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10 giugno 2021

Ulysses and the Cloneasaur


 

Questa notte, 16 giugno 1904, ho avuto un incubo.

C'era questa scena ambientata nel Cenomaniano. Ma non era il Cenomaniano reale, dedotto dai fossili e coerente con la paleontologia e la tettonica delle placche. Era un Cenomaniano posticcio, in cui tutti i continenti erano assemblati in un solo supercontinente, chiamato Carnivoraforumia.

Nell'incubo c'era un theropode non-paraviano ma con postura da film, con proporzioni e forma della testa da animale adulto, ma era piccolissimo, sarà stato lungo sì e no 50 cm, quanto "Ciro" o un Anchiornis. Io non capivo cosa fosse, ma una voce da qualche social network diceva che era un Moros, nonostante che Moros sia noto da un esemplare i cui resti appendicolari (i soli noti, a parte una manciata di denti) indichino un animale lungo tra 2 e 3 metri. Insomma, nell'incubo c'era questo Moros piccolissimo, un nano (chiamiamolo Nanomoros) che si aggirava tra grosse rocce spigolose per questa savana da documentario di fine anni '90, con il sole all'orizzonte e la foschia polverosa che fa tanto mondo preistorico.

Nell'incubo poi compare un dinosauro cattivissimo, gigantesco, almeno così appariva rispetto a Moros. Talmente gigantesco che dentro la scena (del mio incubo, ovviamente) si vedeva solamente la regione dentale della mandibola. Lo chiameremo Gigantescosaurus. E la mia mente di noioso paleontologo senza passione e privo del gene AwsmeBro nel suo DNA, cercava di trovare una spiegazione logica: era Moros ad essere un nano di taglia anchiornitina, e quindi il cattivo era sì gigante ma pur sempre nei limiti dei theropodi, oppure era Moros ad essere delle dimensioni giuste, ed allora il cattivo era super-mega-iper-gigantesco, e quando dico super-mega-iper-gigantesco dico qualcosa come la versione terricola di un Mosasauro hollywoodiano, perché per avere un dentale più lungo di un Moros adulto devi avere il cranio di almeno 4 metri, e quindi misurare in tutto tre volte più di un Tyrannosaurus rex adulto.

E Gigantescosaurus era veramente incazzato col mondo. E poi ho capito perché: aveva l'impianto di denti più sconcio e immorale della storia, una cosa che nemmeno i fautori dell'Intelligent Design avrebbero potuto rinfacciare a Melkor fatto di eroina. Che quelli non sono denti, ma osteodermi di stegosauride conficcati lungo la bocca, a difesa di una lingua rubata al negozio di esche.

O forse tutto questo era l'effetto dei fagiolini e dei pomodori mangiati la sera prima.

Poi il mio occhio cadeva sul Moros, e si vedeva bene che era piumato, o fuzzy, cioè lanuginoso e protopiumato, insomma ci siamo capiti, non era squamoso, e sentivo la voce dai social network che diceva che nessuno si poteva arrabbiare perché Moros è piccolo come un uccello e quindi va bene che nessuno si dovrebbe arrabbiare, soprattutto quelli che hanno letto Bell et al. (2017) senza averci capito una mazza tegumentaria e blaterano sulle squame dei Tyrrex.

Ed ecco che una voce dai social network che urla la coppia di termini feticcio per tutti quelli che vogliono sembrare esperti di dinosauri: senza POLSI PRONATI! Ma più guardavo Nanomoros e più notavo quanto sconce fossero le sue gambe, e quei piedi che parevano disegnati dagli animatori di Jurassic World.

Non lo avessi mai detto! Ecco allora che parte una battaglia. Una battaglia epica e impossibile, di portata biblica. Abbiamo il piccolo David Tyrannosauroide, antenato dei gloriosi theropodi Amerikani della Laramidia yeah U.S.A. Number One, contro il Golia dei primitivi allosauroidi sudamericani, un obeso mostro arcaico con l'accento messicano (che poi lo sanno tutti che a sud del Rio Grande fino all'Antartide hanno tutti la stessa parlantina e lo stesso accento, no senor?). La battaglia pare impari, ma Moros ha l'arctometatarso quindi è agilissimo, è un ninja dei rettili mentre el senor Giganos è un diversamente magro e diversamente intelligente. E quindi muore. E anche male. Moros il piccolo yankee sconfigge l'ottuso figlio dell'incestuoso rapporto tra un Mapusaurus e sua sorella. 

E ci sono già le ragnatele tra i denti di Gigantescosaurus.

E allora Moros ruggisce in controluce, come il suo discendente, il Tyrrex dominatore del Mesozoico e del mondo post-1993.

Poi mi sono svegliato, tutto sudato, e sono andato in bagno a fare pipì.

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