L'inusuale mix di similitudini tra Spinosaurus B e Spinosaurus C |
L'acceso dibattito innescato dalla
pubblicazione di Ibrahim et al. (2014) si è concentrato
principalmente sulla ricostruzione di Spinosaurus proposta in
quello studio. Tale ricostruzione, come ogni ricostruzione da resti
frammentari, è sempre una ipotesi. Discutere sulle ipotesi è
interessante e spesso divertente, ma esistono discussioni a mio
avviso ben più interessanti, quelle sui fatti. Ed il fatto in
questione più interessante è sicuramente l'esemplare chiave
introdotto in quella pubblicazione, FSAC-KK 11888, che io e Simone
Maganuco chiamiamo più semplicemente “Spinosaurus C”.
In molti hanno sostenuto che
l'esemplare sia una chimera, ovvero, un assemblaggio di resti ossei
di individui (e taxa) distinti. Non sempre è chiaro se si ritenga
che sia una chimera artificiale (un assemblaggio di ossa isolate
messo assieme da esseri umani, quindi un oggetto olocenico) oppure
naturale (un accumulo operato da fenomeni naturali a partire da ossa
di animali distinti, quindi un oggetto cenomaniano).
In questo post mi soffermo su una
curiosa lacuna dei sostenitori della “interpretazione chimera”:
se veramente Spinosaurus C è una chimera, come molti
affermano con tanta veemenza, perché nessuno tra i sostenitori di
questa interpretazione ha tentato di dare una interpretazione
tassonomica dei vari resti? Se Spinosaurus C è una chimera di
vertebre di un animale associate al bacino ed arti posteriori di un
secondo animale, quali sarebbero (i taxa di) questi animali? Se le
evidenza a sostegno di due specie ben distinte fossero così palesi,
non avrebbe senso continuare a sostenere che siano i resti di un
singolo animale. Eppure, non leggo molti commenti sulle evidenti
affinità di questo scheletro che smentirebbero la sua genuinità.
Dato che nessuno dei fautori della
chimera pare avere voglia o interesse ad approfondire questa lecita
ipotesi interpretativa, mi auto-eleggo avvocato della causa chimerica
e provo a rispondere a questa domanda.
Assumendo l'ipotesi chimerica, nella
misura in cui i suoi sostenitori la hanno sostenuta, Spinosaurus
C è formato dalle ossa di almeno due animali:
- Il proprietario delle vertebre dorsali, che chiamo qui “Parte presacrale” (PS).
- Il proprietario del bacino e degli arti posteriori, che chiamo qui “Parte Appendicolare” (PA).
Basandomi sulle immagini e descrizioni
presenti in Ibrahim et al. (2014), provo a collocare
filogeneticamente questi due animali.
PS presenta vertebre dorsali
opistoceliche, i cui centri sono allungati e marcatamente compressi
trasversalmente, e l'arco neurale presenta spine ipertrofiche con una
espansione anteroposteriore alla base. Non occorre essere la
reincarnazione di Ernst Stromer per sapere che l'unico vertebrato con
questa combinazione di caratteri è Spinosaurus. Quindi, il
primo esemplare è senza alcun dubbio uno Spinosaurus.
E fin qui, era abbastanza facile. Ora
inizia il delirio sistematico, aggravato dal fatto che l'olotipo di
Spinosaurus non presenta resti appendicolari, quindi non
abbiamo modo di fare confronti diretti con l'esemplare originale.
PA presenta un ileo più lungo del
femore, come in molti theropodi di grandi dimensioni. Il pube è
frammentario e dalle immagini non è chiaro quali parti siano
originali e quali ricostruite. L'ischio pare non preservare il
processo otturatore, e distalmente si espande in modo uniforme, come
nella maggioranza dei saurischi non-maniraptori: l'espansione non è
però marcata come negli abelisauroidi ed alcuni allosauroidi. Il
femore è robusto e marcatamente incurvato: in questo si distingue da
Carcharodontosaurus e Deltadromeus che hanno femori più
gracili e rettilinei. Il quarto trocantere è enorme per un theropode
e posto distalmente. Viene quasi il sospetto che sia un femore di
ornithischio, sospetto accresciuto dall'altro carattere bizzatto per
un theropode: la marcata riduzione della cavità midollare. Ibrahim
et al. (2014) interpretano questi caratteri come autapomorfie, quindi
non utili per collocare l'esemplare in un punto preciso di Theropoda.
