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13 dicembre 2011

I non-dinosauri dal non-Mesozoico non sono una buona scusa

Gli stereotipi del machismo e della brutta fantascienza si sposano con l'obsolescenza
Avvertenza: se sei una persona sensibile che non sopporta che qualcuno abbia opinioni diverse dalle tue verso la tua serie televisiva del cuore, e se la tua serie televisiva del cuore è un brutto telefilm con brutti dinosauri, allora ti suggerisco di non leggere il resto del post.

La serie TV TerraNova, che per chi non la conoscesse narra le avventure di uomini del futuro "emigrati" nel Santoniano, ha generato varie reazioni.
La prima domanda che subito mi pongo è cosa dovremmo aspettarci da una serie TV ambientata nella Terra del Cretacico Superiore che ha come logo la Terra del Triassico Superiore. Insomma, sarebbe come avere come foto di matrimonio le foto di classe di seconda elementare... 
Aldilà delle battute, è bene ricordare che l'analisi di un prodotto varia a seconda del proprio livello di valutazione. Infatti, la grossolanità è anche una misura del soggetto valutante, e non solo dell'oggetto valutato. Penso che ci siano almeno 3 livelli con cui analizzare TerraNova, generati dal fatto che la serie è un mix di fantascienza e paleontologia. Così, infatti, la serie è stata annunciata al grande pubblico, puntando sui dinosauri che, data la location Cretacica, erano gli ovvi protagonisti delle vicende. Perciò, credo che ci siano 3 livelli di valutazione: quello di chi è acerbo in fantascienza e paleontologia, quello di chi conosce la fantascienza e quello di chi conosce la paleontologia (uno può avere contemporaneamente gli ultimi due livelli di valutazione).
Il livello di chi è acerbo sia in fantascienza che in paleontologia è ovviamente un giudizio meramente emotivo: chi non sa che quella storia è un clichè e quel dinosauro è un coacervo di errori valuterà i fatti in modo diverso da chi ha conoscenze alle spalle della propria analisi. Dal punto di vista della fantascienza, la serie è assolutamente banale è per niente originale, ma trae a piene mani da stereotipi e topoi già consolidati nella fantascienza, anche quella televisiva. Il fatto che, inoltre, la componente fantascientifica sia non solo banale ma poco elaborata, a vantaggio delle connotazioni da telefilm "familiare" o meramente "sentimentale" non fa che abbassare ulteriormente la valutazione di chi era stato attratto dal telefilm per le sue connotazioni fantascientifiche.
Analogamente, l'aspetto paleontologico è a dir poco stucchevole e deludente. Nel 2011 si spera di avere sullo schermo animali che nell'aspetto e nel comportamento siano più raffinati e corretti di quelli presentati dai B-movies di 20 anni fa. E se qualcuno prova a giustificare l'insoddisfacente stato delle creature di TerraNova con la scappatoia della "Linea Temporale" (ovvero, che l'ambientazione non sarebbe il vero Santoniano ma un Mesozoico "parallello"), non posso che considerare tale giustificazione come una patetica arrampicata sugli specchi di chi non sa accettare l'ovvia spiegazione che, semplicemente, i dinosauri di TerraNova sono brutti e obsoleti perché la produzione a monte è grossolana. Se TerraNova non è nel Mesozoico, con i dinosauri, allora perché sbandierare la presenza dei dinosauri un anno prima dell'uscita della serie? Inoltre, se i creatori di TerraNova sono così sofisticati da ideare una sceneggiatura ambientata in un Mesozoico alternativo, perché non sono stati capaci di risolvere le banali limitatezze delle situazioni tra i personaggi e tra i personaggi e le creature selvatiche? Un amico mi risponde che, semplicemente, quelli di TerraNova non sarebbero dinosauri. Anche questa è una arrampicata sugli specchi, una giustificazione a posteriori di chi non sa separare l'asserzione di plausibilità alla base di ogni fiction con l'onestà verso l'oggettività della produzione che fonda la fiction. Non si può salvare un brutto prodotto dicendo che, alla fine, esso non ha come tema i dinosauri, quando invece tutti lo riconoscono come tale sopratutto perché così è stato presentato fin dalle prime promozioni.
Ognuno tragga le proprie conclusioni sulla peggior occasione sprecata di mostrare dinosauri realistici dai tempi di Jurassic Park III.

18 commenti:

  1. aggiungo questo:
    in questo tipo di prodotti "americani" (nel senso di americanate) la cosa che stride di più è la seguente: l'impegno e l'attenzione messa alle animazioni e ai concept delle singole scene, in confronto con l'impegno messo nello stendere un plot degno rispetto, un approfondimento dell'ambiente in cui è collocata la storia (in questo caso quello paleontologico)e il più importante di tutti, l'impegno artistico (poichè il cinema è una delle arti).
    in questo tipo di prodotti si vede subito che l'impegno è messo a macchia di leopardo solo nei pochi parametri giudicati UTILI e NECESSARI per VENDERE il prodotto: tema, animazione, luoghi comuni (il che denota paura nell'innovare, problema che ha tutta la nostra società in ogni ambito).
    lo spettatore dovrebbe sentirsi preso in giro. se non si sente preso in giro significa semplicemente che ormai la sua capacità critica e il suo gusto per il bello è stato rovinato per sempre da anni di produzione di questo tipo, assorbite passivamente ed entrate nel suo sangue come una malattia.
    è un vero peccato che con un tema così bello come quello del TEMPO PROFONDO non si riesca ancora a concepire un prodotto intelligente e di alto livello.

