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03 marzo 2019

Move over, Dinosauroid, it's the Age of the Halszkaraptoroid!

Questo post di zoologia speculativa è stato ispirato da una vignetta che mi è stata segnalata su Twitter, vignetta che a sua volta ha ispirato un meme piuttosto divertente sulla pagina Facebook del blog.

Il "dinosauroide" è il dinosauro speculativo, ed uno degli ipotetici "animali intelligenti" più famosi e discussi. Ne ho parlato in passato, e Darren Naish ne ha parlato in modo molto dettagliato ed articolato sulle varie iterazioni di TetZoo.

Qui vi propongo una ipotesi sicuramente accattivante, più dell'ormai abusatissimo Dinosauroide di Russell nelle sue varie iterazioni troodontidi. Ovvero, proviamo ad ipotizzare una versione halszkaraptorina del dinosauroide, ovvero, un dinosauro intelligente evoluto da Halszkaraptor.
Introduciamo "Halszkaraptoroid".

Una nota ufficiosa sul Quoziente di Encefalizzazione di Halszkaraptor
Vincent Beyrand, coautore con me nello studio su Halszkaraptor e autore delle segmentazioni 3D del cranio di Halszka ottenute dalle scansioni al sincrotrone, mi ha dato le misure del volume della cavità endocranica di Halszkaraptor, da cui ho dedotto che il quoziente di encefalizzazione di Halszkaraptor è nel medesimo ordine di grandezza di Archaeopteryx e Troodon. Quindi, se si ritiene legittimo ipotizzare il dinosauroide da un troodontide, possiamo fare una speculazione analoga da un halzkaraptorino.

Ecco come immaginerei l'anatomia del "Halszkaraptoroide", il theropode intelligente discendente da Halszkaraptor.

Dimensioni
Partiamo dal dinosauroide di Russell e Séguin (1982): esso ha una massa di 28 kg ed un quoziente di encefalizzazione di 7.1. Usando quella massa come stima per le dimensioni del Halszkaraptoroide, assumendo che non differisca significativamente nelle proporzioni femorali dagli altri maniraptori, risulta un animale che aveva il femore lungo circa 25 cm, comparabile quindi alle dimensioni di un eudromaeosauro come Velociraptor, e circa linearmente 4 volte più grande di Halszkaraptor (quindi, circa due metri dalla punta del muso alla punta della coda).

Sistema nervoso e sensoriale
Ovviamente, questo theropode deve avere il cervello molto sviluppato (condizione necessaria per essere un "dinosauroide" sensu lato). Tuttavia, a differenza del generico "allargamento" dell'encefalo che si ipotizza per il dinosauroide classico, Halszkaraptoroid deve aver preso un percorso evolutivo differente, "incentivato" dalle caratteristiche inusuale del sistema sensoriale del suo antenato reale. Se ammettiamo una pressione selettiva volta a potenziale il sistema nervoso in Halszkaraptor, dobbiamo immaginare un progressivo potenziamento della sensibilità a livello del nervo trigemino che innerva abbondantemente la regione rostrale del muso, e delle aree cerebrali deputate al processamento delle informazioni tattili. Questa particolare sensibilità a livello del muso ha quindi rappresentato una exaptation di Halszkaraptor nel momento in cui i suoi discendenti hanno progressivamente raffinato e potenziato la capacità di manipolare gli strumenti per mezzo delle mandibole. Questo ha probabilmente portato la dentatura nei discendenti "intelligenti" di Halskzaraptor a ridursi di dimensioni ed eventualmente a perdersi del tutto i denti, sostituiti da un lungo becco riccamente innervato alla sua estremità. Il becco quindi rappresenta (in analogia con versioni più recenti del dinosauroide) il principale organo manipolatore in Halszkaraptor. Inoltre, la lunghezza e flessibilità laterale del collo di Halskzaraptoroid lo ha reso un vero e proprio "braccio" con cui l'organo manipolatore (il becco) poteva agilmente modificare e modellare strumenti e utensili.
Di conseguenza, è plausibile che il cranio di Halszkaraptoroid abbia una regione posteriore ampia e bulbosa (per accogliere il grande cervello), ampie orbite rivolte anteriormente e un becco allungato e inclinato ventralmente, così da massimizzare la visione stereoscopica senza che sia intralciata dal muso.

