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11 aprile 2013

Il preventivo del paleoartista

Cranio di Torvosaurus
Dobbiamo fidarci dei paleoartisti (qui intesi in senso latissimo: chiunque realizzi una ricostruzione paleontologica)? Se chiedo ad un paleoartista una commissione, ad esempio una ricostruzione di Torvosaurus, posso essere tranquillo che non vorrà fregarmi, che non inventerà un animale sulla base dei suoi personali vincoli interpretativi, trascurando le basi scientifiche? In italiano, l'espressione "fare la cresta" (letteralmente "to make a crest") intende riferirsi all'azione disonesta di chi vi fa pagare una commissione ad un prezzo maggiorato (aggiunge una "cresta" a qualcosa che non doveva essere crestato) rispetto all'effettivo valore della prestazione. Il nostro paleoartista è disonesto, farà la cresta? Purtroppo, il nostro paleoartista probabilmente la cresta NON la farà, come spiegai in un antichissimo post. Eppure, è più probabile che Torvosaurus fosse crestato piuttosto che non-crestato, dato che gli unici nasali attribuiti a Megalosauroidi (Baryonyx, Irritator e, se seguiamo la filogenesi di Benson 2009, anche Monolophosaurus) presentano tutti una cresta nasale impari mediana derivante dalla fusione delle due parti nasali. 
Qualcuno obietterà che l'assenza di documentazione diretta per il nasale in Torvosaurus lascia libera interpretazione all'artista (che quindi può anche NON rappresentare una cresta), ma allora, in base allo stesso ragionamento, Spinosaurus potrebbe essere ricostruito senza mani, dato che non esistono resti delle mani di Spinosaurus, e che, evidentemente, la presenza di ossa delle mani in altri megalosauroidi (Afrovenator, Baryonyx, Torvosaurus) non costituisce una prova sufficiente alla presenza di mani in Spinosaurus. Notate che è lo stesso ragionamento addotto per negare una cresta nasale in Torvosaurus.
La nuova era paleoartistica, che sembra inaugurata da All Yesterdays, pare aver dato libero sfogo alla creatività degli artisti, purché sempre incanalata nell'alveo del buon senso fondato su un altrettanto buon senso scientifico-naturalistico. Tuttavia, ottusi pregiudizi iconografici e l'incapacità di molti di ragionare in termini evoluzionistici e filetici, continuano a limitare fortemente la capacità degli artisti di innovare persino rimanendo pienamente nell'alveo delle evidenze scientifiche. E così, mentre molti si sbizzarriscono a ideare Tyrannosaurus simili a tacchini, sauropodi che dormono nelle grotte e ceratopsi cannibali, ci sono vecchi muri morfologici  - del tutto privi di supporto - che non vengono minimamente scalfiti da un'analisi più critica di ciò che sappiamo e di ciò che possiamo dedurre in modo razionale.
Perciò, se davvero aborrite l'assenza di mani in Spinosaurus (cosa che condivido con voi, almeno fino a prova contraria), perché non fate quella benedetta cresta nasale a Torvosaurus?

6 commenti:

  1. Qualche tempo fa chiesi a Scott Hartman (lo conosci?) cosa ne pensasse di un eventuale cresta nasale in Torvosaurus; lui la escludeva (non mi ricordo in base a quale principio), ma sinceramente mi trovo più d'accordo con la tua posizione, anche se non pretendo di immaginare quale forma potesse avere l'eventuale cresta... E purtroppo è vero quello che dici; sebbene il nuovo filone paleoartistico stia battendo sentieri finora mai tentati, talvolta permangono certi stilemi che andrebbero accantonati una volta per tutti (vedi il famigerato look "shrink-wrapped").

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  2. Trovo più sensata la cresta al torvosaurus che l'assenza di mani a spinosaurus.
    ho notato che dalle prime scoperte ad oggi si è sempre aggiunto qualcosa di novo a questi animali, riferendosi non solo all'aspetto anatomico.
    la mia domanda è: chissà cos'altro si viene a sapere sui dinosauri in futuro, e a tal proposito
    azzardare qualcosa in una ricostruzione potrebbe non essere del tutto sbagliato, magari per chi se ne intende seguendo alcuni reagionamenti e intuizioni.

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  3. Salve,
    sto rimando perplesso a causa di questo articolo su NatGeoItalia:
    http://www.nationalgeographic.it/scienza/2013/04/09/news/t_rex_e_jurassic_park_vent_anni_dopo-1602065/
    Al suo termine compaiono considerazioni sull'etologia di Tiranosaurus rex (caccia di gruppo, cure parentali, ecc) che sono totalmente discordi con quelle divulgate su Theropoda.
    Vorrei chiedere, con tutto il rispetto e la delicatezza necessarie per porre una simile domanda, se le considerazioni solitamente qui riportate su tali argomenti sono accettate comunemente dalla comunità scientifica o sono ipotesi d'avanguardia, cetramente ben motivate e argomentate, ma ancora da accettare in quel corpus di idee che è la paleontologia, o se l'articolo linckato è un semplice anacronismo o peggio una falsità scientifica.
    Naturalmente se la fonte dell'articolo non fosse stata National Geographic non avrei neanche posto la domande, ma essendo questa una nota rivista naturalistica rimango abbastanza turbato.

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    1. Normalmente non rispondo a domande anonime o senza firma.
      Theropoda non fa divulgazione, come espresso chiaramente nella scheda sugli obiettivi del blog (http://theropoda.blogspot.it/p/gli-obiettivi-del-blog.html).
      In particolare:
      "Il blog non ha una "missione divulgativa", ma è solo un luogo in cui parlo di quello che mi va in quel momento di scrivere.
      [...]
      Non si pone come obiettivo quello di "fare scuola". Non voglio che questo blog sia citato come fonte di informazione scientifica, dato che nella realtà, esso è la mera espressione del mio pensiero personale, spesso in contrasto con i risultati delle ricerche che cito e da cui attingo informazione. Può stimolare a leggere le fonti che cito, ma non dovrebbe essere il blog stesso citato come fonte."
      Pertanto, il commentatore anonimo si è fatto un'idea sbagliata di questo blog.
      In ogni caso, ricordo a tutti che il National Geographic non è un testo scientifico ma solo un periodico giornalistico, quindi non ha senso dilungarsi troppo sul contenuto scientifico presentato in quella pagina, che per giunta è tradotto dall'originale inglese (e le traduzioni italiane spesso peccano di grossolanità scientifica).

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  4. Si ha materiale delle zampe anteriori di Spinosaurus. Si ha un omero e qualche ossa delle dita riconducibili a questo genere.

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    1. Esiste materiale appendicolare dal Cenomaniano del Marocco che mostra caratteristiche spinosauridi (ed io stesso ho rimarcato queste caratteristiche in passato, ma solo come ipotesi, non come identificazione definitiva), ma siccome non è associato direttamente a resti diagnostici di Spinosaurus non si può affermare che sia materiale di Spinosaurus.


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