I theropodi supportano il darwinismo? Secondo Ernst Mayr (1904-2005), il Darwinismo non è una teoria unica, ma un corpus integrato di 5 teorie. Vediamo se esse hanno un sostegno nei theropodi.
1- L'evoluzione è un fatto: il cambiamento nel tempo delle specie.
La distribuzione stratigrafica dei theropodi mostra che essi cambiarono come specie e come faune nel tempo. Non esiste una specie di Theropode che compare nel Triassico e persiste fino al Cretacico. Ciò conferma il concetto darwiniano che le specie non sono immutabili né eterne.
2- La discendenza comune: le forme di vita sono imparentate e condividono antenati comuni.
Non sarebbe possibile una filogenesi dei theropodi se non fosse evidente che essi sono classificabili in gruppi gerarchizzati tra loro basati sulla condivisione di caratteristiche la cui unica spiegazione scientifica è che siano ereditate da antenati comuni preesistenti.
3- La moltiplicazione delle specie: le specie generano altre specie.
Il numero delle specie note di Theropodi aumenta progressivamente dal Triassico Superiore al Cretacico Superiore. Ciò conferma che le specie si moltiplicano nel tempo.
4- Il gradualismo: le transizioni evolutive avvengono in modo graduale e non a balzi.
Sebbene la documentazione fossile dei vertebrati raramente mostri il gradualismo dell'evoluzione, è interessante notare che le forme con morfologie più "estreme" non compaiano nel Triassico, ma solo in seguito. I taxa più "aberranti" (Carnotaurini, Therizinosauridi, Tyrannosauridi, Oviraptoridi, Megaraptori, ecc...) sono noti "tardi", nel Cretacico Superiore: ciò supporta la nozione che l'evoluzione di forme "estreme" sia graduale e non avvenga in modo improvviso.
5- La selezione naturale: il successo differenziale all'interno delle popolazioni è il motore del cambiamento evolutivo.
Qualcuno potrebbe farmi notare che non è possibile osservare in azione la selezione naturale nei theropodi mesozoici. Io gli risponderei che i fringuelli delle Galapagos sono theropodi.