    Troco

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  2. A prescindere dalla qualità in sè del prodotto la cosa che personalmente non capisco allora è perchè prendere un palentologo (tra l'altro non proprio il primo preso a caso) come "consulente" per la realizzazione di animali ed ambienti per poi proporci dinosauri inventati o comuqnue poco realistici.

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  3. io guardo quella serie a tempo perso, spesso salto pure gli episodi. la serie, al contrario di quello che ti vogliono far credere, non è centrata per nulla sui dinosauri. anche se non c'erano, era la stessa cosa! quei pochi che si vedono, si vedono male o di sfuggita. anche se ambientavano la serie in un cesso dell'autogrill era meglio! e vrebbero pure risparmiato -.-
    la storia è piuttosto banale e per renderla interessante è stata diluita con episodi inutili.
    da parte mia che sono piuttosto ignorante in paleontologia, è da chiudere! serie come quelle la tv ne è piena.
    comunque alcuni predatori inventati o meno, in quei nanosecondi che si vedono, si nota che sono coperti di peluria/piume (sono scene così brevi che non si fa in tempo a capirlo), almeno in questo posso dire che sono al passo con la scienza? :-D

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  4. È da poco che leggo il tuo blog e sto imparando molto (appartengo al gruppo di quelli digiuni di paleontologia). Sono anche d'accordo che la serie valga poco e con ogni probabilità non vedremo la seconda serie. Però... non ti sembra di eccedere in severità? Non tutti i prodotti televisivi mirano ad essere capolavori che rimarranno nella storia. Voglio dire, io lavoro in laboratorio e non mi strappo i capelli ad ogni puntata di House o di CSI - e ne avrei donde. Forse le serie a sfondo paleontologico sono meno numerose e noi invece siamo ormai anestetizzati alle inaccuratezze.

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  5. NB Non dovrebbe essere Should there be dinosaurs? Should dinosaurs be there? o, meglio, Should there even be dinosaurs here?

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  6. Matteo, la durezza dipende dalla sensibilità, per questo ho messo un "Avvertenza" ad inizio post. Forse non era rivolta a te, ma per persone più sensibili di te probabilmente sì.
    Comunque, ti sei risposto da solo a fine del primo commento.

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  7. Insomma, si è capito che è un prodotto nato male. Ma il suo poco successo risiede, purtroppo, nella scarsa componente fantascientifica pittosto che in quella scientifica.

    Ma voi che siete del campo conoscete chi sono i loro consulenti? Perchè, voglio dire, il logo con la Terra del Triassico Superiore qualcuno gliel'avrà pure disegnato e non me lo vedo il regista/sceneggiatore che si cerca "very old earth" su Google Images. Forse sono questi consulenti che si meritano un po' di scorno al primo congresso a cui parteciperanno.

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  8. Voto per "very old earth" su google.
    LOL

    Valerio

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  9. Il fatto è che le consulenze degli esperti vengono valutate in base a quanto possano essere interessanti nel prodotto finale e pertanto possono essere scartate o modificate. Sono sicuro che qualcuno degli esperti si sia strappato i capelli vedendo certe cose, ma alla fine il loro lavoro è dare consulenza, non possono mettere bocca sulle scelte del regista o di chi per lui. Se non sbaglio però un paleontologo che aveva collaborato a un documentario dal titolo "clash of the dinosaurs" aveva protestato per delle scene sbagliate, e alla fine era riuscito pure a farle eliminare dall'edizione DVD (non ricordo né il nome del paleontologo né l'argomento della controversia).
    Simone

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  10. se non sbaglio quello dovrebbe essere il carnotamarrus!!!

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  11. E' un esemplare di Carnotamarrus senza dubbio. Questi post in cui vengono demoliti impietosamente gli stereotipi più risibili della psedo-iconografia dinosauro-tamarra made in USA mi divertono.

    Andrea Ubayy

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  12. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. Scusami tanto, ma io non ho mica parlato male di te, ho solo fatto una domanda! Hai detto che verrano eliminati questi tipi di commenti: COMMENTI OFFENSIVI, VOLGARI O SPAM VERRANNO ELIMINATI. -
      - I COMMENTI ANONIMI VERRANNO ELIMINATI.
      Per caso il mio commento riguarda questo?

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    2. Era un commento volgare. Modera le parole se vuoi essere ascoltato.

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    3. oh, chiedo ancora scusa,pensavo di aver detto qualcosa di offensivo!

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    4. comunque ripeto la domanda: che è quell'animale che chiamano komodo?

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    5. Credo che tu ti riferisca al drago di Komodo dell'Indonesia? Il più grande rappresentante della famiglia attuale dei Varanidi?

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    6. No: in una delle puntate, oltre che nominarlo, compare uno schifo simile a un varano ma molto più grande e con una vela sulla schiena.

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