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11 febbraio 2015

Nuovi resti di Elmisaurinae

Dopo una serie di post molto poco seri, qualcuno giustamente potrebbe pensare che la paleontologia sia un optional in questo blog. In realtà, ho poco tempo per il blog, ed un post "futile" è più facile ed immediato da pubblicare rispetto ad uno basato sulla letteratura paleontologica, la quale, per nostra fortuna, continua a produrre nuovi tasselli per il mosaico dei theropodi.
Due studi, collegati, sono stati pubblicati in queste settimane, ed aggiungono informazioni su un clade di oviraptorosauri poco noto, il "ramo elmisaurino" di Caenagnathidae.
La tassonomia dei caenagnathidi è piuttosto controversa, e non mi dilungo troppo in quell'ambito. Più interessanti dei nomi, sono gli oggetti ai quali quei nomi sono associati.
Currie et al. (2015) e Funston et al. (2015) pubblicano nuovi resti riferibili ad Elmisaurus (ed al suo potenziale sinonimo Leptorhynchos) dal Cretacico Superiore della Mongolia e del Canada.
Un frontale descritto da Currie et al. (2015) è il primo resto attribuibile ad Elmisaurus (se si escludono, provvisoriamente, i resti mandibolari di Leptorhynchos), e mostra una cresta sagittale, carattere condiviso con altri Caenagnathidae (Anzu) ed Oviraptoridae. I resti postcraniali mostrano sinapomorfie di Caenagnathidae ed Oviraptorosauria, confermando l'attribuzione degli elmisauri. L'aggiunta di informazioni a livello di analisi filogenetiche aiuta verso la (ancora irrisolta) definizione delle relazioni tra gli oviraptorosauri non-oviraptoridi.
Da rimarcare che tra gli autori di Currie et al. (2012) figura, postuma, Halszka Osmólska, i cui appunti sul materiale elmisaurino hanno contribuito a questo studio. Fa piacere come la memoria di questa grande paleontologia sia onorato anche pubblicando suoi scritti inediti.

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