Alternativamente, questo mix di caratteri ricorda in parte alcuni
ornithopodi basali, e potrebbe avvalorare una posizione esterna a
Theropoda, anche se ciò è contraddetto dalla morfologia del bacino,
che non ha alcun carattere da ornithischio ed è perfettamente
compatibile con i theropodi. L'ipotesi ornithischiana è quindi da
scartare.
La regione distale del femore presenta
un profondo solco flessorio, che è bordato da una lunga cresta che
decorre dal condilo mediale e da una marcato ectocondilo fibulare:
purtroppo, anche queste paiono delle autapomorfie. Il condilo
laterale è proiettato distalmente, un carattere con una
distribuzione molto omoplastica in Theropoda. Non è presente il
trocantere accessorio laterodistale diagnostico di Deltadromeus.
La tibia è relativamente gracile, come in molti abelisaurodi,
coelurosauri e megaraptoridi (se non sono essi stessi dei
coelurosauri). La cresta fibulare è poco marcata. La regione distale
della superficie anteriore ha una ampia fossa per il processo
ascendente dell'astragalo. La fossa appare poco marcata e non mostra
una distinzione marcata sul margine laterale: questo carattere è
presente in alcuni abelisauroidi, in Chilantaisaurus, in
Suchomimus e in molti coelurosauri. Il piede ha un primo
metatarsale allungato, carattere plesiomorfico che potrebbe
avvalorare una collocazione esterna a Neotheropoda. Gli ungueali del
piede sono piatti e privi di curvature. Lateralmente, gli ungueali
presentano delle creste laterali che si interrompono posteriormente
nel punto in cui il solco collaterale defluisce ventralmente. Questo
curioso mix di caratteri è presente in alcuni ornithomimosauri ed in
Australovenator.
Concludendo, la parte appendicolare di
Spinosaurus C è talmente aberrante e carica di autapomorfie
da essere di difficile collocazione se analizzata separatamente dalla
parte presacrale. Già ora si può comunque escludere che sia
riferibile a Carcharodontosaurus o Deltadromeus. Alcuni
caratteri ricordano i coelurosauri e gli abelisauroidi, ma potrebbero
essere nulla più che omoplasie.
In realtà, esiste un theropode che
presenta la grande maggioranza delle bizzarre caratteristiche di
Spinosaurus C. Come questo ultimo, esso mostra vertebre
presacrali allungate ed opistoceliche, alcune delle quali con centri
ben più ampi che alti, vertebre caudali con spine neurali molto
allungate ed espanse trasversalmente, una tibia gracile con fossa
distale poco marcata, e gli ungueali del piede piatti con creste
laterali: è Spinosaurus B, descritto da Stromer nel 1934. E
come questo ultimo, anche Spinosaurus C ha le vertebre dorsali
lunghe più di 1/5 della tibia.
Ancora una volta, quindi, ha senso
sostenere che Spinosaurus B e Spinosaurus C siano
entrambi delle chimere derivate dalla mescolanza casuale di ossa nel
medesimo mix bizzarro ed inusuale che ho appena elencato, e che tale
mix di ossa non si osservi in nessun altra associazione di ossa di
theropode scoperte in 200 anni di paleontologia a livello mondiale,
ma solo in due scheletri nordafricani della medesima età geologica?
Finché conoscevamo solamente Spinosaurus B, l'ipotesi della
chimera poteva avere un suo senso. Ma ora che esiste un secondo
esemplare, il quale mostra la medesima combinazione di caratteri
inusuali, è ridicolo negare l'evidenza.
Possibile che pur di negare questo
fatto si voglia cavillare su dettagli di lana caprina, pur di non
volere ammettere che Spinosaurus B e Spinosaurus C
mostrano la medesima combinazione inusuale ed inattesa di caratteri,
e che non è plausibile ricondurre tale coincidenza al mero caso, e
quindi, che entrambi sono due esemplari del medesimo taxon naturale?
Finché qualcuno non mi porterà prove
valide che le ossa appendicolari di Spinosaurus C (ed
implicitamente, anche Spinosaurus B) siano riferibili ad un
taxon che NON sia il medesimo delle ossa presacrali (ovvero,
Spinosaurus), riterrò molto più ovvio e sensato che questi
due esemplari siano genuini assemblaggi di ossa appartenuti ad un
singolo taxon che, per quanto bizzarro e contro-intuitivo, non viola
alcuna legge della natura.
