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22 novembre 2013

Siats meekerorum (Zanno e Makovicky 2013) e la battaglia per Megaraptora

L'omoplasia pervasiva di Theropoda ci ha condotto difatti ad una guerra tassonomica in cui Megaraptora è conteso tra Tyrannosauroidea e Carcharodontosauria. Una guerra che non si combatte a morsi, artigliate o colpi di coda, ma accumulando la maggior quantità possibile di dati morfologici e tassonomici al fine di produrre la descrizione più soddisfacente che minimizzi le ipotesi accessorie per spiegare le evidenze.
Un nuovo tassello di questa diatriba tra Orionidi proviene da un luogo che finora pareva essere rimasto escluso dall'espansione dei megaraptori, il Nord America.
Zanno e Makovicky (2013) descrivono i resti frammentari di un grande theropode dal Cenomaniano dello Utah, ed istituiscono Siats meekerorum. L'olotipo di Siats comprende una serie di vertebre (in particolare, dorsali e caudali), parte del bacino ed alcune ossa della gamba. La non completa obliterazione delle suture neurocentrali nelle vertebre caudali anteriori e presacrali induce a considerare l'esemplare come non completamente maturo.
Le simpatiche vertebre di Siats.

La morfologia di Siats è molto interessante, perché presenta alcune sinapomorfie vertebrali di Megaraptora, oltre a caratteri più omoplastici presenti sia in Tyrannosauroidea che in Carcharodontosauridae.
Zanno e Makovicky (2013) inseriscono Siats nella analisi dei Tetanurae di Carrano et al. (2013), la quale purtroppo non include alcun tyrannosauroide (gli autori, in una nota, riconoscono questo limite della loro analisi, e menzionano l'ipotesi alternativa di collocare Megaraptora in Coelurosauria). In assenza di una controffensiva coelurosauriana, è evidente che l'analisi usata da Zanno e Makovicky (2013) collochi di necessità Siats in Megaraptora e come sola possibilità includa Megaraptora in Carcharodontosauria (come parte di Neovenatoridae). L'ipotesi in questione è molto robusta, ma pecca per il non valutare e testare l'alternativa tyrannosauroide.
Ciò è invece possibile in Megamatrice, dove Siats risulta effettivamente alla base di Megaraptora, mentre Megaraptora risulta... ne parlerò in un prossimo post!
In ogni caso, indipendentemente dalla posizione di Megaraptora in Orionides, Siats conferma che a metà del Cretacico, Megaraptora costituì uno dei cladi theropodiani di maggiore successo. Tra la fine dell'Albiano e la fine del Turoniano (una dozzina di milioni di anni), difatti, abbiamo taxa in Nordamerica (Siats), Australia (Australovenator) e Patagonia (Megaraptor). Sarà interessante indagare se in altre associazioni cenomaniane furono presenti dei megaraptori.


Bibliografia:
Lindsay E. Zanno & Peter J. Makovicky (2013) Neovenatorid theropods are apex predators in the Late Cretaceous of North America Nature Communications 4, Article number: 2827 doi:10.1038/ncomms3827

8 commenti:

  1. Domanda quasi off-topic: Orkoraptor è tuttora ritenuto un Megaraptora?

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  2. Giusto per farla incazzare, Cau, ecco la "versione di Repubblica", che è molto più figa visto che dice che finché Siats non ha smesso di menarje ai tirannosauri i tirannosauri non hanno potuto cominciare a menà... ;)
    http://www.repubblica.it/scienze/2013/11/22/foto/siats_il_dinosauro_che_terrorizzava_i_t-rex-71648432/1/?ref=fbpr#1

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    1. La "versione di Repubblica", cioè, la versione giornalistica tradotta male di una versione giornalistica inglese interpretata male del comunicato stampa originale dell'articolo originale.
      Per mia fortuna, io ho letto l'articolo originale.

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  3. mah... spesso quando leggo articoli - o testi divulgativi - che riguardano il mio campo professionale (molto bistrattato dal punto di vista qualitativo, con qualche eccezione) e che con una frequenza enorme contengono una quantità enorme di sciocchezze mi domando se anche per tutte le altre discipline le cose stanno nello stesso modo.
    Quando leggevo il manifesto ricordo che inorridivo di fronte a ciò che riguardava musica e cinema, mentre trovavo molto più sensati i testi inerenti alla letteratura e alla filosofia.
    temo che le cose stiano un po' così - per lo più le informazioni sono date in maniera grossolana e superficiale, ma alcuni argomenti/discipline per ragioni che mi sfuggono hanno un trattamento peggiore di altre.
    la paleontologia è sicuramente fra queste - non sola purtroppo, dato che (per quello che posso capire nei limiti della mia formazione ) l'informazione scientifica in generale non sembra godere di buona salute 8con le sempre lodevoli eccezioni - che però, ovviamente, non bastano a cambiare uno stato di cose)

    Emiliano

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    1. oddio l'articolo di repubblica è peggio di quanto immaginassi - è evidentemente una trqaduzione fatta con google "dovevano ebbero a che fare" semplicemente non è italiano...

      Emiliano

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  4. E' mai stato fatta un'analisi da parte dei "contendenti" delle due ipotesi filogenetiche del motivo per cui gli stessi dati (i fossili) danno risultati diversi?
    Tempo fa ho letto un articolo di Sereno dove faceva un'analisi del genere sulle varie ipotesi relative ai primi dinosauri. Menzionava l'inclusione o meno di taxa frammentari e le differenze nei caratteri scelti e nelle codifiche scelte qualora il carattere sia il medesimo.
    Ritengo sia molto utile anche per gli addetti ai lavori. Che ne pensi?
    Ho scritto contendenti tra virgolette perché si parla di ipotesi scientifiche e di non guerre o perlomeno lo spero.

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  5. http://theropoda.blogspot.it/2013/08/la-battaglia-per-megaraptora.html

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