Il collo
Confrontato con Halszkaraptor, il collo del suo discendente è più corto e dotato di vertebre eteroceliche, che aumentano la mobilità laterale del collo e della testa. La postura abituale del collo ricorda quella del pellicano, eretta e verticale, con la testa flessa verso il basso. 

L'arto anteriore
Halszkaraptoroid discende da animali semi-acquatici, nei quali l'arto anteriore è stato progressivamente specializzato come organo natatorio. L'animale ha quindi arti anteriori simili a pinne di pinguino, con tre artigli allungati simili alle pinne delle tartarughe marine. Il dito più esterno è il più lungo e robusto, e conferisce alla pinna una forma idrodinamica. La mani non sono coinvolte nella manipolazione degli oggetti, che è invece svolta dal sistema becco-collo e dai piedi.

L'arto posteriore e postura
Halszkaraptoroid ha una postura del corpo più verticale degli altri theropodi, il risultato della presenza, già nel suo antenato reale, di adattamenti a livello di bacino e femore per permettere una postura più verticale della schiena per controbilanciare il collo. Questo carattere di Halszkaraptor sarà un exaptation chiave che permetterà al suo discendente "intelligente" di evolvere una testa relativamente pesante e voluminosa in parallelo con l'espansione del cervello.
Il secondo dito del piede, corto e dotato di un ungueale iper-estensibile, nel Halszkaraptoroid si è specializzato in un dito analogo al pollice dei primati, e permette a questo theropode di impugnare strumenti con forza e precisione.

La coda
La coda di Halszkaraptoroid è uno dei caratteri chiave della sua biologia. Essa è relativamente muscolosa alla base, con una base appiattita nella zona intermedia, che è molto più mobile lateralmente rispetto agli altri maniraptori. Queste caratteristiche, un exaptation delle caratteristiche natatorie ancestrali di Halszkaraptor, nel Halszkaraptoroid permettono una postura "seduta sulla coda" (vagamente da canguro), usata come appoggio quando l'animale manipola gli oggetti con un piede e con il sistema mandibola-collo. L'animale utilizza quindi la coda come "zampa supplementare" quando impiega uno dei due piedi nella manipolazione e uso degli strumenti.


In conclusione, l'ipotetico Halszkaraptoroid ha evoluto un cervello molto sviluppato, un sistema sensoriale e adattamenti posturali coerenti con la sua capacità di manipolare e costruire oggetti. L'ecologia opportunistica e anfibia dei suoi antenati halszkaraptorini ha fornito i pre-requisiti idonei per evolvere un insieme di adattamenti coerenti per un animale in grado di costruire e manipolare oggetti usando mandibola e piede, di nuotare efficacemente grazie agli arti anteriori e di spostarsi in postura bipede come tutti gli altri theropodi. 
Grazie a questo mix di elementi vincenti, Halszkaraptoroid è il candidato ideale per diventare il signore e padrone del vostro mondo neomesozoico alternativo.

I paleoartisti sono invitati a realizzare delle ricostruzioni di Halszkaraptoroid!

Bibliografia:
Russell, D.A.Séguin, R. 1982. Reconstruction of the small Cretaceous theropod Stenonychosaurus inequalis and a hypothetical dinosauroid. Syllogeus 37, 1-43.

6 commenti:

  1. Geniale !! Inoltre Andrea, volendo inventare dei dinosauroidi, mi vengono alcune domande:

    - quale linguaggio o forma di comunicazione potrebbe usare il tuo halszkaraptorino senziente ?

    - visto che i polmoni dei dinosauri (uccelli compresi) svolgono una ventilazione unidirezionale allora significa che un ipotetico dinosauroide non potrà mai suonare un flauto o un qualsiasi strumento a fiato ?

    - oltre ad Halszkaraptor, ai troodontidi o ad uccelli come pappagalli e corvi, c'è qualche altro esempio di teropode candidato che può essere usato per "progettare" un dinosauroide ?

    Davide, da Torino.

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    1. Non vado oltre il corpo, non mi sono domandato come comunicasse.
      La seconda domanda è troppo assurda per rispondere... :-)
      Siccome sono pure speculazioni, uno può anche viaggiare di fantasia. Online ho visto anche sauropodi senzienti...

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    2. Ah sì, parli delle creature di Kosemen ! Oppure c'è anche la versione di Osmatar, molto bella da vedere.

      Davide, da Torino

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  2. Non capisco l'immagine che correda il post. Di cosa si tratta?

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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