Il blog Love in the Time of Chasmosaurs ha pubblicato un interessante post sul paleoartista sovietico Konstantin Flyorov. Tra le opere mostrate, c'è un sublime tarbosauro a tinte rosse e blu del 1955.
Non vi ricorda qualcosa? I celebri tarbosauri del paleoartista italiano Renzo Zanetti sono chiaramente un omaggio ispirato dall'opera di Flyorov. Postura, muso, dentatura, gola e zampe posteriori dell'opera italiana sono diretta emanazione dell'opera sovietica.
Buongiorno prof. Cau. Per caso ho letto un suo commento a proposito di un mio dipinto risalente all'ormai lontano 1983, in cui ho ricostruito, secondo le mie conoscenze del tempo, una coppia del teropode Tarbosaurus bataar. Per il dipinto mi sono basato su una foto dello scheletro di Tarbosaurus conservato al museo municipale di Ulan Bator, pubblicata a pagina 257 nel bellissimo libro di Edwin Colbert "Animali e continenti alla deriva", uscito in Italia nel 1978. Ho visto che lei, nel suo commento, molto "argutamente" ha ravvisato nella mia ricostruzione, una diretta ispirazione all'opera del pittore russo Kostantin Flyorov, di cui però, all'epoca, ignoravo del tutto l'esistenza. Soltanto con l'arrivo di internet ho potuto apprezzare l'opera suggestiva di questo artista. A proposito, non credo che dall'esame, per quanto minuzioso, dei miei dipinti, si possa dedurre una qualsiasi traccia delle mie posizioni politiche, per cui trovo del tutto gratuito che lei mi chiami "Kompagno Renzo Zanetti".
RispondiEliminaCarissimo Renzo Zanetti. Grazie per la risposta. Allora non ci fu alcun omaggio all'opera di Flyorov ma fu piuttosto una convergenza, nel senso che entrambi avete probabilmente usato il medesimo scheletro come immagine di riferimento.
EliminaIl "compagno" non era ovviamente un'allusione politica, ma solo un riferimento all'autore sovietico ed al dinosauro scoperto dai sovietici.
Andrea