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03 maggio 2022

Cos'è un dinosauro accurato?

Il concetto di "accuratezza" e l'aggettivo "accurato" (sovente associati agli aggettivi "scientifica" e all'avverbio "scientificamente") sono spesso tirati in ballo nelle discussioni sulla paleoarte o nei commenti alle produzioni video con ricostruzioni di animali estinti (film o documentari). Stabilire se, come e quanto una rappresentazione iconografica di dinosauro sia "accurata" è un processo a più stadi.

Prima di parlare della accuratezza nella paleoarte, è bene (sebbene mi paia ovvio) rimarcare che la paleoarte non si può valutare unicamente sul piano della "accuratezza", poiché resta sempre, pur nella sua tensione "scientifica", una opera artistica, e quindi valutabile anche sulla base di criteri estetici, stilistici e contenutistici. (Opinione personale: una paleoarte altamente accurata ma mediocre sul piano estetico non è una gran paleoarte).

Partiamo da un caso più semplice rispetto a quello legato ai dinosauri, e concentriamoci sulla rappresentazione di un animale vivente, ad esempio, una tigre.

Opera di Zdenek Burian.

Ho scelto questa opera non a caso, poiché l'autore è il celebre artista Zdenek Burian (1905-1981), notissimo agli appassionati di paleoarte per la sua ricca produzione di ricostruzioni paleontologiche. Non sono un esperto di tigri per poter stabilire se e quanto i dettagli dell'opera di Burian siano accurati, ma avrei comunque modo di stabilire il livello di accuratezza dell'immagine confrontandola con fotografie e filmati di tigri reali, leggendo descrizioni della biologia di Panthera tigris ed, eventualmente, recandomi in Asia per osservare delle tigri in natura. Ovvero, l'accuratezza di una rappresentazione di animale vivente è un giudizio che può essere verificato direttamente sul campo, dato che il soggetto rappresentato esiste a prescindere dalla realizzazione dell'artista.

Con un dinosauro (o, in generale, con le specie estinte) questo non è possibile. Non esiste un Triceratops prorsus vivente al mondo d'oggi, e quindi non esiste un oggetto che funga da metro di verifica sulla accuratezza dell'opera. Ogni rappresentazione di Triceratops esistente, sia tecnica che artistica, sia descrittiva che iconografica è sempre ed unicamente una ipotesi più o meno argomentata.

Opera di Zdenek Burian.

Prendiamo questo dipinto di Burian, che rappresenta due Triceratops intenti a brucare. Quanto è accurata questa rappresentazione? La domanda, posta in questo modo, non sarebbe onesta nei confronti di Burian, dato che l'opera risale al 1956, e le conoscenza attuali su Triceratops sono cresciute e si sono raffinate da allora. Ecco che per la paleoarte entra in gioco un elemento nuovo, il contesto storico della realizzazione dell'opera: la paleoarte è sempre rappresentazione di ipotesi paleontologiche, e come tale è sempre vincolata al contesto culturale in cui tali ipotesi sono state elaborate. 

Una volta compreso che il giudizio sull'accuratezza di un'opera di paleoarte deve sempre essere relazionato al suo contesto storico, e quindi deve essere ponderato sulla base di cosa e come l'artista conoscesse sulla paleontologia del soggetto, una parte delle controversie sul valore delle opere paleoartistiche si risolve. Difatti, non esisterà mai una opera di paleoarte "accurata in modo assoluto" ma sempre e solo in modo relativo. Confrontare un quadro di Burian del 1956 con un'opera di paleoarte del 2022 e concludere, sbrigativamente, che la prima sia inferiore alla seconda poiché meno accurata rispetto alle conoscenze del 2022 sarebbe un errore che non riconosce il contesto di realizzazione dell'opera come tessuto imprescindibile per qualsivoglia valutazione.

In quali elementi dell'opera si determina l'accuratezza? Tutti quelli che possono essere testati sulla conoscenza paleontologica del momento di realizzazione dell'opera.

Ad esempio, le piante di cui si nutrono i due Triceratops sono accurate in base alla paleobotanica del 1956? Triceratops viveva in contesti ambientali come quelli dell'immagine, deducibili dalla stratigrafia e sedimentologia nota nel 1956? Nel 1956 era possibile discriminare tra un comportamento solitario ed uno gregario in Triceratops? L'arto anteriore di Triceratops era noto nel 1956? Postura, formula falangeale e proporzioni sono tratte da ricostruzioni pubblicate al 1956? 

Notate che le domande che ho posto possono essere verificate in letteratura, cercando le fonti che hanno ispirato (più o meno direttamente) l'opera di Burian. 

Da queste riflessioni deriva quindi un criterio generale sulla accuratezza di un'opera di paleoarte: è il maggior numero di dettagli dell'opera che si può dimostrare essere ricavati da conoscenze scientifiche e paleontologiche disponibili al momento della realizzazione dell'opera.

Questo criterio ha, a mio avviso, due pregi:

- rende la accuratezza nella paleoarte valutabile anche molti anni dopo la realizzazione dell'opera, ovvero, anche quando, a seguito di nuove scoperte, essa sia risultata "obsoleta".

