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01 maggio 2012

Archosauri in Carne e Ossa

Teste e crani di due arcosauri: un dinosauro (Casuarius) e un crocodylomorfo (Crocodylus). Le aree indicate sono spiegate nel testo del post.
Molti saranno i chiamati, pochi gli eletti.
Questa massima evangelica potrebbe essere una buona descrizione dell'esercito dei disegnatori di dinosauri, di tutte le età ed estrazione culturale.
Pare molto facile disegnare dinosauri, nell'Era di Internet.
Cerchi "cranio di dinosauro" con Google, lo ricalchi, lo ricopri in fretta e senza porti troppe domande sul perché della sua forma, e voilà: una testa di dinosauro!
Oppure, se sei pigro: cerchi "dinosauro" con Google e ti appare una serie sconfinata di disegni, dipinti, immagini al computer di ricostruzioni in vivo. Perché partire dal fossile? Che noia, i fossili... Hai queste belle opere di vari paleoartisti più o meno famosi, ne scegli una che ti piace, la ricopii, ed ecco: sei anche tu un disegnatore di dinosauri! La carichi in rete, e forse un giorno qualcuno la copierà a sua volta. Così si propaga la pessima paleoarte, una vera e propria epidemia.
Eppure, basterebbe proprio poco per frenare questa piaga dell'illustrazione naturalistica.
Basterebbe fermarsi un pochino, non troppo, ed osservare la Natura.
I dinosauri sono archosauri, come gli uccelli ed i coccodrilli. Di fatto, la loro posizione filogenetica ci dice che se un carattere è condiviso da coccodrilli e uccelli, è molto probabile che fosse presente anche nei dinosauri. Pertanto, se le teste di coccodrilli e uccelli presentano delle similitudini generali rispetto ai crani, tali similitudini erano probabilmente presenti anche nei dinosauri estinti. (Ad esempio, sappiamo che i dinosauri avevano la membrana nittitante, detta anche "la terza palpebra", perché questa è presente in uccelli e coccodrilli).
Facendo una veloce ricerca di immagini in rete, ho constatato quanto siano diffusi errori, fraintendimenti e cattive ricostruzioni di alcuni dettagli nei disegni della testa nei dinosauri.
Ad esempio, le finestre del cranio sono spesso molto scavate, come se l'animale fosse a digiuno da mesi. L'orecchio è spesso al posto sbagliato (spesso dentro la finestra infratemporale, sede di inserzioni muscolari, non certo del meato acustico), e la bocca è esageraramente approfondita fino quasi alle orecchie.
Guardate l'immagine in alto. Abbiamo, a sinistra, dettagli di teste di coccodrillo e uccello, a destra i crani degli stessi generi. I vari simboli colorati indicano, nelle diverse immagini, la stessa cosa.
Asterisco verde: fossa antorbitale (scomparsa nel coccodrillo, quindi non segnata): notare che nell'uccello è visibile nel cranio, ma indistinguibile in vita. 
Asterisco giallo: finestra infratemporale: notare che in entrambi gli animali, in vita, è indistinguibile dal resto della testa.
Asterisco rosso: meato acustico (apertura dell'orecchio). Nell'uccello è una vera apertura, nel coccodrillo è più simile a un solco per via di una struttura protettiva che lo ricopre. In ogni caso, è posta dietro la zona infratemporale, non dentro quella.
Asterisco viola: finestra mandibilare esterna (ridotta e posta anteriormente nell'uccello, quindi non indicata): notare che nel cranio di coccodrillo è ben evidente, ma in vita è indistinguibile dal resto della mandibola.
"X" arancione: limite posteriore della bocca: notare che in entrambi è posizionata appena dietro l'occhio e anteriormente alla finestra infratemporale (i due solchi che continuano posteriormente nel coccodrillo non sono la bocca, ma pieghe muscolari).

In generale, l'animale in vita ha una testa che non è la copia ricalcata del suo cranio: muscoli, pelle, tessuti connettivi e strutture tegumentarie tendono a dare un aspetto spesso ben diverso all'animale.