L'unica alternativa all'interpretazione
che ho appena dato sarebbe ritenete che Spinosaurus C sia una
chimera artificiale, costruita assemblando ad arte delle ossa
rinvenute in contesti differenti. Pensate che incredibile
coincidenza: qualcuno decide di assemblare uno scheletro di
spinosauro per venderlo, ed ottiene esattamente il mix inusuale e
bizzarro dello Spinosaurus B di Stromer 1934. Una simile
ipotesi è a mio avviso veramente debolissima, perché potrebbe avere
senso solo ammettendo che chi lo ha assemblato fosse consapevole di
creare una versione marocchina del fantomatico “Spinosaurus
B” egiziano. Ma quanti al mondo hanno mai sentito parlare di
Spinosaurus B? E quanti hanno letto la sua descrizione,
scritta da Stromer (in tedesco!) nel 1934? Non occorre ricordare che
Spinosaurus B sia conosciuto solamente ad una ristrettissima
cerchia di esperti di theropodi, non certo dai cacciatori abituali di
ossa o dai venditori locali di fossili marocchini. Escluderei a
priori che coloro che hanno estratto le ossa dal sedimento abbiano
mai letto Stromer (1934).
Ma senza scomodare qualche ipotesi di
complotto, tale opzione è altamente improbabile anche per una
semplice ragione statistica: trovare ossa appendicolari nel Kem Kem è
molto più raro che trovare delle vertebre isolate o dei denti.
Inoltre, ricordo che Spinosaurus C conserva anche le spine
neurali dorsali: le spine neurali di spinosauride cenomaniano sono
rarissime, e prima di Spinosaurus C, le uniche ossa di quel
tipo erano le vertebre dell'olotipo distrutto nel 1944. Possibile che
chi abbia assemblato quella chimera abbia avuto a disposizione un
campione di esemplari sufficientemente ampio per scegliere proprio
due esemplari che formino il mix “vertebre lunghe + zampe corte”
che si osserva in Spinosaurus B? Ovviamente, questa opzione
non è credibile. La sola opzione plausibile è che si tratti di
un'associazione naturale, uno scheletro ben conservato di un animale
con quella particolare morfologia.
Riassumendo, pensare di trovare per
caso nel Kem Kem proprio il mix di ossa vertebrali ed appendicolari
che produce esattamente la combinazione di morfologia e proporzioni
inusuali necessaria per creare artificiosamente un secondo esemplare
simile al bistrattato e poco noto Spinosaurus B egiziano è
talmente improbabile che rasenta l'impossibilità.
La sola spiegazione accettabile è che
quello che osserviamo nei due esemplari sia il reale morfotipo di
quel taxon.
If only more people realized this!!! I still read assertions (social media) that the new morphology is destroyed via the 100 pg long mega-paper which is not really what the new paper is about.
RispondiEliminaMany don't realize that there are two distinct questions, not automatically linked together as a single problem:
RispondiElimina1- Is the neotype specimen (and Spinosaurus B) a single individual?
2- Is the reconstruction of Spinosaurus sensu Ibrahim et al. correct (at least partially, eventually removing the Sigilmassasaurus material, if present)?
Note that based on Evers et al. (2015) it si possible that not all the Sigilmassasaurus-like vertebrae are Sigilmassasaurus, since part of the former morphology probably is a set of features shared by most spinosaurids.
Trovo quest'analisi molto chiara e fruibile. Tuttavia, c'è una frase mi lascia un poco perplesso:
RispondiEliminaLa regione distale della superficie anteriore ha una ampia fossa per il processo ascendente dell'astragalo
Ero convinto che il processo ascendente dell'astragalo si articolasse sulla superficie posteriore della tibia. E' così?
Il processo ascendente dell'astragalo articola con la propria superficie posteriore con una faccetta della tibia posta nella superficie anteriore della tibia. Esiste in alcuni taxa un piccolo processo ascendente posteriore dell'astragalo che articola con la superficie posteriore della tibia, ma non è propriamente il vero processo ascendente.
EliminaCome ad ontogenesi, il PA appartiene con certezza ad un adulto?
RispondiEliminaDomenico.
L'esemplare era un subadulto con un'età stimata di circa 17 anni (più o meno due anni) in base all'analisi istologica. Le analisi sono state svolte sul femore, fibula (PA), un gastrale e una spina neurale (PS): gli autori non trovano in nessuno dei 4 campioni indicazione di uno stadio maturo. Le 4 ossa quindi sono tutte riferibili allo stadio subadulto.
EliminaQuindi, in poche parole, Spinosaurus sarebbe "corretto" così come viene rappresentato oggi, con le gambe diversamente proporzionate (se paragonate agli altri theropodi)? - Mattia
Elimina"In poche parole" si dissolve la complessità della questione ad una rappresentazione che si assume come "fatto" quando non lo è.
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