- libera il giudizio sulla paleoarte dagli eccessi di "soggettivismo" spesso presenti nei commenti online, per cui l'accuratezza di una qualche rappresentazione paleoartistica si riduce ad un piatto "è canonico oppure no" rispetto ad una personale idea di "come" un animale estinto debba essere rappresentato (si pensi alle recenti diatribe online - spesso degenerate in tifoserie da stadio - su guance, labbra e piumaggio nei dinosauri). 

17 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Zdeněk Burian is simply the best :-)

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  3. Mi ricorda quello che insegnava un noto biblista che conoscevo anni addietro: "la testa sul testo nel SUO - enfasi che poneva lui nel parlare - contesto", ovvero non si può pretendere di comprendere o trarre conclusioni di sorta da un un testo antico ("sacro" o meno) senza prima aver indagato il contesto storico in cui fu scritto. Mi pare del tutto ragionevole applicare lo stesso criterio anche alla paleoarte.

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  4. I don't think this post reflects the definition of "accurate." By your reasoning, a cosmological model of geocentrism and a flat Earth from millennia ago would be considered accurate since that was based on the best data they had at the time. Instead you're discussing "accurate for the time" which is different and also comes with its own tricky baggage. For instance, if aquatic hadrosaurs are the scientific consensus and e.g. Nopcsa comes out with an argument for terrestrial hadrosaurs in 1900 which is valid but not adopted by many, which is the "accurate" choice for 1910 or whenever?

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    1. Your comment misses a point: I do not consider paleoart as an analogous of ancient cosmological models. Paleoart is closer to paintings of ancient battles, and a geocentric model is a pre-scientific depiction of the universe... I find the analogy not that strong.

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  5. Pusterla Mario16/5/22 18:36

    In questi giorni si parla molto della ricostruzione del famoso tirannosauro "Sue",come ti sembra sia il lavoro svolto? io avrei preso in considerazione anche la parte riguardante il piumaggio.

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    1. La questione del piumaggio in Tyrannosaurus (adulto) è diventata oggetto di tifoseria da stadio. Io aspetto che siano trovati nuovi reperti, magari con altre tracce di pelle in zone non ancora note e da sedimenti diversi da quelli in cui sono stati trovati finora. Come ho detto spesso, non dobbiamo leggere "alla lettera" la documentazione della pelle ma sempre considerare le condizioni particolari di fossilizzazione.

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  6. Pusterla Mario17/5/22 11:26

    Ti ringrazio x la risposta;vedendo la ricostruzione del tirannosauro in foto volevo chiedere se ti sembra plausibile a livello di massa corporea

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    1. Sì, mi pare fatta bene. Non è molto diversa dalla massa che gli avevo attribuito io qualche anno fa: https://theropoda.blogspot.com/2018/09/ma-il-t-rex-piumato-e-solo-un-pollo.html

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    2. Pusterla Mario17/5/22 20:19

      Non ho conoscenze molto precise per quanto i carcarodontosauri. Ci sono dei fossili che siano in grado di poter avere un' idea delle loro masse corporee? Le ricostruzioni scheletriche che sono esposte nei musei sono assemblate correttamente in base ai resti fossili oppure sono frutto di ipotesi su resti di individui incompleti?

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    3. Di Acrocanthosaurus abbiamo molti resti, quindi le stime su quel genere sono abbastanza buone. Siamo sempre nell'ordine delle tonnellate, poi il valore preciso dipende dal metodo usato per determinarlo. Le specie africane e sudamericane sono note da meno resti, ma comunque le stime sono nel range dei grandi tirannosauridi.

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  7. Pusterla Mario17/5/22 21:32

    Ok grazie

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  8. Pusterla Mario18/5/22 20:20

    Volevo chiederti una spiegazione, (anche indirizzandomi su uno dei tuoi post )C'è un motivo particolare per cui i resti dei carcarodontosauri sono così rari in sud America e Africa?

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    1. Non è che sono rari loro, è che in quei continenti si è scavato meno che in quelli più a nord.

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  9. cosa ne pensi delle capacità di volo di zhenyuanlong? ha le proporzioni degli arti anteriori simili a quelle del moderno roadrunner, anzi col dito centrale della mano ancora più robusto, che è in grado di volare da terra, anche se non per lunghi tratti, e planare un po' più a lungo. Va da sé che ciò implica che probabilmente era meno pesante e che anche molti altri maniraptora, anche di grande taglia, erano più leggeri e avendo arti anteriori più grandi e robusti dovevano avere ali enormi con capacità aeree ancora maggiori e anche ahimè che la maggioranza delle ricostruzioni dei paleoartisti sono errate.

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  10. Pusterla Mario24/5/22 19:42

    Volevo porti una domanda particolare, nei sedimenti dove sono stati trovati dinosauri i tirannosauiridi è stato possibile ipotizzare che tipo di ambiente c'era?la tafonomia è in grado di ipotizzare delle teorie?

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    1. La sedimentologia si occupa proprio di dedurre l'ambiente di formazione dei sedimenti, quindi sì, si può stabilire l'ambiente dove si trova un fossile autoctono. Ogni caso va però analizzato nello specifico, non si può generalizzare.

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