Pertanto, cari amici (o meri lettori) con passione per il paleo-disegno, mi auguro che se in passato avete disegnato errori del genere, da oggi non li ripeterete più.
In conclusione: non copiate mai da opere altrui, sopratutto se non avete la conoscenza per sapere se ciò che state copiando sia corretto. Anche i grandi paleoartisti commettono errori e grossolanità anatomiche.

13 commenti:

  1. Il dinosauro "morto di fame" è un errore che compiono anche i grandissimi.
    Per esempio William Stout (per altro il mio paleoartista preferito da bambino, e tutt'ora uno dei miei preferiti per il tratto e la fantasia, oltre che per la composizione mai banale delle scene).
    Ma lo stesso Stout, se confrontiamo un opera dei primi anni '80 con una dei tardi anni '90 ha aggiunto un bel po' di grasso alle sue creazioni.
    (fu uno dei primi a metere elle piume ad un dinosauro, ma ancora oggi lo fa con moderazione)

    Però devo dire che questo "errore/scelta" di dinosauri "super-anoressici" mi da meno fastidio di altri, ci sono più abituato.

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  2. E' un errore, perché l'animale non era "magro" o "grasso" a scelta nostra. Se nella fossa antorbitale ci sono dei diverticoli pneumatici, tu mica li puoi eliminare dal disegno.

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  3. Andrea a proposito di dettagli paleoartistici l'altro giorno leggevo un tuo articolo del 2008 su Unquillosaurus e mi sono imbattuto in terminologie particolari: opistopubico, ortopubico e mesopubico che credo si riferiscano all'angolazione dell'osso pubico, ne ho una vaga idea dato che ti sei riferito ai primi parlando di Velociraptor e Deinonychus e ai secondi e terzi associandoli ad Achillobator e Utahraptor, ma vorrei capire meglio le differenze.

    Altra cosa, ho visto che in alcune ricostruzioni (Scott Hartman ad esempio) di scheletri di unenlagini (Austroraptor) nella coda non sono presenti quei processi spinali allungati che creano quella guaina rigida tipica dei dromeosauridi (nelle ricostruzioni di Hartman sono presenti anche in microraptor e bambiraptor), gli unenlagini erano un'eccezione?

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  4. E' quello che hai scritto: inclinazione del pube. Non è chiarissimo il motivo delle variazioni di inclinazione, probabilmente variazione nella funzione dei fasci muscolari associati al pube, o aumento della cavità addominale (questo in forme erbivore però).
    Gli unenlagiini non hanno quelle strutture perché sono più basali del nodo che contiene i dromaeosauridi con quelle estensioni nelle caudali.

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    Risposte
    1. Ok e tra ortopubico e mesopubico la differenza quale è?

      Mentre tornando al discorso di questo post, su un cranio di dinosauro il meato acustico è quello che colorato in rosso?
      http://i.imgur.com/Xtxze.png

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    2. No, quello è il forame paraquadrato, molto ampio nei dromaeosauridi.
      Mesopubico: il pube è verticale. Ortopubico è un suo sinonimo.

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    3. E allora prendendo come esempio sempre quel cranio di velociraptor il meato dove è collocabile? (scusa mi rendo conto che ti sto bombardando di domande)

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    4. Nello stesso posto occupato nel cranio di casuario nel post.

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    5. Approposito di disegni, questo deinonico come ti pare? Ci sono "errori"?

      http://i50.tinypic.com/2vrvexd.jpg

      Hulk

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    6. Lo sto osservando ma non riesco a inquadrarlo correttamente, mi pare di capire che non sia una zona chiusa del cranio, è parecchio posteriore... http://i.imgur.com/xVQVt.png giusto?

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    7. Esatto, nell'incisura otica (il nome dice che lì sta il timpano).

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    8. Ottimo! Grazie delle delucidazioni Andrea! :) A buon rendere!

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  5. Hulk, l'unico problema è lo scheletro di partenza, con quella poco realistica postura delle braccia proiettate in avanti come se fosse un cieco che arranca senza bastone...

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