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02 ottobre 2009

Un nuovo maniraptoro (ma io mi sbilancio ulteriormente) giapponese.

Theropoda.blogspot è il Portavoce nel WWW di una Concezione Paleontologica chiamata affettuosamente "Raiders of the Lost Taxa" (RoLT). Obiettivo del RoLT è la valorizzazione e lo studio dei resti di vertebrati fossili, prettamente mesozoici, aventi un grado di frammentarietà spinto al limite dell'impossibilità identificativa, ma nondimeno chiaramente diagnostici per essere attribuiti con discreta sicurezza a cladi noti. Questi fossili frammentari, invece di essere materiale di scarto per cassetti museali, sono sfide avvincenti per Eroiche Menti armate di osservazione, razionalità e coraggio. Il RoLT ritiene che lo studio dei resti frammentari sia importante alla pari degli esemplari più completi e blasonati, per ragioni accennate da Cau & Maganuco (2009) ed espresse in modo dettagliato da Taylor & Naish (2007). A questo proposito, questo blog non disdegnerà mai di parlare di esemplari molto frammentari, interessanti e capaci di aprire squarci in aree paleontologiche ancora oscure.

La fauna a theropodi giapponesi è relativamente scarsa, con la più nota eccezione data da Fukuiraptor, un probabile allosauroide basale (anche se
Adam Yates ha fornito spunti interessanti per un'attribuzione alternativa).
Un esemplare estremamente interessante è stato pubblicato recentemente (Murakami et al., 2008). Si tratta dei resti frammentari di una mano theropode, comprendente il primo metacarpale e tre unguali, da sedimenti marini della Formazione Osoushinai, di età Campaniana (Cretacico Superiore). Il primo metacarpale, di forma subtriangolare in vista prossimale, suggerisce che i resti siano attribuibili ad un coelurosauro. Esso manca di apomorfie tyrannosauroidi, ornithomimosaure, ed alvarezsauridi. Sulla base della morfologia degli unguali, marcatamente compressi e muniti di tubercoli estensori prossimali, è plausibile riferire i resti a Maniraptora. Murakami et al. (2008) quindi attribuiscono provvisoriamente l'esemplare a Maniraptora, senza approfondire l'analisi. Tuttavia, se osserviamo gli unguali, è evidente che essi hanno una marcata curvatura dorsale, che produce un profilo unguale noto esclusivamente in Dromaeosauridae (come discusso qui).
In conclusione, è probabile che questi resti frammentari di dromaeosauridae, deposti in sedimento marino, derivino da una carcassa trascinata al largo dalle correnti, probabilmente proveniente dalla vicina Asia (ricordo che la fauna Santoniana-Campaniana dell'Asia orientale è ricca di dromaeosauridi: Velociraptor, Adasaurus, Achillobator, Tsagaan).

Ringrazio Mizuki Murakami per avermi inviato una copia dell'articolo.

Bibliografia:
Cau A. & Maganuco S., 2009 - A new theropod dinosaur, represented by a single unusual caudal vertebra, from the Kem Kem Beds (Cretaceous) of Morocco. Atti della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, 150(II): 239-257.
Murakami M., Hirayama R., Hikida Y. & Hirano H., 2008 - A theropod dinosaur (Saurischia: Maniraptora) from the Upper Cretaceous Yezo Group of Hokkaido, Northern Japan. Paleontological Research, 12: 421–425.
Taylor M.P. & Naish D. 2007. An unusual new neosauropod dinosaur from the Lower Cretaceous Hastings Beds Group of East Sussex, England. Palaeontology 50 (6).

2 commenti:

  1. I appologize for not being able to present this in Italian, as many of your readers may expect.

    In your post, you suggest the claw dorsal curvature is present primarily in Dromaeosauridae, which while likely true, is not wholly accurate. The ungual morphology, with a small flexor tubercle and the extended dorsal lip are also present (and primarily known in) caenagnathid ovirpatorosaurs (also maniraptorans) and therizinosaurs. The retraction of the flexor tubercle ventral and even proximal to the articular cotylus for the next adjacent phalanx is a feature notable in the manual unguals of therizinosaurs, while the only feature that would securely argue that these claws were therizinosauroid is absent: The presence of a Y-shaped nutrient groove instead of a single one on the lateral and medial surfaces of the ungual. This lack is a feature found in the large claws of dromaeosaurids (manual and pdII-3 alike) but is not necessarily discontinuous with the idea that they belong to a large oviraptorosaurian or to a therizinosauroid.

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  2. Thank you, qilong, for the comment: I forgot considering these features.

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