luigi PB: in paleontologia non è possibile identificare le specie biologiche. Tieni presente che il cane è probabilmente una (o molte) sottospecie del lupo, quindi la questione è complicata anche per gli zoologi.
    In paleontologia quelle che chiamiamo impropriamente "specie" sono in realtà dei morfotipi, che, spesso, sono abbastanza comparabili con le specie biologiche.

    Tuttavia, i due concetti sono distinti: ad esempio, esistono gruppi di specie di animali imparentate e molto simili, ad esempio tra alcuni tipi di insetti o di uccelli, che non sono distinguibili morfologicamente tra loro (ad esempio, si distinguono per dettagli come il colore o per la stagione riproduttiva) e che, se fossero fossili, sarebbero tutte considerate della stessa specie.

    Il caso dei cani sarebbe probabilmente risolvibile con una dettagliata analisi filogenetica dello scheletro dei canidi comprendente tutte le razze canine note. Tuttavia, nessuna analisi filogenetica o indagine paleontologica potrebbe dimostrare che quel gruppo di scheletri imparentati tra loro all'interno di Canidae forma una singola specie: questo perché la specie "Canis familiaris" è basata su caratteristiche genetiche che non fossilizzano. Quindi, la paleontologia potrebbe solo dire che "i cani" sono animali tutti imparentati tra loro, ma non potrebbe stabilire se formano una, 2, 10 o 30 specie.

    @Mickey: That's what I think. Pending a re-analysis of the specimen, we can only say that it's Tetanurae indet.

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