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11 dicembre 2010

De Simosuchibus non est disputandum

Ricostruzione "in vivo" di Simosuchus clarki (da Krause et al. 2010): un piccolo coccodrillo malgascio con muso corto, denti da ornithischio e coda ridotta.
Questo blog si focalizza sui theropodi. Ciò per l'inclinazione naturale del suo autore (che è un po' ridicolo a riferirsi a sé stesso in terza persona). Anche se non ci sono dubbi che i theropodi siano gli animali più belli in assoluto, e anche se non si può negare che sauropodomorfi e ornithischi abbiano vinto il secondo premio a pari merito come bellezza, sarebbe miope e ingiusto negare che tutti gli archosauri siano creature interessanti, affascinanti e dotate di una bellezza oggettiva (per quanto il nostro debole cuore mammaliano tenda a negare questo fatto con discutibili valutazioni di parte). Archosauria consta di due sottocladi: la linea aviana, che comprende Dinosauria e le sue parentele triassiche, e la linea coccodrilliana, che comprende Crocodylomorpha e le sue parentele triassiche.
Prima di dedicarmi a Neptunidraco, non mi ero mai soffermato molto sull'altro ramo di Archosauria. Grazie a Neptunidraco ho scoperto i metriorhynchidi, le forme più estreme di adattamento marino di tutto il ramo coccodrilliano (e dell'intero Archosauria). Rispetto allo stereotipo classico di coccodrillo semianfibio, un metriorhynchide è una forma estrema, totalmente adatta alla vita in mare, incapace di uscire dall'acqua. Eppure, quello dei metriorinchidi è solo uno degli estremi della biodiversità raggiunta in passato dal ramo coccodrilliano di Archosauria. Esattamente all'estremo opposto dei metrorhynchidi abbiamo forme totalmente terrestri, alcune delle quali si allontanarono così tanto dal "classico coccodrillo" da diventare simili ad alcuni therapsidi, nostri parenti del Permo-Triassico. Sono i notosuchi, un grande gruppo di coccodrilli molto diffusi nel Cretacico del Gondwana. Alcuni notosuchi erano creature davvero terrificanti, come i Baurusuchidi, con crani muniti di zanne caniniformi simili ai therapsidi gorgonopsi del Permiano. In generale, i notosuchi mostrano una marcata specializzazione della dentatura, munita di "incisivi", "canini" e denti molariformi. Tra queste forme, alcune divennero erbivore, con corti musi muniti di denti molto simili a quelli dei dinosauri ornithischi. E tra queste, in assoluto il più bizzarro, inatteso è Simosuchus, un piccolo coccodrillo del Madagascar noto dal 2000, al quale è stata dedicata un'intera monografia, pubblicata in questi giorni sul Journal of Vertebrate Paleontology. L'animale è talmente bizzarro da avere almeno 60 caratteri diagnostici nello scheletro (segno che, cladisticamente, esistono ancora molte specie da scoprire, per colmare l'ampia linea di autapomorfie di questo taxon). Ma più che qualsiasi descrizione verbale, credo che la sua ricostruzione (in alto) sia sufficiente per dimostrarne l'inattesa morfologia.

Tornerò a parlare in futuro dei notosuchi...

Bibliografia:
Krause, David W. , Sertich, Joseph J. W. , Rogers, Raymond R. , Kast, Sophia C., Rasoamiaramanana,
Armand H. and Buckley, Gregory A.(2010) 'Overview of the discovery, distribution, and geological context of Simosuchus clarki (Crocodyliformes: Notosuchia) from the Late Cretaceous of Madagascar', Journal of Vertebrate Paleontology, 30: 6, 4-12.

8 commenti:

  1. Pterosauria viene considerato come parte del ramo aviano di Archosauria?

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  2. La posizione di Pterosauria in Archosauromorpha (il gruppo che comprende gli archosauri e tutti i rettili più prossimi ad Archosauria rispetto a serpenti e lucertole) è dibattuta. La posizione attualmente più condivisa è nel ramo aviano di Archosauria (nella sua parte basale). Tuttavia, esistono ipotesi "minoritarie" che collocano Pterosauria fuori da Archosauria, come Archosauromorfi basali o addirittura associati con rettili ancora più basali come i Drepanosauridi.
    Comunque, sì, se si collocano in Archosauria risultano sulla linea aviana.

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  3. "La posizione attualmente più condivisa è nel ramo aviano di Archosauria (nella sua parte basale)."
    Nella parte basale di Archosauria o del suo sottoclade?

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  4. Nella parte basale del ramo aviano di Archosauria.

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  5. Avevo visto collocare Pterosauria anche in relazione con Avicephala basale, ma questi stessi diaspidi bizzarri, (almeno anni fa)erano anche posti in relazione con gli arcosauriformi basali e i prolacertiformae.

    (_Sharovipteryx mirabilis_ è stato spesso citato come antenato degli pterosauri, ma probabilmente è solo una molto superficiale convergenza evolutiva, oltre tutto lo si citava in un'epoca in cui "anello mancante" era un termine usato e abusato nella divulgazione scientifica).

    La definizione di questi cladi però mi risulta incertissima, forse anche perché non sono aggiornato, o forse perché oggettivamente difficile e piena di insiemi artificiosi.

    Ma sono tutte cose da primi anni '90, la scienza cambia molto nel tempo, ho fiducia che se ne venga a capo presto o tardi.

    Comunque, già che siamo fuori dal discorso "adorati teropodi", gli "avicephala" (ammesso e non concesso che non siano polifiletici) sono relativamente abbondanti nel triassico italiano e proprio quest'anno sono uscite la descrizione di due specie nuove di vecchi genere di Cene (Renesto et al.).
    Se mi posso permettere ti consiglierei un'intervista agli scopritori-descrittori per contattare anche un'altra sponda di quella che, da profano ed esterno, mi sembra una parte della rinascita paleontologica italiana. Da vecchio lettore del Blog (e tradizionale disturbatore della purezza teropodesca) non mi dispiacerebbe affatto, ma ovviamente questa è casa tua.

    Erodoto

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  6. Come previsto il dibattito sull'origine di Pterosauria continua in base a nuovi reperti, segnalo per chi fosse interessato i recenti post in Dave Hone's Archosaur Musings e Chinleana.

    Però l'aurcosaurità di Pterosauria, secondo la ricerca di Nesbitt e Hone, si basa su una singola mandibola di _Eudimorphodon_, quanto meno sospetta.

    Erodoto

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  7. "Però l'a(u)rcosaurità di Pterosauria, secondo la ricerca di Nesbitt e Hone, si basa su una singola mandibola di _Eudimorphodon_, quanto meno sospetta."

    L'articolo dice ben altro. Dato che è scaricabile free dalla rete, suggerisco di leggerlo prima di esprimere commenti un po' grossolani. ;-)

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  8. Hai ragione, ho postato dopo una rapida lettura della blogosfera, giusto per segnalarlo
    Appena ho un attimo di tempo me lo leggo.

    Erodoto

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