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02 settembre 2016

Cosa ci insegna Machimosaurus rex su Spinosaurus aegyptiacus



Stime dei maggiori teleosauridi da Young et al. (2016). Indovinate quale è M. rex...
In uno studio pubblicato oggi Young et al. (2016) analizzano le dimensioni e proporzioni corporee dei coccodrilli teleosauridi (il clade che comprende, come suo massimo rappresentante, il “mio” Machimosaurus rex), e propongono una serie di metodi per stimare le dimensioni corporee di questi animali qualora (come nel caso di M. rex) non si disponga di uno scheletro completo. Lo studio ha delle implicazioni generali che, a mio avviso, possono aiutarci a capire Spinosaurus.

Young et al. (2016) partono dagli esemplari di teleosauridi noti per scheletri completi, e calcolano la relazione che esiste tra lunghezza del corpo, lunghezza del cranio e lunghezza del femore. Gli autori concludono che il femore è il migliore elemento per stimare le dimensioni del corpo, mentre il cranio tende ad avere una maggiora disparità tra i vari teleosauridi. In generale, comunque, entrambe le stime dimensionali ottenute da femore e cranio concordano nel concludere che tutte le stime proposte finora per le dimensioni dei teleosauridi erano eccessivamente grandi. Ovvero, risulta che rispetto ai coccodrilli odierni (usati spesso come riferimento generico per i taxa fossili), i teleosauridi hanno in proporzione teste più grandi e femori più corti.
Usando le nuove formule ricavate da Young et al. (2016) risulta che Machimosaurus rex era lungo 7.2 metri, e non 9.6 come avevamo stimato nel nostro studio. La causa di questa significativa differenza è dovuta ad un errore presente nella pubblicazione dalla quale noi avevamo ricavato la lunghezza di Machimosaurus mosae (il cui cranio è lungo il 60% di quello di M. rex): in quello studio, M. mosae è indicato come lungo 6 metri. In realtà, l’esemplare è lungo 5 metri.
In ogni caso, non preoccupatevi: Machimosaurus rex resta comunque sempre il più grande teleosauride ed il massimo coccodrillo prima della comparsa di Sarcosuchus!
A questo proposito, nasce il sospetto che qualora si ri-studi Sarcosuchus secondo questi criteri più rigorosi di stime dimensionali, anche le sue enormi dimensioni potrebbero essere ridimensionate.

Perché ho menzionato Spinosaurus?
Lo studio di Young et al. (2016) ci dice che i teleosauridi furono “sovrastimati” perché le loro dimensioni corporee furono determinate usando altri coccodrilli, “meno acquatici” dei teleosauridi, come riferimento. Lo studio ha evidenziato che in questi coccodrilli lagunari e marini, la testa è più grande e la gamba è più corta rispetto ai loro cugini “più terricoli”. In generale, infatti, i gruppi di vertebrati terrestri che “tornano” in acqua spesso tendono ad allungare la testa e ad accorciare le gambe. Pensate agli ippopotami ed ai cetacei basali, rispetto agli altri ungulati.
Spinosaurus probabilmente segue il medesimo trend. Difatti, è ormai assodato che il suo arto posteriore è relativamente ridotto rispetto al corpo, e che (almeno basandoci sul muso) esso aveva un cranio più allungato rispetto agli altri theropodi. Nasce quindi il ragionevole sospetto che tutte le stime fatte su Spinosaurus, usando i theropodi “di terraferma” come riferimento, tenderanno inevitabilmente a sovrastimare questo theropode qualora si usi la dimensione della testa come riferimento. Ovvero, che se la lezione di Machimosaurus rex è valida anche per Spinosaurus, esso era probabilmente più piccolo di quello che si è spesso ritenuto, e che – da bravo animale semiacquatico – esso avesse un cranio relativamente più grande e gambe più corte rispetto ai suoi parenti.
Spinosaurus non era quindi il super-gigante che molti hanno voluto vedere estrapolando le dimensioni del suo rostro?
Ma questa è una conclusione che chi segue questo blog da anni conosce molto bene…

Bibliografia:
Mark T. Young, Márton Rabi, Mark A. Bell, Davide Foffa, Lorna Steel, Sven Sachs, and Karin Peyer. 2016. Big-headed marine crocodyliforms and why we must be cautious when using extant species as body length proxies for long-extinct relatives. Palaeontologia Electronica 19.3.30A

4 commenti:

  1. Cristian2/9/16 16:23

    Bello e interessante post, come di consueto. Tuttavia, avrei una domanda: a cosa è o potrebbe essere dovuta questa maggiore dimensione della testa\riduzione degli arti, nel caso di Spinosaurus, ippopotamo ecc ecc?

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    Risposte
    1. Le gambe si accorciano perché in acqua non serve a niente avere gambe lunghe mentre è più efficiente avere leve corte. La testa si espande perché in acqua puoi permetterti una testa (e mascelle) più voluminosa, sorretta dall'acqua.

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    2. Dubito che questa ipotesi relativa ai teleosauridi sia estendibile in toto allo Spinosaurus aegyptiacus, mentre i primi vivevano fondamentalmente in acqua il secondo era ancora legato alle rive, spiego meglio l'utilizzo che tu ipotizzi per la vela dorsale/spine neurali indica che l'animale doveva sorreggere il proprio peso mentre nei teleosauridi questo veniva sorretto dall'acqua.

      Alessio Urbanelli

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    3. Alessio, deduco tu abbia una robusta serie di dati relativi alla frequentazione delle rive da parte di Spinosaurus e da parte dei teleosauridi per sostenere quello che scrivi...
      La mia ipotesi sull'evoluzione delle spine neurali allungate non ha niente a che vedere con la questione su quanto tempo Spinosaurus passasse in o fuori dall'acqua.

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